Partiamo dallâevento: ieri uno studio sulla riqualificazione del nostro canale, e adiacenze praticato da studenti del Politecnico di Milano, è stato presentato in Comune, con inizio ore 17.
Dâobbligo lâapertura dei lavori da parte del Sindaco, Stefania Bonaldi, il coordinamento dellâAssessore Cinzia Fontana, ma erano comunque presenti in sala tutti i Sindaci dei Comuni attraversati o lambiti da questâarteria dâacqua.
Penso sia meglio a questo punto passare la parola agli Autori, i ragazzi e il loro professore coordinatore, stralciando dalla IV di copertina dellâesposizione cartacea del progetto, il libretto âProgettare per lineeâ distribuito in sala:
âla sintesi delle idee di 22 studenti di Architettura del Politecnico di Milano⌠una sfida complessa e attuale: immaginare una strategia per luoghi lontani dalla realtĂ metropolitana, quei luoghi fatti di piccoli comuni e aree rurali⌠A partire dalla linea del canale nascono i progetti con i quali si vuole innanzitutto costruire unâunitĂ territoriale che vada oltre i limiti amministrativi che chiudono ermeticamente i singoli comuni dentro i loro confini. Oggi i Comuni sono âpuntiâ, piccole isole che faticano a sognare e progettare. Gli studenti hanno sperimentato come âtenere insiemeâ piĂš che separare, come passare da punti a lineeâŚâ
Un lavoro tutto teorico? Una semplice esercitazione? No, almeno nel principio ispiratore annunciato dal Prof. Paolo Pileri, coordinatore del gruppo: âĂ piĂš importante avere le idee chiare e immaginare scenari futuri che reperire i fondi, perchĂŠ quelli in qualche modo arrivano, ma se arrivano troppo presto nel percorso ideativo producono solo stortureâ. Evviva lâottimismo! Cremascolta di idee ne ha avute tante, ma di realizzato⌠un quarto degli input? Che ne dici Renato, tu che fino a un ceto punto hai tenuto un rigoroso consuntivo?
E comunque vada il lavoro di giovani, la loro capacitĂ non solo ideativa ma anche espositiva dimostrata nellâalternarsi al microfono e puntatore laser, via via che le immagini del lavoro compiuto scorrevano, è la nostra vera ricchezza per un futuro che ancora una volta saprĂ rinnovare per correggere le aberrazioni che la nostra generazione ha creato e lascerĂ loro in ereditĂ .
E ciò senza strappi, come risulta dalla progettualità di soluzioni per la memoria e valorizzazione delle aree industriali ora ridotte a ruderi (ci sei Ivano?).
Commenti
SĂŹ, Adriano, i giovani sono la nostra ricchezza, ma perchĂŠ possano tradurre in concreto le loro idee (in questo caso sorrette da una universitĂ di eccellenza come il Politecnico di Milano), occorre che i governi abbiano un “disegno” e orientino “risorse economiche” per realizzarlo.
Occhi aperti sulla politica! Noi per lanciare qualcosa di nuovo avremmo dovuto accettare a suo tempo le offerte di attivazione di questo o quel partito, e abbiamo rifiutato, ma forse si trova qualcuno lungo il percorso che alzi lo stendardo delle potenzialitĂ giovanili!