Chi ricorda “Inca”, un pezzo, degli storici Pooh, gruppo rock-melodico, snobbato dai cultori del progressive, come me all’epoca del resto, ma per niente banali, e, soprattutto, tanto seguiti. Ripassiamone il testo, da cui estraggo la testa e la coda, e cerchiamo di capire:
“Disse il soldato al suo re, nuovo mondo tu avrai dammi tempo e vedrai. L’Indio il coltello puntò sulle stelle a ponente e le navi contò… e quel sole il re del sole non svegliò. Le navi il soldato riempì, e con l’ oro partì col permesso di Dio.”
E siccome in tanti ascoltavamo, e nessuno ebbe nulla da ridire, Santa Chiesa compresa, sì, proprio quella dell’epoca!, vuol dire che, assenso/consenso, tutti sapevano e tacitamente approvavano, o facevano spallucce. Ma adesso è il momento dello scatto d’orgoglio.
Il Papa con gli scarponi, come con considerazione chiama Papa Francesco il nostro capo Redattore Torrisi, scende in campo, e decentralizza il focus di Santa madre Chiesa fino al luogo forse più caldo, letteralmente, del globo, visto che prende fuoco. E ne fa tema di un sinodo. Ma cos’è un sinodo? (non siamo mica tutti freschi di prima comunione!)
Una sessione di lavoro in cui discutere collegialmente, sotto la presidenza del Papa, temi di primaria importanza che riguardano la vita della Chiesa. Al Pontefice compete convocare un’Assemblea sinodale secondo sua valutazione di opportunità.
E il motivo il 15 ottobre 2017 l’ha spiegato: “trovare nuove vie per l’evangelizzazione di quella porzione del popolo di Dio, in particolare le persone indigene, spesso dimenticate e senza la prospettiva di un futuro sereno, anche a causa della crisi della foresta amazzonica, polmone di fondamentale importanza per il nostro pianeta”.
Umh, solo una ricerca di una nuova platea! Diranno gli scettici.
Non sono d’accordo, e non sono un affiliato cattolico, intendiamoci. Non sono d’accordo proprio pensando a quel testo non banale, non il solito “cuore e amore”, di un gruppo musicale storico.
Altrettanto facile denigrare la scelta dicendo che il sommo Pontefice cavalca la tigre del green, quasi fosse una star mediatica. La verità, a mio avviso, è che possiamo contare su un alleato “paludato”, affetto da sensi di colpa per chi lo ha preceduto o meno non importa, ma impegnato, tanto da affermare, un po’ meno volgarmente di come io faccio “ma chi se ne frega se il prete è sposato o il battesimo lo fa una donna! Siamo seri, abbiamo ben altro da pensare con quel che abbiamo combinato!”
Bravo amico Francesco, confidenzialità in senso di stima e fratellanza, senza mancar di rispetto!
Finalmente ti ritrovo dalla mia stessa parte, dopo un interludio durato dal tempo della mia prima comunione, un’assenza non per mia colpa, ma per mancanza di capacità attrattiva dei tuoi predecessori.
Commenti
“…Dammi tempo e vedrai…”
…E’ domanda.
E tempo ce n’è sto, per far guai!
E, qui nel “buffo stivale” nn piace ne alla destra ne alla sinistra.
Sarà x questo che piace a me ( anch’io “nn affiliato cattolico”) e a mio “fratello” Adriano monsieur le president!
Graziano dice: dammi tempo e vedrai. Cos’è una ….proposta o una minaccia?
Lui, quello con gli scarponi, il suo tempo, fino adesso lo sta spendendo niente male, e ….di cose, ne sta facendo vedere.
Evvai Francesco (un nome / una garanzia!), sgradito alle “porpore” perché troppo ….raspante ( e la “a” nn è un refuso!).
Infatti questa volta le porpore le ha costrette al verde brillante! Che carini tutti in fila verdi come pappagalli… amazzonici! Non sono uno da superuomini, ma questo qui avrebbe messo in riga tutti in qualsiasi campo. Sua Santità, mi scusi il “Questo qui”, familiarità sta per stima, e alla devozione sono alieno. Ora direi che la mossa è ben giocata, perché un Papa che si muove prendendo posizione in un paese ad alta intensità di sentimento cattolico può fare tanto di più di tutte le sacrosante azioni di Greenpeace, in barba al potere. Non dovrebbe essere questo il metodo in un mondo maturo, ma questo mondo non maturerà, e allora va bene così! Amici i nemici dei nemici!
Avete sentito il terribile Cardinal Ruini? Si sta parlando di chiesa anche in senso lato, mi sbaglio? Ebbene, ha detto che quell’evangelico di Salvini che bacia i rosari e invoca il cuore immacolato di Maria forse è credibile.
Ivano, in senso di lato …..oscuro (!) e non ti sbagli!!!
“..Dammi tempo e vedrai”…lo ha detto il soldato…
“…Oltre il mare c’è il niente e chi viene dal niente nemico non è.”…Lo ha detto l’indio.
Cinica concretezza batte visione poetica: sette a zero!!!!!
C’è molto di più che accomuna cattolici e laici di quanto, spesso, c’è dentro lo stesso mondo cattolico.
Basterebbe leggere con attenzione quel capolavoro che è l’enciclica “Laudato si'”: una disamina profonda dei mali del nostro tempo (Francesco insiste sulla necessità di ascoltare “il grido della terra”” e “grido dei poveri” (che sono intrinsecamente interconnessi) e un appello accorato che non può non essere “condiviso” da tutti gli uomini, cattolici e laici (che poi, per ragioni elettorali, tale appello sia inascoltato da alcuni politici è un fatto).
Forse avremmo bisogno di staccare la spina per un po’ dalla politica e parlare fra di noi, poi tornare ad ascoltarli e vedere che effetto ci fanno. Forse avremmo reazioni incontrollabili. Civiltà precristiane in apparente espansione e splendore sono implose proprio perché tutto l’impegno di magnificenza ed espansione dei confini aveva portato a degrado ambientale e impoverimento delle masse. Ma loro avevano una via di fuga nelle colonizzazioni, noi no, sogno marziano incluso. In quest’ottica dobbiamo guardare con scetticismo ai programmi dei politici che pongono al primo posto ricchezza e manie di grandezza: il programma non funziona già nelle premesse, è causa di sciagure. E purtroppo ci andremo a finire dentro in pieno, ma non perché non possiamo fare niente, per asservimento convinto, ipnotizzati. Il Papa ha guardato alla realtà dei fatti, uscendo anche da ogni miope pensiero cattolico ortodosso, non si è fatto condizionare. Possiamo farlo anche noi.
Del citato:. “Laudato sii”,mi piace il settimo punto…
Un’overdose di giustizia…
“…Per quelli che perdonano…”
E direi che è una concentrazione di saggezza, oltre che di giustizia, perché questa regola di vita è innanzitutto autogratificante