Si riparte con la produzione di e-book, liberamente scaricabili a fondo pagina dalla sezione âLibriâ. Ad inaugurare la fase 2.0 dellâattivitĂ editoriale di CremAscolta sarĂ Livio Cadeâ con il suo âBLOGOS, come mangiare cavoli a merendaâ.
Per introdurre lâargomento e invogliare i blogger alla lettura riportiamo qui di seguito la prefazione al testo fatta da Piero Carelli. A tutti, lâaugurio sincero di trascorrere qualche ora lieta da dedicare alla lettura, che in un periodo travagliato come lâattuale di certo non guasta.
Un fine intellettuale. Un brillante scrittore. Un uomo di vasta cultura. Un polemista arguto.
Livio Cadè è tutto questo, ma non solo: musicista di professione, è un filosofo per vocazione.
Non un filosofo alla Platone, ma alla Socrate.
Non un filosofo accademico, ma anti-accademico (sulla stessa lunghezza dâonda di Spinoza e di Schopenhauer).
Non un filosofo che âsaâ, ma che provoca i presunti sapienti.
Un filosofo âcontroâ: contro le sbandierate certezze della scienza, contro le idee dominanti spacciate per veritĂ , contro i nuovi idoli fabbricati per soggiogare le masse.
Un filosofo anti-establishment: contro ogni establishment.
Un filosofo anti-mainstream: contro ogni mainstream.
Un guru solitario che, lontano dai rumori dellâopinione pubblica, ascolta il silenzio.
Ascoltale anche tu, amico lettore, le parole del silenzio. Ti faranno male, ti metteranno in discussione, ti denuderanno, ma questo non potrà che liberarti dalle tue sicurezze, dai tuoi dèi di fronte ai quali, inconsapevolmente, sei prostrato.
Non è cosÏ perchÊ tu ti senti libero dai dogmi della religione, libero dai dogmi della superstizione?
Forse. Magari, però, la tua libertĂ potrebbe essere unâillusione, un mero fantasma.
Forse, senza che tu lo sappia, sei schiavo di nuovi mantra: il mantra della democrazia che altro non è che unâaristocrazia camuffata, il mantra dello sviluppo economico, âinvocato magicamente per risolvere ogni cosaâ, uno sviluppo guidato dai âmoderni sacerdoti del vitello dâoroâ, il mantra del web col suo flusso oceanico di dati, col suo rumore di fondo, con la sua illusione cognitiva, con i suoi vapori nebulosi e ipnoticiâ.
Non è affatto vero perchÊ sei perfettamente consapevole della fragilità delle democrazie moderne e della stessa fragilità della scienza e delle teorie economiche?
SarĂ , ma hai comunque sposato acriticamente la Ragione: hai âfissato a lungo i Lumi della Ragione da restarne accecato. Ă per questo che hai bisogno di far riposare i tuoi occhi ânella penombra del cuoreâ. Per questo devi lasciare riposare, ogni tanto, la ragione: lasciata sola, ânella sua veglia senza riposo, genera mostriâ.
Lasciala riposare: la ragione è solo âuno strumento che può piegarsi agli scopi di qualsiasi padrone, di una democrazia, come di una dittaturaâ.
Pensa a quante volte i governi ti chiedono, in nome della razionalitĂ economica, di mostrare pazienza perchĂŠ devono far quadrare i conti. Ma tu lo sai bene che âil risultato di quei conti sarĂ sempre lo stesso: per inconfutabili leggi di mercato, a chi ha, verrĂ dato e, a chi non ha, verrĂ tolto anche quel poco che haâ.
I media ti scaricano addosso âmontagne di paroleâ, ma tu devi stare in guardia. Le parole, è vero, ti proteggono, ti fanno sentire vivo, mentre il silenzio evoca la morte e ti fa sentire nudo e indifeso.
Ma sappi: âil silenzio è terapeutico, è unâoasi di quiete e di benefico ozioâ.
Sappi che le logomachie sui social sono una sorta di âtorre babelica destinata a crollare sotto il suo stesso pesoâ.
Sappi che âparlare è umano e tacere è divinoâ.
La fede e il divino ti ricordano epoche buie, epoche di fanatismo, di irrazionalitĂ ?
Non confondere, amico, la fede con la religione. Non confondere il divino con il Dio della tradizione giudaico-cristiana: âDio non câentra con la religione. Dio è il senso su cui poggia la vita interaâ.
âChi attinge alla fonte dei misteri divini beve unâacqua che toglie sete per sempre. Chi invece si abbevera al mare della ricerca scientifica è simile a chi inghiotte acqua salata, senza potersi mai dissetareâ.
Non hai alcuna voglia di ascoltare le parole di un mistico?
Il mio invito: provaci. Magari, apprezzerai lo scrittore, ti innamorerai della sua prosa poetica o dei suoi sonetti, ti intrigherĂ il suo stile.
Magari, ti colpirĂ leggere che tanti lamenti âstrazianti e innocenti salgono inutilmente verso il cieloâ a causa tua.
E magari, saranno proprio la nitidezza, la bellezza e il rigore delle sue parole a invitarti a entrare in sintonia con lui e a scoprire che nella tua vita non ti sei mai posto âla vera domanda, quella su cui tutte le altre poggianoâ.
Magari solo per confrontarti.
Di sicuro, sarĂ salutare.
Piero Carelli
Commenti
Bravo Liivio, brravo Piero, brava Rita, e ciò ha il sapore di un segnale di presenza delle firme storiche del blog e dei fondatori dell’Associazione connessa. Invito chi abbia del materiale che può essere organizzato in ebook a fornircelo. I tempi sono propizi!
La quarantena favorisce non solo la riflessione ma anche la produzione. Noi ci siamo e ci saremo, finche’ saremo vivi.
>Chi attinge alla fonte dei misteri divini beve unâacqua che toglie sete per sempre. Chi invece si abbevera al mare della ricerca scientifica è simile a chi inghiotte acqua salata, senza potersi mai dissetare
Sono d’accordo con questa frase ma Vi ricordo che oggi la Chiesa e non solo ma tutte le religioni utilizzano la Scienza e la ricerca scientifica come mezzo per dimostrare la grandezza di Dio e il principio per cui la Scienza è un mezzo e solo Dio è il fine ultimo.