Un libro di schiacciante attualità, che esce in concomitanza con l’avvio della campagna referendaria per l’abolizione della legge Merlin e la legalizzazione della prostituzione. La vicenda si consuma sullo sfondo della Crema degli Anni Trenta e ruota attorno alla casa chiusa di vicolo Sala. Alcuni personaggi sono di fantasia, ma i protagonisti sono reali, così come autentiche sono le lettere inviate da Monsignor Allovisio alle varie autorità, dal Prefetto all’onorevole Farinacci, nell’intento – che poi risulterà vano – di far chiudere la casa di tolleranza di vicolo Sala e far dormire sonni tranquilli ai parrocchiani della SS. Trinità di Crema. L’Allovisio morirà prima dell’introduzione della legge “Merlin”, varata nel 1958 al fine di debellare la prostituzione e risultata totalmente inefficace. Non solo questo fenomeno non è stato sconfitto dalla normativa ma, anzi, è aumentato e ha assunto connotazioni ancor più preoccupanti. Oggi in Italia la prostituzione è anche minorile e gestita per lo più da racket malavitosi. Si stima che le prostitute che esercitano la professione sulla strada siano un numero compreso tra le 50 e le 70mila, con 9 milioni di clienti e un giro d’affari di oltre 20 miliardi di euro annui. Attraverso numerosi sondaggi i cittadini si sono già espressi favorevolmente circa un riconoscimento e una disciplina di questo antico “mestiere”, in quanto si tratterebbe si sottrarre ai racket molte ragazze oggi sfruttate e picchiate, che invece potrebbero esercitare la professione che hanno scelto in posti ordinati, puliti e protetti, dove si va semplicemente a fare del sesso. Ma poiché non tutti sono d’accordo, il dibattito continua.
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