Presentiamo con piacere questa bella manifestazione, che dobbiamo all’intraprendenza, capacità e sensibilità artistica di Marialisa Leone con l’Associazione il nodo dei desideri, con un vasto staff artistico internazionale, frutto di collaborazione con l’Amministrazione Comunale e relativo Assessorato alla Cultura.
RETIRO … CIO’ CHE ALLONTANA AVVICINA.
UN PROGETTO DI ARTE PARTECIPATA PER RIFLETTERE SUL LOCKDOWN.
A CREMA, SALA AGELLO, DAL 21 SETTEMBRE
A Crema, grazie all’associazione Il Nodo dei Desideri, e all’Amministrazione Comunale,
Assessorato alla Cultura, presso la Sala Agello, a partire da lunedì 21 settembre 2020 verrà presentato “RETIRO … ciò che allontana avvicina”, un progetto di arte partecipata a cura degli artisti Marialisa Leone di Crema e Giovanni Ronzoni di Lissone.
Il progetto “RETIRO … ciò che allontana avvicina”, nato da una idea di Marialisa Leone, intreccia esperienze creative eterogenee e propone un nuovo modo di relazionarsi fra gli artisti e con il pubblico: la solitudine indotta dal CoViD, condizione innaturale e inattesa che ha ferito soprattutto le persone più sensibili, ha portato con sé anche i doni del silenzio e della riflessione, che per alcuni artisti si sono trasformati in una straordinaria fucina creativa, foriera di nuovi linguaggi, nuove poetiche ed espressività.
Pur chiamati a operare singolarmente ed a distanza, gli artisti coinvolti da Leone e Ronzoni hanno lavorato consapevoli del collegamento con gli altri, incontrandosi virtualmente in una geografia umana e artistica capace di travalicare ogni individualismo e costrizione. I partecipanti sono sessantacinque, in prevalenza italiani con una nutrita rappresentanza da Lombardia, Emilia e Calabria, ma hanno partecipato anche dalla Puglia, dalla Val d’Aosta e dalla Sicilia, dalla Campania al Trentino, dalle Marche al Lazio e persino dall’estero: da Spagna in primis e da Svizzera, Francia, Austria e Russia.
“Oggi che il tempo si apre a nuove dimensioni dolorose e inquietanti, limitanti dello spazio reale, ma anche portatrici di riflessioni e di nuovi valori, è un salto nello spazio immaginario che ci può tenere vicini”, dice Marialisa Leone. Secondo Giovanni Ronzoni “Il Retiro, origine del celebre parco nei pressi di Madrid, ove Carlo di Borbone trasferì la fabbrica di porcellana di Capodimonte (1759), è anche luogo, come nome comune, rifugio di amanti (G. D’Annunzio). Quindi, solitario silenzio in compagnia della propria passionale amante, l’Arte. Condizione di assoluta libertà espressiva, ove ogni singolo Artista ha generato, nella propria diversità, ma al tempo stesso vicinanza, lavori che tramano intrecci di essenze di meraviglie “al limite del pianto con lacrime di rugiada”.
Sono pervenuti oltre 130 lavori di coniugazione tra immagine e parola. Gli artisti che hanno
partecipato sono Lucio Afeltra (Salerno), Francesca Baldrighi (Crema), Arrigo Barbaglio (Crema),
Joan Josep Barcelò Baucà (Spagna), Rose Marie Bellemur (Francia), Luca Bray (Lecce),
Alessandra Belloni (Cremona), Milena Bellomo (Portogruaro, Patricia Jacomella Bonola (Svizzera), Elisabetta Francesca Bosisio (Monza), Anna Rita Cacciatore (Bologna), Teresa Cacciatore (Rovereto), Gianni Canali (Mantova), Claudia Cantoni (Svizzera)
Silvia Capiluppi (Milano), Antonio Catalano (Asti), Lello Cicalese (Salerno) Carmela Corsitto (Sicilia), Giuliano Cotellessa (Pescara) , Maria Credidio (Calabria), Mario De Leo
(Monza), Teo De Palma (Foggia), Mario Diegoli (Crema), Angela Filippini (Riccione), Rosella Fusi (Monza), Begoña Galicia Gil (Spagna), Eugenio Galli (Monza), Ombretta Gazzola (Calabria), Valentina Gramazio (Cremona), Marco Grosso (Viterbo), Christina Lammer (Austria), Italo Lanfredini (Mantova), Marialisa Leone (Crema), Anna Lopopolo (Crema), Simone Lorenzon (Spagna), Ruggero Maggi (Milano), Silvana Maglione (Calabria), Anna Mainardi (Crema), Patrizio Maria (Roma), Max Marra (Monza), Margherita Martinelli (Milano), Barbara Martini (Crema), Gabi Minedi (Roma), Annalisa Mitrano (Como), Simone Mizzotti (Crema), Paolo Menon (Lecco), Fiorenzo Mussi (Monza), Elisabetta Meneghello (Como), Angelo Noce (Crema), Shura Oyarce (San Severino Marche), Teresa Claudia Pallotta (Aosta), Franco Panella (Sicilia), Mario Quadraroli
(Lodi), Giovanni Ronzoni (Monza), Etta Rossi (Crema), Paula Rubio Galicia (Madrid), Sonia Scaccabarozzi (Lecco), Cesare Serafino (Spilimbergo), Pietro Silvestro (Monza), Evelina Schatz (Russia), Maria Cristina Tornaghi (Monza), Topylabrys (Milano), Olga Varalli (Cremona), Ada Eva Verbena (Pavia), Paola Wool (Crema).
Il modulo minimo richiesto dai curatori consisteva in due opere su carta in formato cm 30×30 da eseguire in tecnica a piacere, ad esempio pittura, fotografia, collage, pensieri, ed aforismi anch’essi in forma libera. Il materiale sarà assemblato “come si cuciono le pagine di un libro” per costruire una installazione a leporello lunga alcune decine di metri, ma a seconda della location vi potranno essere variazioni di allestimento. Il progetto è accompagnato da due poesie di Giovanni Ronzoni e commenti critici a cura di Massimiliano Porro (Como) e Silvia Merico (Crema).
Il progetto “RETIRO … ciò che allontana avvicina è promosso da “Il Nodo dei Desideri”,
associazione cremasca che promuove l’arte attraverso il volontariato, a cui Marialisa Leone, tessitrice di incontri, si dedica da oltre un quarto di secolo. In questi anni sono state numerose le proposte artistiche dell’Associazione, trasversali ai tanti linguaggi: arte visiva, plastica, teatro, danza, musica, cinema. Il progetto, realizzato in collaborazione con Beautyful Varese, è patrocinato dalla Amministrazione Comunale di Crema, Assessorato alla Cultura, e ha come partners tecnici Officine Meccaniche Aiolfi e Le Garzide di Crema.
Dopo l’anteprima di Varese, e la apertura ufficiale a Crema, per il progetto “RETIRO … ciò che allontana avvicina” si prevede un lungo cammino di presentazione nelle città italiane.
La presentazione di “RETIRO … ciò che allontana avvicina” si terrà nella Sala Pietro da Cemmo del Centro Culturale Sant’Agostino di Crema. L’apertura dell’esposizione nella Sala Agello, con modalità rispettose della normativa anti-Covid. L’ingresso sarà libero (lunedì chiuso, da martedì a domenica ore 16-19).
Per ulteriori informazioni
Marialisa Leone
marialisaleone@hotmail.com
Cell. 347 1454 149 numero da non pubblicare
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“RETIRO … ciò che allontana avvicina”
A cura di Marialisa Leone e Giovanni Ronzoni, da una idea di Marialisa Leone.
Testi critici di Massimiliano Porro (Como) e Silvia Merico (Crema).
*Crema, Sala Agello Piazzetta W.Terni Degregorj
Dal 21 settembre al 4 ottobre 2020
Ingresso libero ma soggetto a normative anti-CoViD (max 10 persone alla volta)
*Sala Pietro da Cemmo, Centro Culturale Sant’Agostino– presentazione della mostra lunedì 21 settembre alle ore 17
Commenti
Grazie Adriano, brother President, della bella, ricca presentazione di “Retiro”, nata da un’idea di Marialisa Leone (così, per inciso mia amata compagna di vita da …. una cinquantina d’anni) idea alla quale ha immediatamente aderito Giovanni Ronzoni, amico artista, vulcanico produttore e organizzatore di eventi artistici.
Ho visto nascere, crescere consolidarsi e realizzarsi questo progetto, tanto ambizioso quanto stupendamente capace di esorcizzare le paure che il contagio portava con se, usando un mezzo dalle immense potenzialità : l’ARTE.
E l’adesione alla proposta è stata entusiasta e diffusa, con un risultato che ha fatto tanto bene al cuore in una temperie, che comunque ci era dato vivere al meglio delle nostre possibili forze.
Credo ci possiamo accomunare con questi che Artisti sono, per davvero, provando a praticare ….l’arte del vivere la propria vita!
E, credetemi, non è cosa da poco!
Grazie alla Direzione del Blog, ad Adriano Tango, che ha accolto tra i suoi contenuti di questi giorni il progetto RETIRO, Ciò che allontana avvicina. 65 artisti internazionali riflettono sul lockdown. Mi auguro che la comunità cremasca sia ricca e generosa di interesse come lo è stata quella di Varese, dove RETIRO è stato ospite in anteprima nel bellissimo Battistero di Velate, in collaborazione con Beautiful Varese, l’associazione di cui Carla Tocchetti, Art Promoter, si occupa.
Qui a Crema saremo operativi per l’allestimento con l’architetto Giovanni Ronzoni di Lissone, curatore con me del progetto, da lunedì mattina. Inaugurazione, apertura mostra con tavola rotonda, lunedì 21 settembre pomeriggio alle ore 17 in Sala Pietro da Cemmo. Saremo sempre meravigliati di quanto i 65 artisti siano riusciti a raccontare con i linguaggi propri dell’arte, nel raccoglimento di quei lunghi inaspettati momenti di RETIRO. E di quanto attraverso la loro espressione artistica noi stessi possiamo comprendere. L’incontro anche tra loro e con noi sarà ancora cosa stupefacente. Grande emozione ci attende!
Cara Marialisa, caro Franco, non poteva non essere messo in evidenza questo moto appassionato, questa valnga che Marialisa ha mosso dal primo ciotolo fatto rotolare. Rientra infatti nelle “competenze” Cremascolta: di cos’altro strombazzava il mio “magic horn” se non di queste colte passioni?
Splendida presentazione, ancora un evento che dimostra che non servono solo film per portar Crema fuori, nel mondo. E in questo senso si legge l’incitazione nel discorso del Sindaco ai presenti provenienti da altre città a guardarsi itorno, oltre la meraviglia della sala Pietro da Cemmo, per cogliere la bellezza della città. E il riscontro alle sue parole c’è stato. Sul tema specifico, da non esperto qualificato, posso dire che la capacità di attrazione di nomi e firme è stata enorme. Grazie.
Non so se a Varese , a Villa Litta Biumo Superiore, la nuova arte rifĺette ancora sul lockdown pandemico, ma è roba seria: ci sono porte artistiche che non portano da nessuna parte! È Arte! Ma se la delusione lascia l’amaro in bocca, niente paura: scarpe comode e su a piedi sul Sacro Monte, che è bellissimo, sculture a grandezza naturale chiuse nelle cappelle (munirsi di torcia), il borgo alto antico, e il Parco Campo de’Fiori bersagliato dagli incendi, l’Osservatorio Astronomico, la vista delle Alpi Svizzere, il Lago Maggiore…i tanti laghi di Varese, l’arte della Natura, che ripaga per le porte d’arte che non portano da nessuna parte.