Stiamo camminando sull’orlo di un baratro, del quale non conosciamo la profondità e quindi il rischio è quello di ….lasciarci le penne, come Paese come Democrazia!
Stamattina 18 Dicembre 2020 sul Fatto Quotidiano è uscito un articolo di Antonio Padellaro, che ….vorrei aver scritto io stesso, articolo del quale condivido fino all’ultima virgola.
Per questa ragione lo riporto integralmente di seguito in questo post:
““I have a dream, ho fatto un sogno: Giuseppe Conte che sfancula Matteo Renzi nell’aula del Senato, come fece con l’altro Matteo in quell’indimenticabile (per me, ma penso anche per voi) 20 agosto 2019. Direte: ma che volgarità, che mancanza di stile, di rispetto per i lettori e per le istituzioni, vergogna! Tutto vero, tutto giusto, mi vergogno, chiedo perdono, ma provateci voi a censurare i sogni, soprattutto i bei sogni, al culmine di un crescendo (stavo per scrivere orgasmo) narrativo. Quando dormi non è che puoi intervenire sui dialoghi, non è che stai girando un film, non è che puoi dire fermi tutti e sostituire la pessima espressione di cui sopra con un’altra più civile, come per esempio: mandare al diavolo, a quel paese, bacchettare, rimproverare (che, diciamolo, non possiedono la stessa efficacia).
No, non s’interrompe un’emozione e dunque ho sognato Conte che inizia il suo intervento (quasi) con le stesse parole dell’altra volta: caro Matteo, minacciando la crisi di governo ti sei assunto una grande responsabilità di fronte al Paese. A questo punto ho visto Renzi sbiancare (io sogno a colori) mentre ricordo che intorno a lui alcuni senatori italivivi si accasciavano disperati sui banchi. È straordinario, mi sembrava di essere lì mentre il caro premier rappresentava il pensiero di molti italiani che rammento parola per parola: caro Matteo, io non mi faccio ricattare da te e dal tuo partitino personale magari in cambio di qualche poltrona di potere, non ho alcuna voglia di galleggiare, o di tirare a campare per qualche settimana, o qualche mese in attesa del tuo ennesimo avviso di sfratto. Ritengo che la sofferenza degli Italiani, i lutti che ogni giorno si sommano ai lutti, meritino rispetto. Se vuoi giocare a poker sulla pelle del Paese sappi che io non ci sto, e uscito da quest’aula andrò al Quirinale per dimettermi. E se dopo il mio gesto si andrà a elezioni anticipate, e se a vincere saranno Salvini e Meloni, vorrà dire che questo ci meritiamo, anzi vi meritate. Anche perché tu e i tuoi amici di Italia Viva andrete a casa e dovrete trovarvi un lavoro (questo per la verità l’ho aggiunto io, dopo). Qualcuno dirà che ho descritto il sogno di un irresponsabile. Forse, ma i sogni sono desideri e speravo tanto di non svegliarmi.”
Nel bel mezzo di un pandemia mondiale, le sorti della nostra Repubblica Democratica (il “buffo stivale”!) nelle mani di chi aveva tentato un cambiamento radicale della Costituzione, clamorosamente bocciata a stragrande maggioranza dal referendum nazionale, referendum al quale aveva legato la sua continuazione di attività politica, poi denegata, anzi seguita addirittura dalla fondazione di un suo “partitino” personale.
Ed è proprio con questo suo partitino (accreditato dai sondaggi di neanche il 2%) e con le sue …..folkloriche Ministre che sta tenendo in bilico, anche nei suoi riflessi EU, Recovery compreso, le sorti del “bel Paese”!
Questo il solo punto nel quale mi voglio differenziare da Padellaro: è un incubo, dal quale mi piacerebbe tanto potermi risvegliare!!!
Commenti
Ho sbagliato tante volte, e mi son ricreduto più e più volte, ma con Matteo Renzi no, non sbagliai a giudicarlo, come politico; mi andava per traverso fin dai primi momenti quando i piddini, persone che ho ripreso a votare nel dopoRenzi, facevano la fila per farsi fotografare con il giovane rottamatore. Pure Alessandro Baricco, era entusiasta di Renzi; Baricco è scrittore lezioso che si preoccupa dei barbari in arrivo e non dei suoi giudizi che furono cosi’ lusinghieri sul ex-boy scout dalla parlantina sciolta, il tuittaggio veloce, l’ex-sindaco di Firenze, il leader che avrebbe svecchiato la sinistra italiana.
Lo dissi alla nostra sindaca, Stefania Bonaldi, un po’ di estati fa, al rifugio Laghi Gemelli, in Val Brembana: con quello lì, il Renzi, la sinistra italiana va fuori strada. La sinistra finisce tra le braccia del Berlusca, di cui Renzi è figlio culturale. Altro che La Pira. Renzi vorrebbe essere il Macron italiano; come Salvini la versione maschile di Marine Le Pen.
Quei “soloni” del PD che hanno applaudito Renzi dovrebbero vergognarsi. La vergogna è un sentimento salutare e coraggioso, e purtroppo poco frequentato dagli italiani, incluso il PD cremasco.
“fondazione di un suo “partitino” personale”. Mbè, se è moda bisogna adeguarsi! E poi i craxismi fanno scuola, che ci vuoi fare. Ma il Renzo è uno che ha anche studiato. Ricordo una riunione non meglio precisata, ma a Crema, in cui un direttore di giornale nelle vesti di moderatore, mi pare, affermò deciso che altro che boy scout, si trattava di campi scuola di CL, e lo poteva provare. Mbè, se a un geniaccio toscano ci aggiungi pure l’alfabetizzazione… L’ho sentito questa mattina alla trasmissione RAI di Giorgio Zanchini: mi sembrava facile da mettere alle corde, ma è riuscito a sgusciare… merito di tanta ribollita e Ave Maria?
Adriano.m’hai fatto sovvenir di quella barza di una signora preoccupata perchè la figlia sposata, nn più giovanissima nn riusciva a restare incinta ed allora lei, la mamma, si rivolge ad un santuario nel quale si diceva che con un’AveMaria ….ed il priore, serio serio, le dice: no signora, era un ….. PadreNostro, però l’abbiamo mandato via!
Si, perchè, sembran palle, ma a stringerle fan male!!!! [Altan]