Già, non proprio al capolinea, ma almeno in uno scalo intermedio valido!
Riepilogo: il mese scorso avevo quasi cantato vittoria per un centro raccolta valido. Ma all’ultimo momento, sedili già abbattuti e macchina carica, stile kamikaze alla guida del suo Zero stipato di esplosivo, col solo spazio per il conducente (io), mi arriva la doccia fredda: “non li possiamo assorbire tutti in una volta i vostri sugheri – mi risponde la simpatica sig.na Elena – ma le prometto il nostro interessamento per farvi ritrovare la via del filo di sughero”. E allora scarica nuovamente tutti i sugheri, ma intanto i sacchi si erano degradati, raccatta tutti quelli che scappano fuori dalle brecce…
Ma chi la dura la vince, e mi arriva la dritta: “Buon giorno, può convogliare i tappi raccolti presso il nostro magazzino sito in via Stendhal n.3 a Bergamo.” Questa volta parto baldanzoso, e non becco neanche un controllo della stradale, che non si può mai sapere… Si tratta del magazzino di un’Associazione per supporto a bambini Down.
Quindi doppio beneficio, alla persona umana e all’ambiente, ma la filiera è ancora troppo lunga in due passaggi! E poi c’è dispendio di carburante in tutti questi traslochi.
Ma i rapporti organizzativi con le Istituzione sono in corso, Comune in primis, nella persona principalmente di Matteo Gramignoli, Assessore per l’ambiente. Obiettivi?
Una sede in Crema città, oltre la rivendita agricola di vini di Mauro Lari, Via Vittorio Veneto10, Ripalta Cremasca (ma non lontana, sulla strada presso Crema). E poi la logistica, il trasporto! Il trasferimento da stoccaggio a stoccaggio interno va bene ma… una mano me la date per i siti centrali!
Ma il senso di questo post è altro: questi tappi (avete notato la quantità? otto sacchi condominiali pieni almeno a metà!) li avete raccolti voi in risposta a un appello Cremascolta, non certo tutti io! E come avete risposto a questa semplice chiamata per il risparmio energetico insieme possiamo fare tanto d’altro, giovani e diversamente tali insieme: coraggio!!!!!!
Commenti
Un’iniziativa encomiabile che lascerà il segno e il merito (anche se lo neghi) è tutto tuo!
Piero ti ringrazio. ma è indubbio che tutti questi sacchetti di tappi che ho trovato appesi al mio cancello, della gente che mi incontrava per strada e mi chiedeva “è vero che lei raccoglie i tappi?”, di quanti senza avvertire nessuno l’hanno portati all’enoteca di Mauro Lari, sono segni tangibili di voglia di partecipazione! Un tappo è semplice, come bere un bicchier di vino, ma si può alzare il tiro, chiedere di più, con buone garanzie di risultato. Coordiniamoci per proporre argomenti che facciano presa.
Particolare significativo: nella stessa home page la materia prima (i sugheri) e la casetta termoisolante che ne deriva (pannelli di sughero trinciato e pressato, di cui del resto anche l’Ospedale è rivestito). Dal dire, al raccogliere all’applicare. E se un domani crema divenisse, con un suo mulino trinciatore, un centro di produzione di questi pannelli? Sogno?