E come si fa a restare insensibili a un simile grido di dolore? Mi riferisco al video dove Beppe Severgnini lancia un accorato appello, subito dopo il recente annuncio trionfale della Pfizer, a che il vaccino sia obbligatorio. Ascoltiamolo vi prego! Diamine l’abbiamo fatto già sfigurare col New York Times, ci dice, con quegli inaffidabili pazzerelloni dei 5 stelle, che nascondono tra le loro file degli orrendi No Vax! Da come si accalora, sembra quasi che la pandemia l’abbiano creata loro. Davvero si meritavano una poliomielite (la possibilità che uno possa scegliere quale vaccino farsi e quale no non è contemplata). Generosità, passione civile, di quest’uomo che invece di preoccuparsi del suo giornale che perde decine di migliaia di lettori ogni anno, si preoccupa per noi.
Grazie Beppe, non ti meritiamo davvero! Con tutti gli sforzi che fai per renderci simpatici all’estero, e per sprovincializzarci noi, come quando stigmatizzavi l’uso esagerato di anglicismi come “edibile”, secondo te calco di “edible”… ma non avevi studiato latino al liceo Racchetti? Ah volevi metterci alla prova se ci cascavamo eh? Birbante!
Comunque leggo su Wikipedia:
“Nel 2009 Pfizer si è dichiarata colpevole della più grande frode nella storia della sanità degli Stati Uniti e ha ricevuto la più grande sanzione penale mai riscossa; la frode è consistita nella commercializzazione illegale di quattro dei suoi farmaci nei dieci anni precedenti, fra cui Bextra.[3] Inoltre la Pfizer è responsabile di aver effettuato test per farmaci molto pericolosi sulle popolazioni nei Paesi in via di sviluppo, soprattutto in Africa[4] e alcuni suoi funzionari sono stati sospettati di essere mandanti di omicidi ai danni di attivisti per i diritti civili.”
Complimenti. Ma, strano! Dei vaccini di Bill Gates su Wikipedia non si trova niente del genere… eppure anche lui di farmacia filantropica ne ha fatta un sacco in Africa.
In ogni caso Crisanti si è mostrato scettico sul vaccino Pfizer… ma non sarai mica un No Vax! No è semplicemente uomo di Bill Gates…
E così mentre aspettiamo, chiusi in casa, nelle città spettrali che vanno verso la rovina, di infilarci nelle vene, nostre e dei nostri figli, delle robe che non sappiamo cosa sono, messe su in qualche mese, da conservare a -80 gradi, che vanno a interagire sulla genetica a quanto pare, per lo meno abbiamo il divertimento di vedere almeno mordersi anche fra di loro queste iene che s’affoltano sulla carogna dell’Europa.
Commenti
“sulla genetica a quanto pare”? Io intanto ho fatto un vaccino giovedì scorso e un altro oggi. Non innesco la polemica amico mio, ma mi permetti una riserva? Se finalmente ti potrò incontrare “in presenza” in un angolo della mente mi risunerà un sommesso allarme: “potrebbe essere un portatore, non ha anticorpi!”
Verrà un giorno, verso l’anno 3.000, in cui sarà l’equìvalente di “non ha le braghe!”, ma ora come ora siamo uomini liberi. E ridiamoci sopra!
E ora non rido più, ma non sono nemmeno polemico né ostile, sono solo serio e trasmetto un messaggio concreto: alcuni virus sicuramente in un passato remoto si sono intrufolati nel nostro DNA, e lo sospettiamo fortemente per quei frammenti che riusciamo a riconoscere e ci si sono inseriti così bene da accelerare la nostra evoluzione. Altri di certo avranno fatto dei guai per la prole, come ogni forma di evoluzione, dei tentativi, e quindi non ne abbiamo trovato traccia, in quanto incompatibili con la nostra e loro stessa riproduzione congiunte. Ciò non può accadere certo con dei trainer fatti proprio per essere distrutti e al contempo far aggiustare il tiro al nostro sistema immunitario.
In senso più generale, filosofico, vi è un errore di base nel considerarci estranei a tutto il resto della vita, che è invece strettamente interconnessa. Virus e batteri non li possiamo estromettere, possiamo solo allenarci a sbarazzarcene,e scambi di materiale genetico avvengono continuamente. Ma la discussione cadrà mano ano che l’azione degli antibiotici sarà neutralizzata dalle capacità belliche superiori della micro-vita. Perché superiori? Per semplice rapidità di risposte dato il numero di riproduzioni e tentativi.
A proposito, anche gli antibiotici vengono dalla lotta per la sopravvivenza di questi minuscoli parenti lontani. Perché mai altrimenti una muffa avrebbe dovuto produrre penicillina? Per non ammalarsi, perché era stata antecedentemente “vaccinata”.
E poi, è così bello! Questo scambio si chiama anche sesso!
Certo, capisco, se la penetrazione è quella di un ago, si possono avere delle riserve…
Poi è ovvio che per far funzionare le cose ci deve essere di mezzo il guadagno, e dove ci sono soldi… E allora sorvegliamo.
Il video di Beppe Severgnini dove Beppe “… lancia un accorato appello, subito dopo il recente annuncio trionfale della Pfizer, a che il vaccino sia obbligatorio. Ascoltiamolo vi prego!….”
io non l’avevo visto, e per capire, seguire la raccomandazione di Pietro C., l’ho cercato in rete.
Ne ho trovato uno del 18/11, ospite su La7, dalla Gruber nel quale la proposta di Beppe Severgnini sul prossimo vaccino era: “Chi non si vuole vaccinare paghi le spese mediche!”. E subito dopo, di rincalzo era Padellaro che chiedeva al prof. Ippolito :” Ma non può esserci un obbligo di vaccino in questi casi?”.https://www.la7.it/otto-e-mezzo/video/vaccino-la-proposta-di-beppe-severgnini-chi-non-si-vuole-vaccinare-paghi-le-spese-mediche-18-11-2020-351044
Questo quello che ho trovato, che non è proprio quello che diceva Pietro C. nel suo post, ma può essere che ci sia altro che io nn ho trovato. Sempre meglio linkare le fonti in casi come questo, lo scambio di idee e considerazioni che ne nasce risulta meno “baresco” (neologismo estemporaneo) e più costruttivo.
Ci sarebbe cmq …..da ragionarla, rispetto alla “rude” proposta di far pagare le spese mediche (sanità privata anziché pubblica) a chi non si voglia vaccinare, e sarebbe però cosa diversa dall’obbligo vaccinale “tout court”!
Lasciato il Beppe, che mi riservo eventualmente riconsiderare se Pietro C. mi/ci aiuterà a reperire la fonte, mi ha preoccupato assai più quanto ci ha riportato da Wikipedia circa le malefatte di Pfizer , la prima a mettere in commercio il nuovo vaccino (a prezzo/dose di ….tutto rispetto!), si quello che deve essere conservato a bassissime temperature sotto zero, – 80°, addirittura (!) “….responsabile di aver effettuato test per farmaci molto pericolosi sulle popolazioni nei Paesi in via di sviluppo, soprattutto in Africa ….” e “….dichiarata colpevole della più grande frode nella storia della sanità degli Stati Uniti e ha ricevuto la più grande sanzione penale mai riscossa ….”!
Comportamento eticamente e moralmente vergognoso, che personalmente mi porterebbe ad escluderla da qualsiasi fornitura farmacologica se dipendesse da me!
Concludendo: nessun “divertimento” nell’assistere a quella che Pietro C. descrive “…il vedere mordersi anche fra di loro queste iene che s’affollano sulla carogna dell’Europa”.
Ancora meno da divertirsi, anzi solo da vergognarsi nell’assistere all’arresto del Presidente di un Consiglio Regionale (la Calabria nel caso) per turpe speculazione di commercio di farmaci della Sanità pubblica a vantaggio di privati, lui compreso, in contatto, associazione malavitosa organizzata , a disputarsi la …..carogna del bel paese!!!
Il video di Beppe Severgnini citato “Controtv” della coppia Mazzucco e Chiesa, e dal blog Cremaschi è su Corriere.it di qualche giorno fa, mi è stato girato da un amico, l’ho visto per intero e poi l’ho cancellato, come spesso faccio. Tengo l’archivio delle scartoffie, non quelle video. Se l’amico non mi avesse girato il video di Severgnini non ne avrei saputo nulla, non essendo abbonato al Corrierone. Il video di “Controtv” lo si può seguire facilmente, ma dopo questa volta, non tengo più voglia di perderci del tempo.. a certuni non vale nemmeno la pena di rispondere
Il video di Beppe Severgnini è disponibile su Corriere.i tv, l’ho ascoltato per intero, dice cose sensate che condivido al 100 per cento. È stato criticato dai no-vax che sono una minoranza per fortuna, ma sono molto attivi sui social e ne scrivono di tutti i colori, come questa e cioè che Severgnini avrebbe fatto da “propagandista per una casa farmaceutica”, con insulti che evito di citare, e disponibili sul blog “cremaschi” dove addirittura lo si accusa di cedere “al potere dei soldi”. Ma Severgnini non è un poveraccio come Pasini, che qui scrive, che potrebbe anche cedere facilmente al richiamo dei soldi, perché ne ha pochini, non il giornalista citato che è figlio di un notaio, non di un calzolaio, ed è benestante da sommergere di denari il sottoscritto e gli autori degli insulti. Gira un video di “Controtv” di Mazzucco e Giulietto Chiesa (quest’ultimo ex-comunista, poi con Di Pietro, poi autore di libri che sono conosciuti come testi “complottisti”), che è roba che giudico comica, a parte le assurdità che dice, niente a che fare con il giornalismo. Non è informazione la loro.
Il problema è che ce l’hanno con Severgnini perché è un bravo giornalista e ha lavorato con l’Economist, mentre loro non potrebbe mai neppure sperare di pulire gli ottoni alla porta d’ingresso del settimanale britannico. L’importante è che questa gente che non vorrà vaccinarsi non vada poi a farsi ricoverare negli ospedali pubblici causa Covid, e pretendere che li si curi gratis. È facile fare i gradassi e poi mettere la coda tra le gambe, come diversi capi di partito europei e mondiali.
Una polemica ridicola.
Scusa Marino, potresti mettere il link corretto, please?
Grazie
Ed è da segnalare che Beppe Severgnini finché era un cronista di punta di Montanelli, piaceva tanto ai falsimoderati, agli incattiviti frodafisco che non mancano fra gli elettori della destra italiana, che coccolavano Severgnini e facevano finta di leggere gli editoriali di Montanelli, ma in verità a loro importava che Montanelli e Severgnini dessero battaglia contro i comunisti (nel cervello di molti destrorsi, tutti coloro che non votano destra e’ gente comunista). Oggi che liberalconservatori seri sono rimasti pochi, quelli poco seri, che sono in maggioranza hanno accettato il populismo come male minore, come male minore per loro fu, in passato, il fascismo. Beppe Severgnini, giornalista che ho spesso criticato, sta sul gozzo a questa gente qua. Non piace come un tempo ai falsimoderati, moderati solo di facciata. Diranno che è diventato comunista anche lui.
Marino, e i socialdemocratici massimalisti come li vedi, rispetto a un’ala centrista dei cattoliberali di ascendenza repubblicana? Pensaci bene, concentrati. Francesco, libertà di vaccino e pagarsi le cure da eventuale covid, aderisco al 100%. Carina questa Pfizer eh? Se vuoi vai anche a vedere la denuncia dei medici cattolici e dei vescovi (tutti complottisti ovvio) del Kenya sul filantropo Bill. Adriano, com’è la storia del vaccino che agisce coll’RNA? come spieghi le dichiarazioni di Crisanti e Polo Mieli?
Curarsi pagando per un tumore al polmone o collaterali perchè si fuma? O pagarsi ricovero o riabilitazione per un incidente da noi provocato, magari per distrazione, alcol o droghe? Ci sarebbe da discutere. Si tornerebbe al concetto di uomo forte responsabile delle proprie malattie, quindi vissute come una colpa, contro gli integerrimi che grazie ad una vita proba non si ammalano mai e vivono in eterno. Da discutere, certo, magari in un sistema sanitario da assicurazione privata all’americana, così te la peli, contro una sanità pubblica che si fa carico anche delle debolezze e fragilità di ognuno di noi. Con quello che costaUn’eugenetica discriminatoria, come deve essere. E vissero tutti sani, felici e contenti contro quei viziosi che la sono cercata.
Pur non essendo un virologo, mi ripeto, ho dovuto a più riprese approfondire la branca, e comunque ho studiato biologia con pieni voti all’epoca. L’RNA è “MESSAGGERO, un postino, non strutturale. Noi funzioniamo a DNA, il virus a RNA, che noi usiamo solo come traduttore fra il nostro codice e quello delle proteine. E’ come se un pezzo di fabbrica fosse spostato nel nostro corpo insegnando a produrre le proteine del virus. Come se il cavallo di Troia fosse costruito direttamente entro le mura, alla presenza dei Troiani. Un vaccino è un frammento virale anche per quello a partecipazione italiana, no problem comunque! Se non conosci il nemico, come lo combatti? Poi di gente che si lascia prender la mano dal protagonismo, e dai che crescono come il grano a ogni sciagura. Leggevo oggi della prima estinzione di massa della terra: fra le ipotesi formulate lo scorso secolo un’intossicazione di massa da metano per i peti dei dinosauri!
Ma diceva Churchill, quando la menzogna ha già fatto mezzo giro del mondo la verità si sta allacciando le braghe.
Grazie della richiesta di precisazione Pietro, che mi ha costretto a puntualizzare, e visto che non ho finito di dare risposte sul tema in altre sedi, ma in diretta, prezioso!
Bisognerebbe avere le idee abbastanza chiare, abbastanza precise, abbastanza sicure sui possibili rischi di danno alla società civile e sui probabili pericoli di pregiudizio verso la comunità organizzata causati da un certo numero di soggetti non vaccinati, nelle situazioni in cui questa o quella epidemia si sviluppino con significativi meccanismi di contagio. Può anche darsi che le differenti forme epidemiche possano dare, in questo senso, tassi di rischio e pericolo differenti. E può pure darsi che il numero di soggetti non vaccinati possa influire in modo diverso nelle varie situazioni epidemiche.
Tutto questo per dire che un approccio non ideologico ma pragmatico, non fideistico ma empirico potrebbe giovare alla soluzione del problema, con una gestione opportunamente situazionale e non aprioristicamente dottrinaria del problema stesso. Come si fa nel problem solving e come non si fa dai pulpiti e nei comizi.
Per cui, si torna alla biologia. Quella dei vegetali, degli animali, di noi primati. Si torna alla sopravvivenza della specie e alla sua evoluzione. Madre natura insegna che ogni comunità biologica cerca di non autodistruggersi e tende quindi a rimuovere dal proprio interno i fattori nocivi e turbativi che possano compromettere la propria ordinata coesistenza sociale e l’ordinato svolgimento dei propri processi vitali.
Ecco dunque che il punto è proprio quello di cercare di capire se e quanto l’esistenza di soggetti non vaccinati possa rappresentare, in questo senso, un elemento sanitariamente accettabile oppure no.
Se non è accettabile, è chiaro che non si manda a remengo il mondo per loro. E che si fa quello che probabilmente facevano gli australopitechi quando un membro del branco voleva convincerli che la tigre dai denti a sciabola era un’invenzione e che quindi certi ruggiti portavano fortuna (penso che andassero per le spicce).
Se invece è accettabile, benissimo, ottimo, il problema non c’è più: libero vaccino in libero Stato.
In questo caso, tutti gli altri si vaccinano e si salvano, loro non si vaccinano e buona fortuna, good luck, suerte.
E non sarebbe cortese, essendo piuttosto scossi dai settecento morti al giorno in Italia, aggiungere poi: e che crepino pure. Questo no. Perché il bon ton, il fair play, il savoir faire non vanno mai rapportati all’interlocutore ma sempre considerati doverosi da parte di qualsiasi gentiluomo.
Condivido più punti Pietro. In che senso? Manca la proporzionalità, si tratta il contagio come una corrente elettrica: toccato=fulminato. Non è così, vale la proporzionalità diretta alla carica infettante e inversa alle difese immunitarie dell’infettato. Ma qui o si è sani o morti (vale anche per la previdenza sociale, intendiamoci, in senso più generale). In altre parole basterebbero un po’ di “vecchia riservatezza di cosatumi” e la mascherina e si potrebbe fare di tutto. Si dice che sono i bambini a scuola ingovernabili… e no! Sono i grandi bambinoni ammalati di edonismo che vedono la limtazione dei modi come una limitazone dell’io a rendere difficile la gestione di quest’epidemia! E poi, certo, c’è la povertà stierciante, la sovrappopolazione, l’iperalimentazione proteica… Ricordate il mio acronimo D.I.M.A.? Ma nonostante ciò si potrebbe, se fossimo “persone ben educate”.
Mi correggo. Non “… scossi dai settecento morti al giorno” ma “… scossi dagli 835 morti al giorno”.
Circa 190 morti solo ieri in Lombardia, dove abbiamo avuto in totale 21.000 morti. La seconda regione per morti, il Piemonte, ne ha avuti 5.700. Non è quindi che in Lombardia stiamo meglio degli altri.
Eppure, ho sentito qualcuno dire che dovremmo tra pochi giorni diventare zona gialla.
Forse, prima di disquisire sul vaccino che non c’è, bisognerebbe parlare del virus che c’è.
Scusate l’aggettivo in più. L’eugenetica è per termine discriminatoria. In tutti i casi si risolverebbe il problema demografico, insomma una evoluzione non Darwiniana, ma politica ed economica. In Belgio gli over 85 malati di Covid non li curano più, in Svizzera chiedono il testamento biologico che chissà che qualcuno rinunci alle cure destinando generosamente i ventilatori ai più giovani. Delle altre categorie fragili e “colpevoli” ho già detto E comunque Pietro, il tuo approccio pragmatico, come non convincerebbe un tossico a smettere di bucarsi o un fumatore a spegnere la sigaretta o l’alcolista a darsi all’acqua, non spingerebbe neppure un No vax a vaccinarsi. Tempo perso. Come non ci riuscirebbe Severgnini. Quindi direi al signor Carra di rivolgersi altrove, magari ad EreticaMente dove di sodali ne troverebbe a iosa. Con questo non voglio assimilare i No vax alle categorie menzionate, ma semplicemente ricordare che dopo il vaccino per la poliomielite di storpi in giro non se ne sono più visti.
Bravo Ivano, la polio ‘ho vista, ho visto addirittura i miei compagn di scuola ammalarsi, a Bologna, non nel profondo sud, quando il vaccino appena iniziava a girare. Ora tutto risolto.ma, ma ,ma. Ma sappiamo che non è cos+ì, vinrta solo una battaglia, sappiamo che la guerra dipende dal costume socciale, non dai trucchi tecnici, ma questi perora funzionano,alude al prestigiatore.
Sì, Ivano, mi sembra ben posto il tuo argomento. Per questo è inutile cercare di convincere chicchessia. Anche perché già faremmo un affare a non farci convincere troppo noialtri, da quanto sta succedendo. Il punto resta quello della dannosità sociale. Ma non in termini filosofici o sociologici, bensì organizzativi e, in ultima istanza, biologici. Io non lo so che cosa succederebbe se si consentisse a chi non vuole vaccinarsi di non farlo. Se il pregiudizio alla collettività fosse ridotto o addirittura irrilevante, prego, si accomodino, se sono maggiorenni e la scelta è giuridicamente scevra da vizi della volontà. E tanti auguri a loro. Se non fosse così, salutamassorata.
Diversa la questione posta da Beppe Severgnini sui costi. Che mi sembra una bellissima cattiveria, di quelle che ogni tanto ci vogliono proprio. Per cui, si faccia un bel referendum sul fatto che gli italiani debbano pagare i costi sanitari di quelli che non si vaccinano perché se no Bill Gates e se no Big Pharma e se no non lo so. Se la gente deve mettere mano al portafogli non per vaccinarsi ma per curare chi non ha voluto vaccinarsi, ne vediamo delle belle. Perché voglio vedere quanti no-vax poi rifiuterebbero le cure, i ricoveri ospedalieri e le terapie intensive, tutte cose costosissime. Certo, a quei pochissimi disposti, per coerenza, a farsi carico di tutte le conseguenze della loro scelta senza gravare sui portafogli altrui, tutto l’onore del mondo. Ma sarebbero davvero pochissimi. Bravo Beppe!
Mi pare che stiamo rompendoci la testa come al solito con varianti da riderci su, come i socialdemocratici massimalisti. In Italia c’e di tutto, ci sono anche gli atei devoti, ecc., e il pensiero destrorso di suo, complottista qual’e’, malfidente qual’e’ le prova tutto a smontare anche cose sensate come l’esigenza di vaccinarsi contro una pandemia. È un modo di pensare che giudico distorto. Paolo Mieli e Crisanti hanno solo posto dei dubbi, che possono essere pure normali, se solo certe menti distorte non ne approfittino per cavalcare dubbi, poi spiegati meglio, successivamente da Mieli e Crisanti; ma i complottisti hanno i loro fini, che sono ben altri, e cioè il Covid non esiste ed è una bazzecola voluta dai governi dell’elite mondiale per imporre una dittatura subdola e togliere le libertà, distruggere l’economia e altre panzane del genere. È il pensiero malfidente che si appoggia a una parola sbagliata, inopportuna che viene interpretata a proprio uso e consumo. È la malattia di chi non vuol ragionare, cerca complotti sempre e comunque. È evidente che ci sarà chi ci guadagnerà sui vaccini. E la forza di una democrazia sarà quella di vigilare, di combattere le speculazioni. Un buon giornalismo dovrà fare altrettanto, vigilare e vigilare, senza essere malfidenti per stortura come spesso mi capita di leggere. C’è critica, necessaria e c’è spazzatura. Necessario è distinguere.
a proposito di buon giornalismo, qual è si scrive senza apostrofo
E in Francia c’e da giorni la polemica per il documentario di Pierre Barberias “Hold up”, due ore e quaranta dedicati alla “storia segreta” del Covid-19, che ha già scatenato l’entusiasmo dei complottisti e dell’estrema destra; e a far da sponda a questi ci sono le parole della sociologa Monique Pincon-Charlot che parla di “uno sterminio voluto dai ricchi ai danni dei poveri”. Brutti tempi, soprattutto per medici e infermieri e volontari che combattono per salvare vite, rimettendoci la propria, spesso, e c’è chi seduto sul divano sbava dicendo che il Covid-19 è una “grippette”, poco più fastidiosa di un influenza stagionale, che le ambulanze girano vuote, e i medici in Ospedale giocano a tresette, col morto.
E’ si, Marino, Pietro Carra eccepisce sulla forma e ci ha pure ragione, e tu, portatela in saccoccia, perchè monsieur Treccani :
“QUAL È O QUAL’È?
La grafia corretta nell’italiano contemporaneo è qual è, senza apostrofo.
La grafia qual’è, anche se molto diffusa, è scorretta, perché non si tratta di un caso di ➔elisione, ma di ➔troncamento, dal momento che qual esiste come forma autonoma.
La grafia qual’è con l’apostrofo è presente nella letteratura del passato, anche recente
Qual’è il piacere che volete da me? (C. Collodi, Le avventure di Pinocchio)
Do un’occhiata alla casa e capisco qual’è la camera (F. Tozzi, Ricordi di un impiegato). “
E questo fia suggel!
Dopo di che, rispetto alla sostanza ……
Riequilibrerei un po’ il dialogo, con un ringraziamento a Pietro Carra (siamo ora bi-Pietri) per aver suscitato una bella bagarre vecchio stile Cremascolta.
E così, accettando il concetto di logica binaria, SI/NO, se Carra esagera su un punto ecco che casca il discorso e tutti dicono che sbaglia.
E invece no, a partire dalle iene di copertina, quali siamo. Le tiene a bada il leone, ma ci son riuscito a sgusciare in mezzo senza infettarmi anche senza ruggire (almeno non troppo spesso). Ma il lezzo lo sento ancora, proprio in Sanità.
Quindi la malfidenza non è poi così ingiusta (evitiamo le citazioni storico-politiche).
Ma mi spiegate che diavolo ha fatto questa Pfizer? Per un pugno di giorni di anticipo devo sentre la Regione Piemonte (RAI/auto) che se la canta sulla sua catena del freddo!
Quel freddo serve per gli emoderivati di cui altri pazienti hanno bisogno, e costamantenerlo!
La soluzione anglo/italiana è la più razionale e storicamente convalidata, ha una gestione semplice, e se poi vogliamo è un po’ di casa nostra. E alora tutto questo trionfalismo mi suona realmente sospetto. E dico, non avrò mica paura di una gocia di derivati virali in muscolo, ma io voglio il secondo classificato!
Mi manca sempre un pezzo del discorso: siamo una comunità diffusa su tutto il pianeta, e questo conta più di ogni individuo, e il giudizio etico deve partire da qui, e non c’è destra o sinistra che conti, perché ogni soluzione preconcetta diversa è autolesionistica. Ma ovviamente mi limito al virus, ci mancherebbe!
Mah, io, per adesso dico (con Crisanti, e scusate se èpoco!) : calma e gesso.
Perchè …”la gata fresusa la ga fat i gatì orb” (con la “b” finale che vira su una “p”!) e ….”me, da arole ‘nsel bras, ga nò ndoma du” , dopodiche vaccinazioni ulteriori, a oggi, nisba!
E allora, ci vado con mascherina (sempre), con fuori casa con circum spicio max, con le mie brave B/C/D every day e, per il vaccino…..”ga ol al sò temp”!!!
Nota per gli …..estranei: non sono un leghista e me ne vanto, ma mi piace tanto usare qualche volta il dialetto (nella fattispecie, cremasco, non disdegnando affatto, anzi, tanta bella “musicalità” che mi arriva dal “buffo stivale” che…..è bello lungo!) che mi aiuta a tenere i ….piedi per terra!
Giusto, Francesco usare il dialetto che a casa non si parlava perché mamma diceva che non era “fine” e le ricordava i bifolchi, la povera gente con cui era cresciuta. Così ho cominciato a parlarlo d’obbligo con i muratori e i piastrellisti per diciotto anni; ppi, dal ferramenta nel lodigiano, ho ripreso l”italiano, poiché il lodigiano è un dialetto mezzo milanese, meno grasso del nostro. E segnalo, ancora una volta che il cremasco è un territorio che non esiste, come ricordato ieri dal Tg1 serale che ha detto che i visoni che saranno abbattuti a Capralba (alto cremasco, che vede le montagne), e Capergnanica a uno sputo da Crema, sono “visoni che saranno abbattuti nel cremonese”. Quindi tu caro Francesco parli il cremonese, secondo tutti coloro che vivono fuori dalla regione
lombarda, grazie al giornalismo che sa niente di geografia, con Cremona che gongola. So o convinto che anche Crema è considerata cremonese, se lo si dovesse chiedere a uno di Bologna.
Credo di dover sgombrare il campo da ulteriori dubbi: Crisanti dice che si fiderà qando saranno resi pubblici i dati. MA CI FA O… Come si fa a renderi pubblici i dati in una fase di studio in DOPPIO CIECO? Un ossimoro! Quando si passerà alla fase in APERTO li conosceremo, i dati, per un problema di rigore scientifico che dovrebbe ben conoscere Crisanti, perché la divulgazione stessa falsa il risultato!.
Da ex ricercatore, salvo giustificazioni, non credo nella sua veridicità, certamente nella competenza.
In sostanza, Adriano, mi pare che Crisanti dica anche lui: calma e gesso!
Aspettiamo di entrare nella fase “in APERTO”, come hai detto tu, e allora sarò in grado di sapere, per scegliere!
Non è una scelta “politica” quella alla quale saremo chiamati, credo!
Salvando capra e cavolo esatto; certo che se le sue asserzioni le ho spiegate io, almeno come credo di poter benevolmente interpretare, poteva farlo anche lui, invece di scatenare il pandemonio; o no?
Ho sbagliato un’apostrofo, una scorrettezza così grave, peraltro frequentemente utilizzata? Mi scuso signor Pietro Carra. Del suo sottile disprezzo me ne frego. Ho molti limiti nell’uso della lingua italiana; non ho alle spalle studi classici ma le Segretarie d’azienda, una scuola bassa di qualità dove la materia scolastica “italiano”, neppure esisteva, ma “cultura generale” che raggruppava italiano, storia e geografia. E non sono un giornalista, ma ho lavorato dal ferramenta per oltre quindici anni. Pure sbagliando spesso nella scrittura, in lingua italiana corretta, nel mio pessimo scrivere mai potrei buttar giù una frase come questa: “Carina questa Pfizer eh?” scritta da lei, che non è buon giornalismo; è una frase da bar Sport delle undici del mattino bevendo una spuma mista, leggendo a sbafo il giornale di ieri e ripetendo “Carina questa Pfizer eh?” all’amico che è arrivato al bar già all’apertura e sta osservando le auto che passano, contando a mente se sono più quelle con targhe pari o dispari.
take it easy – be happy