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FRANCESCO TORRISI

Scheda bianca …..bandiera bianca?!

Il giorno di Natale (sommessamente mi dico: ma non avevi niente di meglio da fare?!?) titolando “Sotto il segno del ….. Draghi (e il titolo riecheggiava il bel romanzo della “nostra” Anna) scrivevo un pezzo che, purtroppo, si sta rivelando premonitore!

Che a un mese di distanza sarebbe scaduto il mandato Presidenziale e che si sarebbe quindi dato luogo alla procedura dell’elezione di chi, nelle settennato successivo, avrebbe ricoperta la più alta carica della Repubblica, era ben risaputo al ….colto e all’inclita e le osservazioni che muovevo in quel “redazionale”, ivi compreso il sintetico inquadramento “storico”/”costituzionale” dei precedenti, non rivestiva certo caratteristica di particolare lungimiranza!

Però, rileggendolo a un mese di distanza, mi sono sorpreso nel cogliervi tutte le motivazioni del grave disagio che le forze politiche, i partiti in campo, stanno facendoci vivere (almeno a noi cittadini, attenti alle sorti di questa nostra Repubblica) per cercare di concretizzare questo atto elettivo tanto fondamentale proprio per questa Repubblica.

Tramontata rapidamente la trista trovata di candidare formalmente, da parte dell’intera “alleanza” di centro-destra (cementatasi per l’occasione!), l’ottuagenario, impresentabile, divisivo “monarca” dei media italici (ivi comprese le umilianti iniziative di “arruolamento”, telefonico e no, di parlamentari “sciolti” che consentissero di raggiungere il numero minimo di voti a garantirne l’elezione!), sto assistendo con vero sgomento all’azione di (“moral?!?) suasion” esercitata dal Presidente del Consiglio (tuttora pienamente in carica, si badi bene!) nei confronti dei Partiti, delle forze politiche, del Parlamento, rispetto alla sua elezione al “Quirinale”, con conseguente abbandono del “nobile” mandato assegnatogli solo un anno fa, dal Presidente Mattarella, di “pilotare” il Governo in formazione speciale“taglia XL” fuori dalle secche” della PANDEMIA e dell’attuazione del PNRR!

Ecco, un mese fa concludevo il mio redazionale con un :

“In questo quadro, personalmente esprimo voti affinché Draghi rimanga al suo posto fino a scadenza elettorale naturale, e i Partiti ritrovino un briciolo di senno con un sussulto di orgoglio democratico, eleggendo a Presidente della Repubblica una persona degna (e nonostante tutto ce ne sono) che possa essere votata a grande maggioranza”

Non solo i due obiettivi (PANDEMIA e PNRR) sono ben lungi da essere stati raggiunti, ma le condizioni al contorno, se possibile, sono ulteriormente peggiorate, rispetto alla pandemia, tuttora galoppante con la variante omicron, anche e purtroppo tra i bambini, rispetto al Piano Nazionale Resistenza Resilienza, che anzi solo ora sta entrando nella sua fase “boots on the ground” operativa, nella situazione economico/occupazionale nazionale, nello spread e debito pubblico connesso, nella situazione internazionale, con Putin che ammassa truppe al confine con l’Ucraina (….quasi EU!), nella piaga tragicamente aperta delle continue morti per ipotermia, mancanza di assistenza che consenta anche la sola la sopravvivenza a centinaia, migliaia di persone che fuggono dalla guerra, dagli stenti, dalle persecuzioni.

La conclusione alla quale giungo oggi, quindi un mese dopo, non può che essere la stessa, magari rafforzata, del Natale scorso: auspico che il Presidente del Consiglio Draghi continui la sua opera preziosa, tenendo unita e gestendo l’”armatabrancaleone” affidatagli da Mattarella, e che un personaggio degno venga alfine eletto alla carica più alta dello Stato, magari (anche per coerente responsabilità) confermando lo stesso Presidente uscente Sergio Mattarella!

La nostra gente, il nostro “sovrano”, il “popolo” è in disperata attesa di un segno di concreta presa di responsabilità da parte di quei parlamentari che ha eletto democraticamente ad “assolvere alle loro funzioni pubbliche, col mandato di adempierle con disciplina ed onore”! [art 54 della Costituzione]

Sono convinto che questo sia un passaggio chiave per la nostra storia democratica e i gravi episodi di disaffezione (elezioni disertate) da un lato, e i venti di “presidenzialismo” che si sentono spirare in troppe occasioni, dall’altro, uniti alla reale situazione di disagio economico/sociale diffusa oramai negli strati più deboli della popolazione, potrebbero generare una …..”miscela esplosiva” da maneggiare con grande, grande attenzione!

Attenzione: il passaggio dalla “scheda bianca” alla “bandiera bianca” potrebbe essere letale per la nostra democrazia parlamentare!

FRANCESCO TORRISI

26 Gen 2022 in Italia

50 commenti

Commenti

  • Alto profilo? Cosa significa? Alto per chi? Per tutti? Impossibile. Bella analisi sul mio giornale. “frase fatta che cela il vuoto della politica”, “formule trite e ritrite, estratte dai polverosi armadi dei luoghi comuni. Il cattivo linguaggio ha la capacità di diffondersi come un virus”. Fino a pochi giorni fa il mantra era “divisivo”. Ora non lo usa più nessuno. Divisivo o no con significava niente. Allo stesso modo “alto profilo”. Il solito giochetto dei partiti per ammantare di aura politicamente corretta quello che corretto non è mai stato. Trattative per portare ognuno acqua al proprio mulino. Si sgombri il campo dall’ipocrisia e si dicano le cose come stanno. Prima di votare anche oggi per Al Bano o Baglioni. Perché noi ci saremo. È questo il dramma.

    • E infatti, Ivano, “alto profilo” è una formula che nel mio redazionale non ho nemmeno sfiorato!
      Però, ho detto parecchie altre cose!

    • Francesco, ho riletto il tuo post. Persona degna, certo, ma ripeto la mia considerazione: persona degna o di alto profilo credo che non cambi nulla. In teoria avrebbero lo stesso significato. Anche la Moratti sarebbe di alto profilo o degna, ma nei suoi incarichi ha sempre diviso tutto, dalla città di Milano alla scuola. Cosa significano persona degna o di alto profilo se non e sempre in declinazioni di parte? Da ieri si parla di Cassese, per me persona degna, ma non per tutti. Sui social, e contano anche quelli, anche Mattarella non era persona degna per tutti. Quindi? Boh, forse oggi cominceremo a capirci qualcosa. Di fatto non sarà persona degna per tutti. Che mi rassicura sta solo il fatto che il nostro Presidente, di Repubblica non presidenziale o semi presidenziale, ha i poteri che ha.

  • Certo Franncesco, hai detto molte più cose. Hai detto anche che i nostri parlamentari sono stati eletti democraticamente, peccato poi che il loro voto sia segreto. Quanto a Draghi sempre Primo ministro io non ne sarei così sicuro. A parte il silenzio degli ultimi giorno io credo che non gli spiacerebbe diventare Presidente, col rischio però che questa raffazzonta maggioranza finisca al macero, col pericolo di elezioni anticipate e metà dei parlamentari a casa. Io ho l’impressione che questa sarebbe l’unica ragione per non votarlo al Colle col rischio però di perderlo in tutti e due i ruoli. In verità anch’io preferirei che continuasse nel suo ruolo, ma altrimenti che nuovo primo ministro ci troveremmo tra pandemia e soldi europei da spendere? Giuro che alla fine non saprei cosa scegliere, ma se fossi in lui forse non mi farei strumentalizzare tanto. Personalmente sarei tentato al suo posto di mandare a rotoli tutto. In questo caso saremmo fritti. Come lo saremo verosimilmente nel 2023 anche scongiurando il voto anticipato. Siamo di fronte a strategie terribili.

  • Si Ivano, sono davvero terribili per la nostra Repubblica Democratica!
    Che poi siano davvero “strategie”, come le hai definite, il solo pensare da chi siano gestite, fa tremare le vene ai polsi!
    Perchè persone/personaggi del calibro di Mattarella e soprattutto Draghi , non possono essere liquidati catalogandoli con le nostre “categorie” banali: “ambiziosi”, “calcolatori”, “razionali”, “pacati”……. il loro agire non può non corrispondere! ad una “strategia”.
    La domanda che ci tenta è: sono strateghi di se stessi o di altri/o?
    E non mi sogno nemmeno di cercare di trovare le risposte! Alla mia età, comincio a soffrire di qualche capogiro!

  • In un paese corrotto un gran bello come l’Italia, meno i suoi abitanti (ma altrove, per esempio in Francia e nel Regno Unito, non siamo messi molto meglio; in Spagna, perlomeno crepano meno spagnoli per il Covid, e grazie a “El Pais” e a tre partiti di sinistra è stata aperta un’inchiesta sui soprusi della Chiesa cattolica ai bambini), cosa ci so poteva aspettare? I parlamentari che abbiano sono in grande maggioranza imbarazzanti, molto contenti per aver centrato l’obiettivo: uno stipendio notevole, e una pensione altrettanto notevole come obiettivo su cui stanno lavorando. Tagliare almeno la metà del loro stipendio è la priorità, ma nessuno di loro lo propone. Segui il denaro e trovi molte giustificazioni, per tutti.

  • Conta essere onorevole, senatore, dottore (ma non medico), ingegnere (magari facendo l’insegnante), architetto (magari facendo l’insegnante di cultura varia alle medie inferiori), essere “don”, centrare qualche obiettivo che permetta di farsi chiamare dottore se si è giornalista. Questo conta in Italia; era così ai tempi dei “Malavoglia”, dei “vinti” di Nuto Revelli, agli sconfitti di Corrado Stajano.

  • Sono davvero esterrefatto : nella votazione di oggi per l’elezione del Presidente della Repubblica, ben 441, diconsi quattrocentoquarantuno grandi elettori del centro-destra si sono astenuti (in modo peraltro “pilotato” dai rispettivi capigruppo) dal voto!
    Ma come questi signori (in trasferta a nostre spese) a Roma, con il precipuo, importantissimo scopo di eleggere il Presidente della Repubblica per i prossimi 7 anni, è previsto si possano permettere di rinunciare di partecipare alla votazione?
    Ma che razza di messaggio, di esempio stiamo dando ai cittadini?!?
    Stiamo, questa volta, davvero “picconandola” questa nostra democrazia.
    Vergogna!!!!

  • La nebbia all’irto colle. Non mia, copiata.

    • Ottima. Perfetta definizione dell’attuale situazione parlamentare italiana.

  • ….e il “maestrale” sarebbe Salvini?!?

    • E Renzi, precipitato dal 40 al 2 per cento? Ascoltato da tutti, che impartisce lezioni di alta politica come se fosse un grande stratega. Ah ah ah. E Letta? “Non ci devono essere né vincitori né vinti”. Ah ah ah.

  • E la “colpa” di questo “smottamento” democratico?
    Di chi? Se non dei cinquestelle di BeppeGrillo?
    Un classico no? Ci si accanisce sul sintomo, anzichè sulla causa della malattia!
    E la causa della malattia?
    La caccia, la ricerca è aperta, amici!
    Ma ci può essere di validissimo aiuto la metafora del covid, virus mutante che, quando credi di averlo domato con un vaccino mirato, te lo ritrovi pimpante più di prima a diffondersi e infettare.
    E allora? allora cure!
    “Cura” preventiva (avere cura di……) rispetto all'”ambiente”, alle condizioni al contorno, e “cure” mirate alla rimozione della causa: cure da somministrare al paziente con consapevole continuità con dosi crescenti di “cultura”, “storia”, “educazione”, “senso civico” (si iinsomma una cosa ….tipo “scuola”, ma che funzioni!) , non avendo il timore, se del caso, di usare le “maniere forti” nei confronti di chi “fa il furbo”!
    Si, lo so, è “tanta roba” (avete notato come ha preso piede questa locuzione? Impressionante è? spcie se si fa caso all’…..etimo!) ma, mai si comincia……..

  • Basterebbe chiedere a Berlusconi chi votare, per il centro-destra, non cameriere e servi che hanno ottenuto favori da lui, che in fondo lui disprezza, perché gli passerebbero davanti, ma gente a lui per niente sfavorevoli come Luciano Violante, o Pier Ferdinando Casini. O D’Alema, perfetto per servire, da “volpe del tavoliere”, famoso per i teoremi della magistratura, che il pensiero berlusconiano potrebbe trovare la quadra, avere una quinta colonna a proprio favore, che tanto mai ne ha imbroccata una, da mandare in giro per il mondo che così si liscia il pelo, e risolvere lo stallo.

  • Ecco, stamattina sabato 29, con una ….. “presa del palazzo” da parte dei “grandi elettori”, (“peones” e no) prima dell’inizio della 7° votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica, si è materializzato il fallimento dell’azione delle Segreterie dei Partiti (quelli che compongono la attuale maggioranza di Governo in carica) , di fatto esautorate dai “grandi elettori” che hanno deciso di votare per il rinnovo del mandato al Presidente Sergio Mattarella!
    Non solo, ma il Presidente del Consiglio Draghi stesso (che aveva operato assai per il suo ….”cambio di casacca dalla presidenza del Governo a quella della Repubblica) chiederà a Mattarella di accettare il …… “Mattarella 2°” e quelle Segreterie esautorate dalla “base” si presenteranno da Sergio Mattarella (col ….cappello in mano) ad implorarlo di recedere dalla sua posizione di diniego al rinnovo, conclamata e riconclamata!
    Nel redazionale di due giorni fa, che sto/stiamo commentando, avevo scritto:
    “La conclusione alla quale giungo oggi, quindi un mese dopo, non può che essere la stessa, magari rafforzata, del Natale scorso: auspico che il Presidente del Consiglio Draghi continui la sua opera preziosa, tenendo unita e gestendo l’”armatabrancaleone” affidatagli da Mattarella, e che un personaggio degno venga alfine eletto alla carica più alta dello Stato, magari (anche per coerente responsabilità) confermando lo stesso Presidente uscente Sergio Mattarella!”.
    Saludos amigos

  • Senza dotte analisi: povero Mattarella, e poverini noi italiani che mandiamo in Parlamento imbecilli capaci solo di protagonismo.

  • Una settimana molto utile. Abbiamo ancora un paio di persone valide alla guida del paese. E abbiamo avuto, nei giorni scorsi, la sconfortante ma istruttiva conferma del migliaio di bischeri che abbiamo eletto. L’importante è imparare.

  • E, paradossalmente, Pietro, proprio la presa di posizione “autonoma” dei “peones”, tra quel migliaio di bischeri che hanno fatto crescere i voti per Mattarella, ha fatto in modo che “……Abbiamo ancora un paio di persone valide alla guida del paese”!
    Quel che succederà da adesso in avanti….. si vedrà!

    • Caro Francesco, mi sembra che più dei peones, dei bandoleros e dei desperados della nostra rappresentanza parlamentare, abbia contato la ventina di minuti di colloquio che Draghi ha svolto andando da Mattarella. Quello che succederà adesso, hai ragione, non è facile da prevedere.

  • segnalo solo che nel completo silenzio delle agenzie, mentre i cadaveri viventi italiani nei palazzi replicano il loro mesto teatro espressionista di autòmati grotteschi, il Canada si è ribellato e la capitale occupata… trudeau… non pervenuto
    https://youtu.be/l6a_sWKRQOc

    • Carra, scusa se mi “introduco”, ma questa notizia la valuti come positiva, oppure vuoi esprimere biasimo?
      So che la mia domanda è un po’ semplicistica, è che io di solito non vado troppo “per il sottile”.

    • più che altro chissà se qualcuno comincia ad aprire gli occhi sul concetto di MEDIA DI REGIME visto il silenzio perfetto sulla vicenda, che vede una capitale di un paese occidentale paralizzata da decine di migliaia di tir e centinaia di migliaia di persone che si sono stra-rotte i c….. di sta dance macabre del covid…. no eh? va beh sentiamo la meloni che risponde a letta poi interviene renzi e chiosa zingaretti… un attimo! il plateau è raggiunto! arriva la pillola pfizer evvivaaa… come diceva qualcuno, ‘continuiamo così, facciamoci del male’

    • ah dimenticavo, trudeau il pupillo di shwab, lo psicopatico del great reset, trasferito con la famiglia in località segreta… tsk… sic transit gloria mundi…
      https://youtu.be/4jhFxDgjQzs

  • Cosa succederà adesso? Niente di particolare fino a fine legislatura. Tireranno a campare. Con la fine del populismo, con quel pagliaccio di Salvini, che sconsolato come all’asilo dice “non gioco più, con la Meloni che giusto coerente vuol riformare la destra, senza nessuno di autorevole e credibile, con Conte che flerta con Salvini, con i 5stelle senza guida che andranno alla scissione, con una sinistra senza identità cosa volete che succeda? Scontato che del bene comune non frega niente a nessuno i prossimi mesi vedranno ancora la conferma dei tecnici sulla politica che cosi almeno i lauti stipendi saranno garantiti. Lasceranno fare a Draghi. Poi da 2023 saranno cavoli amari. Ma forse no. O forse sì. Nel frattempo non so neppure se ci sarà il tempo per riformare né una destra né una sinistra né i vari movimentini che in questi anni hanno cercato, fallendo, di germogliare. In attesa dell’oligarchia prossima ventura che vedrà come al solito quattro gatti allo sbaraglio, magari senza preparazione politica e istituzionale a cui aggrapparsi. Non tanto per loro che sopravviveranno sempre, ma per noi. Mala tempora currunt e correranno. Ma slmeno ancora per qualche mese stiamo tranquilli. Poi l’improvvisazione al potere. Come ora.

    • Quindici mesi per due obiettivi fondamentali e necessari: realizzare gli obiettivi Next Generation EU e PNRR italiano, investendo al meglio e in modo strutturale le ingenti risorse disponibili (e non in maniera clientelare, demagogica e populista); sconfiggere o almeno rendere inoffensiva, in termini medici e anche socialmente economici, la pandemia Covid che da due anni ci continua a colpire. Per questi due obiettivi servono stabilità nazionale, credibilità internazionale e realpolitik. Draghi, Mattarella, chiunque sia deve riuscire a farcela, arrivando alle elezioni del 2023 portando questi risultati concreti. Il resto viene dopo, in coda. E se anche fosse il Demonio a doverlo fare, per l’interesse nazionale e il bene pubblico dello Stato, benvenuto il Demonio. Basta con tutte le balordaggini e le stupidaggini che questo migliaio di fuchi faccendieri e fancazzisti continuano a propinarci mettendosi in saccoccia quindicimila euro netti al mese. Il parlamentarismo non può gettare la nazione italiana nel caos. La “libertà”, tanto osannata e conclamata, non può diventare la foglia di fico per giustificare il nulla di questa politica inesistente.

    • Correggo, “continua a propinarci”. Aggiungo che dopo il 2023 sarebbe ora di riflettere bene su certe scelte costituzionali fatte nel secolo scorso, a partire dal dannoso bicameralismo, dal ruolo stesso del presidente della Repubblica e dalle regioni, divenute costosissime greppie della partitocrazia. Per non parlare degli innumerevoli enti e istituzioni utili solo a garantire prebende al parassitismo politico. Dal 2023 si dovrebbe mettere a dieta l’Italia del partitismo vorace. I cittadini avrebbero tutto da guadagnare.

  • Per Giacomo Cangini a commento di Carra: che domanda.

  • NDR: Si stanno un pò accavallando i temi, col risultato di rendere assai difficili i commenti!
    Con tutto il rispetto consiglierei di stare al tema del post, grazie!

    • Giusto, restiamo in Italia, restiamo al Quirinale e restiamo alla bandiera, bianca soprattutto per chi nell’ultima settimana ha dato prova così miseranda. Grazie, Francesco.

  • Per Macalli h.9:37. Signor Macalli, un poco populista il suo commento, della serie: ” sono tutti e saranno sempre uguali”. Anche se forse il popolo qualche volta ha ragione. Stanno arrivando in questi giorni i conti delle utenze, ne ha già accennato Francesco, con i provvedimenti di Draghi volti a contenerne gli aumenti. Commento da bar: insomma, ancora una volta gli sconti andranno ai soliti furbetti del reddito di cittadinanza. Il ceto medio non ne trarrà nessun vantaggio, se non la possibilità di rateizzare i pagamenti. Dichiarato da gente che dice di votare a sinistra. Risposta: “Signor Macalli, in questo frangente il popolo ha ragione”. Della serie” non so se voglio assumermi la responsabilità di quanto dico e allora scrivo per interposta persona.

    • Ivano, dimmi, ci vai sempre d’accordo con il tuo alias?

  • Il nostro Carra, col suo approccio quasi sempre soft, addirittura a volte… al limite del blase’, ha il gran pregio di farci cambiare l’ottica, spaziando al limite della vertigine da qui, all’altra parte del mondo, col nibile intento di aprire la mente del lettore al disegno, alla strategia (complotto?!?) globale che, altrimenti, sfuggirebbe.
    Cheddire, pur restando intimamente convinto dell’importanza di puntare obiettivi commisurati ai miei mezzi, non disdegno affatto di considerare le …..condizioni al contorno, pero’, come dire? C’e’ contorno e contorno, no?

  • Da politichignorante non commento ma mi complimento. con tutti.

  • Francesco, no, non ci vado sempre d’accordo. Per pacificarmi mi ripeto continuamente che esistono più verità. Ma si vive male.

    • ‘ ca vacca, mi hai preso in contropiede, Ivano, con una risposta ….seria, molto seria!!!

    • Sai Francesco, Piero e Adriano direbbero coltivare il dubbio, e nonostante una linearità cercata, parlo di politica, alcune volte emergono contraddizioni che cerco di risolvere in coerenza. Vedi il Reddito di cittadinanza. Comunque, rileggendo, il mio commento effettivamente risulta un po’ troppo clinico, ah, ah,ah. Questo giochetto oltretutto l’ho iniziato su Instagram pubblicando foto di non convincimento che di conseguenza recensisco come se fossi un’altra persona. Faccio esercizio di modestia e un pochino mi diverto. Insomma, cerco di essere onesto con me stesso, non tutte le ciambelle escono col buco. Piero, sempre su Instagram, ha definito questo espediente “dialogo socratico con te stesso”. Ma forse c’è reminiscenza di Provana. Ricordi quando assiduo su Cremascolta si inventava non solo diverse personalità ma anche i nomi?

  • Tornando in tema invece ieri sera ho sentito Cottarelli elencarevtutto quello che si dovrà fare nei prossimi mesi per i fondi del Pnrr. Orbene, confidiamo nell’autorita’ di Draghi affinché ci riesca perché per i partiti inizierà da subito la campagna elettorale che li distrarra’ dai passaggi parlamentari che comportano.

    • E’ si, in questo senso, Ivano, l’accoppiata Draghi-Mattarella dovrà davvero dare il meglio di se, perchè il combinato disposto “danè a profusion/campagna elettorale” scatenerà una ….. bagarre mica da ridere!!!!

  • Mario Draghi e Sergio Mattarella sono due persone serie, e restare seri, senza scivolare nel teatrino buffo della politica italiana, non è facile, che a furia d’incensarli, di crearne delle “icone” salvifiche, si finisce per esagerare con le aspettative e applaudire senza neppur ascoltare, tanto dietro le quinte si continua a brigare, frugare, farsi i fatti propri spernacchiando al senso di responsabilità comune. Sergio Mattarella ha descritto, di recente, l’ex presidente Giovanni Leone come un ottimo presidente, perseguitato da inchieste fasulle. Ha detto lui delle falsità, che le inchieste, in particolare quella di Camilla Cederna, che portarono alle dimissioni di Leone, erano serie e documentate.
    Delle spaccature politiche di questi giorni, di serio c’è ben poco. Più che drammi, sono burle. Il centro-destra si ricompattera’ presto, credo; abbaiano, ma poi l’accordo quando serve lo trovano, finché Lega e Forza Italia non diventeranno una federazione, tipo Cdu-Csu, alla tedesca. Giorgetti sta aspettando il prossimo flop elettorale per investire un governatore del nord a capo della Lega, nel frattempo. La Meloni è destinata a fare la Marine Le Pen italiana soffiando il ruolo a Salvini. Lo psicodramma dei 5stelle nasce dal fatto che dentro lì c’è di tutto e il contrario di tutto; per il grosso degli amici di Grillo, la preoccupazione principale è arrivare alla fine della legislatura e passare all’incasso.

    • Hai detto bene Marino, il riassetto dei partiti/partitini/partitucoli (e speriamo nella legge elettorale, che sia sempre meno “porcellum”!!!) deve fare riferimento agli assetti EU.

  • Il post di Francesco è di cinque giorni fa. E in qualche misura riprende un altro suo post di un mese prima.
    Rileggere ogni tanto i post che si commentano, per evitare di commentare solo i commenti che li commentano, magari pure i commenti che proprio non c’azzeccano nulla, ogni tanto mi aiuta a fare il punto della situazione, a capire meglio di che cosa, alla fin della fiera, stiamo parlando.
    Il post, in estrema sintesi, esprimeva tre auspici.
    Primo. Che Draghi restasse al suo posto. Bene, questo auspicio si è realizzato.
    Secondo. Che venisse eletto un presidente valido oppure che fosse confermato Mattarella. Forse un presidente nuovo era meglio, però almeno Mattarella è stato confermato. Ivano diceva Carofiglio. Io avrei detto Cottarelli. Ma erano ovviamente degli “I have a dream”, per di più non da predicatori di Atlanta ma da pensionati di Crema, quindi appartenenti a quella vil razza dannata così spesso vilipesa e infamata. Amen. Per cui, in ogni caso, bene così, anche questo auspicio si è realizzato.
    Terzo. Che ci fosse una “concreta presa di responsabilità da parte di quei parlamentari” che il popolo “ha eletto democraticamente ad assolvere alle loro funzioni pubbliche, col mandato di adempierle con disciplina ed onore”. Bah, direi proprio che qui non ci siamo. Mille cialtroni ad affollare all’imbrunire, per una settimana, le trattorie di Trastevere non sono proprio la compiuta realizzazione del citato art. 54. Per cui, il rischio di una “miscela esplosiva da maneggiare con grande, grande attenzione” adesso c’è davvero tutto. E “il passaggio dalla scheda bianca alla bandiera bianca potrebbe essere letale per la nostra democrazia parlamentare”. Ecco, appunto.
    Due auspici su tre si sono realizzati.
    Forse il terzo era molto coraggioso.

  • Beh, dai PietroM, per via delle trattorie (nemmeno male che ci sia stata una …..spinta per la ristorazione, anche se purtoppo a ….spese nostre, di tutti quanti quelli che “contrinuiscono”, che quelli furbi, al solito, ciccia!) possiamo dire che , da inguaribili ottimisti, il bicchiere è “mezzo pieno”?

    • Possiamo dirlo, sono d’accordo, Francesco. Una strada in salita è sempre meglio di una strada chiusa, come avrebbe potuto essere senza la conferma del “consolato”. I due “consoli” adesso devono mettercela tutta. Forse lo smandrappamento dei partiti in questa situazione della scorsa settimana potrebbe proprio essere l’inizio della fine della partitocrazia che ha sinora fagocitato la politica italiana. Forse l’indebolimento della prepotenza partitica e una maggiore fluidità parlamentare potrebbero creare spazi e dinamiche sinora non prevedibili. Comincio a rovesciare l’ottica e a pensare che l’assenza di vincolo del mandato, che qualcuno adesso tenta di censurare, nonostante la tutela costituzionale, possa rappresentare un freno allo strapotere delle segreterie di partito, con le loro tresche nascoste e le loro sopraffazioni della vita civile italiana. Tresche che oltretutto, come abbiamo visto nei giorni scorsi, vanno sempre più spesso a remengo. Prepotenti lo erano da decenni. Adesso è chiaro che i partiti sono sempre più incapaci e pusillanimi. Good news. Nuovi spazi per chi vede nel cambiamento non solo rischi e geremiadi ma anche opportunità e voglia di fare. Dalla protesta alla proposta. E all’azione politica nuova. Accidenti, avere ancora vent’anni ……

  • Se posso esprimere un’opinione, pur non essendo esperto di politica, è necessario tornare a un dualismo serio (dappertutto, in Europa servirebbe), tra progressisti socialdemocratici, non ipocriti nello sbandierare valori che rinnegano nel privato, e che sappiano i problemi dell’ambiente (e degli agricoltori), e conservatori che abbiano serio rispetto del liberalismo, dei doveri costituzionali. Abbiamo bisogno di una destra liberale, non berlusconiana, non trumpista, che non faccia incetta di favori pubblici e seggiole per farsi gli affari propri, e che disprezzi, nel profondo la democrazia, puntando al lusso sfacciato delle loro vite private. Le macerie del liberalismo, la presa in giro dei valori istituzionali mostrando la candidatura di Berlusconi, lo sfruttare il garantismo giudiziario per farla franca in vari episodi, porta a governi autoritari come in Ungheria, in Polonia, in Russia. Quello che sta succedendo nel mondo conservatore ovunque ci riguarda tutti, dall’Inghilterra, alla Francia, Spagna, Italia. Avanza il peggio. La deriva è pericolosa.

    • Marino, consoliamoci con i risultati delle politiche in Portogallo che pur registrando l’avanzata dell’estrema destra hanno visto una maggioranza schiacciante dei socialisti.

  • Adesso si lavora tutti al metodo, che già vien da ridere , per riformare, rifondare, ristrutturare, ricompattare, riorganizzare. Tutto un “ri’ che vuol dire che fino ad ora hanno improvvisato. Ma noi lo sapevamo già.

  • Titolo assai ….”denso” e “catenaccio relativo” di un bel pezzo di Giacomo Salvini (ops!) sul FQ di oggi:
    “Di Maio: promesse al Caimano, Casini, Casellati & C. 50 sfumature di Gigino
    Il ministro di Draghi – Tutte le trame del titolare della Farnesina contro Giuseppe Conte. Il sì a Casini al Quirinale per andare coi centristi. Sabato sera i social del big a 5 stelle sono esplosi contro di lui, accusato di aver “tradito” il presidente M5s .
    …..quinci tornammo a rivedere le stelle”?!?

  • L’Armata BrancaConte, con il guerrigliero col passeggino in spiaggia, che torna a farsi sentire, che mandava le mail dal Guatemala pubblicate dalla Gazzetta delle Procure, e il capofondatore che dà fuori da matto con il figlio che d’ora in poi, basta! Basta Porto Cervo, ma andrà in punizione nell’Oltrepo’ a togliere il fogliame alle vigne. Che l’uva vuole il sole. E i giovani debbono cominciare dai lavori umili. È una delle nuove idee della piattaforma Rousseau, quella nuova.

    • Chissa’ che il connubio “pochette/passeggino” non generi qualcosa di davvero efficace alla bisogna, Marino !?!

  • Agli italiani piace dar la colpa ai complotti, ai teoremi. Ai poteri forti. Ai banchieri. C’era la CIA, e complottava: è vero. C’erano i fascisti infiltrati e complottavano: è vero. C’era Andreotti, e la sentenza di Palermo se la si legge parla chiaro: era in contatto con la mafia, e personaggi legati alla mafia, dimostrato dalla sentenza almeno nella parte in cui “Michele Sindona considerava il sen.Andreotti un punto importantissimo di riferimento politico, cui potevano essere rivolte le proprie istanze attinenti alla sistemazione della Banca Privata Italiana ed ai procedimenti penali che il finanziere siciliano doveva affrontare in Italia e negli USA” (punto 5 della sentenza Andreotti, tribunale di Palermo; da “La sentenza Andreotti” di Nicola Tranfaglia, ed.Garzanti). E ora, Travaglio che non potendo più cavalcare i cavalli imbizzarriti dei 5stelle, un armata Brancaleone, con Giuseppe Conte e Roberto Fico, meno peggio di altri, dice che il complotto della recente rielezione di Mattarella è del banchiere. Mario Draghi. Peccato che il personaggio si adatta male alla narrazione di Travaglio. Ma il complotto piace agli italiani. Ora Travaglio si rivolge agli astensionisti. Ma non saprei dire se poi si abboneranno al suo giornale. Hanno il braccino corto, gli astensionisti, caro Marco, figlio dell’ingegnere Travaglio, neo complottista, italiano vero anche lui.

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