Non lo guardo. Mi rifiuto… non lo guardo! Eppure in due delle serate sono a casa, e col fresco si legge volentieri a letto, ma mia moglie lo vede, a tratti, e il mio Kindle mi spara un barboso trattato di Groddeck, e così, dopo aver letto con gli occhi e ascoltato con le orecchie (ci riesco ancora a far due cose simultaneamente, ovviamente tutte e due malissimo) inizio a sbirciare. La qualità dozzinale l’avevo subito percepita, ma, nei limiti assurdi della canzone (noi avevamo riportato la musica detta leggera a pari dignità delle antecedenti espressioni, specie con l’opera rock), trovo un po’ di aria nuova. Uno spiffero, mica un vento, ma c’è. Be’, mi son detto, visto che mi interessa l‘evoluzione sociale, anche questo è un fenomeno sociale; e così tiro giù la saracinesca al lettore.
Bene, i detrattori mi rimarcheranno, dopo aver rotto le scatole con l’attinenza dei post alla vita della città, ora ci parli di queste banalità misical-consumistiche? Non sarà mica la presenza di Beppe Severgnini in giuria il trait d’union!
No, di certo, ed ecco il fenomeno nuovo che avevo notato solo con le orecchie: in molti pezzi la presentazione congiunta di protagonisti bi-generazionali. Come Cremascolta, che per 4/6 supera i cinquanta e per 2/6, per ora soltanto, è composta da under 26. Che sia un segno di nuova coesione intergenerazionale?
È un fatto che gli stessi elementi, Giorgio Cardile e Mattia Bessanelli si fanno onore nella Consulta giovani della nostra città, argomento che ha chiuso l’ultima settimana. L’Ariston come il Palazzo comunale?
È ancora un fatto che nel mondo dell’etologia, fra gli animali evoluti che fanno società, questa connessione di nuovo e tradizionale, giovani e vecchi, è la carta vincente nell’adattamento al mutar delle condizioni.
Aria nuova allora, e non solo musicale. Forse c’è la speranza che qualcosa inizi a cambiare, ma non nel modo incongruo, dirompente e distruttivo di certi politici, o in cui si è mossa la mia generazione di sessantottini, ma con metodo, tenendo pronto già il nuovo mattone per ognuno che si rimuove.
Commenti
WOW!!! … c’è ancora chi legge Groddeck, credo bene che poi si ripiega sul Festival.
Non ne aveo alcuna opinione, leggere per capire, guardare per discernere!
E sarebbe pure il modello di un qualsiasi governo: gente che, almeno per esperienza, “sa” e gente giovane che fa da motore del cambiamento (ogni governo si propone il cambiamento!).
Del resto, è il modello a cui si è ispirato anche l’attuale governo, ma giorno dopo giorno i… vecchi saggi vengono sempre più fatti tacere per dare spazio all’élan vital dei giovani.
Ripeto sempre, per non sbagliare guadiamo alle antiche società tribali, la tenda Tatanka dei Lakota aveva una gusta commistione di peso decisonale dei giovani e solo di quegli anziani che si fosero guadagnati nella intera vita la stima del popolo. O guariamo ale società animali, che è la stessa cosa.