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PIETRO MARTINI

Il bongo

Stanotte ho sognato che buttavo via i miei libri di Cottarelli, Perotti e degli altri come loro, perché erano stati messi all’indice. Tra non molto, infatti, sarebbero stati messi comunque al rogo dalle nuove falangi dell’Italia redenta, questa grande proletaria risvegliata sui colli fatali dal bacio dei suoi liberatori. Che facevano finalmente arrivare i treni in orario. Ho sognato che eravamo tutti contenti perché eravamo usciti dalla Serie A del mondo, dove ci lamentavamo della moneta unica europea, e anche dalla Serie B del mondo, dove ci lamentavamo dei mercati economici globali. Adesso eravamo felici di essere nella Serie C del mondo, dove non ci sono né l’euro, né i mercati ma solo le conchiglie e il baratto. Proprio felici. Soprattutto, stanotte ho sognato che in Italia avevamo finito con gli sbarchi dei clandestini e con le moschee dei terroristi islamici. I nostri uomini della provvidenza, i nostri salvatori della patria erano riusciti a evitarci di dover mantenere a nostre spese mezza Africa e di doverci convertire tutti ad Allah. I diletti fratelli erano stati costretti a restare a casa loro e i messaggeri del profeta erano stati costretti ad andare a convertire qualcun altro. In effetti, era per questo che avevamo votato i nostri liberatori. Intanto però, non si capiva perché, ci avevano anche fatto uscire dalla Serie A e dalla Serie B per andare nella serie C del mondo. Nessuno l’aveva capita questa faccenda. Però, pur di liberarci dei diletti fratelli e dei messaggeri del profeta, avevamo votato i liberatori. E su questa loro fissa della Serie C non avevamo sottilizzato troppo. Comunque, qui in Serie C non ci venivano né i diletti fratelli, né i messaggeri del profeta, che andavano sempre a farsi mantenere in Serie A. Per cui, senza diletti fratelli e messaggeri del profeta sui maroni, anche in Serie C eravamo proprio contenti, così contenti da non stare a sofisteggiare troppo. E poi, il resto del mondo ci aveva rimesso tutti i nostri debiti. Proprio tutti. A patto però che noi italiani non ci facessimo più vedere fuori dalla Serie C, dove i liberatori ci avevano fatti mettere. In pratica, non capivo in sogno se eravamo stati noi così bravi a liberarci del mondo oppure il mondo così bravo a liberarsi di noi. Si sa, nei sogni le cose sono a volte un po’ confuse. Comunque, eravamo tutti molto felici perché senza più debiti adesso potevamo vivere finalmente liberi, con le conchiglie e il baratto. Noi italiani stavamo tutti bene, ma proprio così bene, a piedi nudi, con un bel perizoma, a suonare il bongo tutto il giorno, una cosa per la quale avevamo scoperto di essere davvero dotatissimi. Mi spiace solo una cosa. Che mi sono svegliato mentre stavo per chiedere un’informazione a qualcun altro. Mi interessava, questa informazione, ma il sogno si è interrotto proprio lì. Peccato, perché anche adesso, da sveglio, più ci penso, più mi pare che fosse una cosa importante. La mia domanda era questa. Ma i nostri uomini della provvidenza, i nostri salvatori della patria, così bravi a evitarci di dover mantenere a nostre spese mezza Africa e di doverci convertire tutti ad Allah, così bravi a lasciare i diletti fratelli a casa loro e a mandare i messaggeri del profeta a convertire qualcun altro, non potevano, già che erano così bravi, anche evitare di costringerci tutti in questa situazione, sempre qui, a piedi nudi, con questo perizoma, a barattare tra noi sempre le stesse conchiglie, non potevano lasciarci la possibilità di fare anche qualcosa di diverso, qualcosa di meglio che suonare sempre, mattina, pomeriggio e sera, questo bongo?

PIETRO MARTINI

30 Mag 2018 in Attualità

5 commenti

Commenti

  • Sei sempre un grande!
    Di trasmissioni televisive così ne abbiamo viste tante, e ci tocca anche questa dal vivo, per colpa nostra, per omessa sorveglianza, ma non ora, prima…. prima…. prima….
    E ora ci siamo, la ghigliottina è oliata, e se serve serve, ma io, stupido collaborazionista, vorrei poter dae una mano a questa gente che le cose non le sa. Perché non le sa? E quando avrebbero avuto il tempo di impararle? E da chi? Certo, l’azzeramento serve, ma il sangue, quando si rapprende, puzza, non è solo una questione di sofferenza estemporanea, quella si supera. Comunque, se la Storia ne ha bisogo, vinca la Storia, come sempre.

  • Uno straordinario affresco di quanto pare stia accadendo, Pietro.
    Naturalmente, giusto per dare forza ironica al tuo pezzo, hai estremizzato il discorso, ma senza trascurare elementi reali che hanno radici nel contratto di Di Maio e di Salvini (efficacissimi i riferimenti).

    Personalmente, sono più portato a vedere le cose “positive”, ma il tuo taglio ci sta benissimo in un… pezzo letterario (o… un quadro), come il tuo.

  • Forse,quel che si desidera è da tutt’altra parte.

  • Martini, una considerazione un po maligna, per chi la vuole intendere: come mai una prestigiosa firma del blog, in genere forte coi deboli e debole coi forti, mi verrebbe da dire, non interviene? E mi pare che non sia la prima volta. Da parte mia complimenti, come spesso.

  • …….evitando il trabocchetto della excusatio rispetto allla “malignità” di Ivano, ben conscio di non essere io il ….bersaglio, vado al (al solito) bel post di Pietro: il “cataclisma” di questi giorni credo proprio che, a breve, comincerà a dirci di quali “strumenti” sarà dotata l'”orchestra”, prima di tutto e, per cascata, anche noi del “popolo”, più o meno a piedi nudi, più o meno in perizoma, se saremo costretti al solo ….. Bongo o potremo dedicarci anche a attività più consone al viver civile.
    Questo, “passa il convento buffo stivale” nell’anno domini 2018!
    Come dire?
    Lo scopriremo solo vivendo…..

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