“Divertissement”: non trovo altra parola più appropriata per definire questo lavoro. “Giunto a vegliarda età” (come direbbe l’autore de’”Il nome della rosa”) mi è venuta la voglia di costruire storie, più o meno credibili, partendo da documenti autentici. Un divertimento, appunto: ognuno ha il proprio bunga-bunga! Spero che altrettanto divertimento, come l’ha avuto l’autore, lo abbia ugualmente il lettore. O per lo meno non ne rimanga scandalizzato per la modestia del racconto, o annoiato per la sua banalità. Se proprio si volesse trovare qualche merito storico a questi scritti (cosa non obbligatoria) si potrebbe pensare che è stata buona cosa liberare i documenti riportati da qualche polveroso scaffale!
Commenti
Interessante il titolo…
Celentano diceva a rock-politik,che il contenuto di un libro è già nel suo titolo.