Dietro le mentite spoglie di “ Lorenzo Miti “ si nasconde un autore dai mille volti e dai mille nomi. Stavolta il suo personaggio è un collezionista sui generis, che colleziona commenti e messaggi di familiari di pazienti (tutti gravi e alcuni addirittura morti) nei reparti di rianimazione di diversi ospedali. Sono documenti intensamente umani e talora esilaranti che testimoniano fino a che punto la relazione viva tra uomini, il loro incontrarsi in uno spazio fisico e mentale reale, è sostituita dall’incontro virtuale, attraverso gli ingannevoli strumenti avveniristici della nuova tecnologia.
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