Ed è la volta di Marco Minniti (e lui, per lo meno lascia prima l’incarico di deputato!) infatti lascerà l’incarico di deputato per diventare presidente della Fondazione Med-Or creata da Leonardo, l’azienda italiana a partecipazione pubblica, leader mondiale negli armamenti.
Attingo queste informazioni da FQ, molto attento e documentato rispetto ai “...Giochi di ruolo a piovere nel variegato, e sempre in sella, establishment italiano. .
E’ il sistema delle “porte girevoli”: il passaggio da un “pubblico ufficio” a un “interesse privato” che in Italia non è mai stato regolamentato.
Le principali aziende italiane hanno tutte una fondazione per svolgere una influenza politica, italiana e non. Nella stessa Leonardo ne esiste già una, Civiltà delle Macchine, la cui presidenza è affidata all’ex presidente della Camera, Luciano Violante (Leonardo è poi presieduta dal generale Luciano Carta nonostante avesse diretto l’Aise, il servizio di intelligence estero). Ancora dal management di Leonardo viene il neoministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che è anche membro del comitato scientifico di Civiltà delle Macchine insieme agli ex ministri dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza e Francesco Profumo. Quest’ultimo dirige la Compagnia di San Paolo che più che fondazione è azionista di riferimento di Intesa San Paolo.
Ancora più controverso perché riguarda la direzione effettiva della seconda banca italiana, è il passaggio dell’ex ministro e parlamentare, Pier Carlo Padoan, alla presidenza di Unicredit. L’ex ministra dell’Istruzione, la piddina Valeria Fedeli, già sindacalista e contestata per una laurea vantata e non posseduta, siede nel consiglio di amministrazione della Fondazione Agnelli.
Ci sono poi i vari incarichi di consulenza scientifica. Nella Fondazione Mattei dell’Eni, ad esempio, come presidente del Consiglio scientifico troviamo l’ex ministro Domenico Siniscalco. Il neoministro Enrico Giovannini lo troviamo nel Comitato scientifico di Enel Foundation ma anche in quello della fondazione Unipol, Unipolis, il cui consiglio di amministrazione vede anche i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.”
E del resto gli “interpreti” nei ruoli di Ministri prima e “viceministri, sottosegretari poi, che i partiti politici hanno “segnalato” ai Presidenti (della repubblica e del Consiglio) non hanno brillato certo per il loro “alto profilo”, mi sia concesso questo sarcastico eufemismo!
Mi chiedo: quale genere di “esempio” chi ha la responsabilità di gestire la cosa pubblica sta offrendo ai cittadini?
Quando noi, appunto “cittadini”, saremo chiamati ad esercitare il nostro diritto/dovere costituzionale tramite elezioni (perché arriverà ancora, spero, questo momento istituzionale!) a quale proposta politica di programma di governo del Paese, a quale modello di etica sociale potremo aggrapparci con qualche credibilità, nella scelta di voto, prima di mettere la nostra scheda nell’urna?
A quali uomini, competenti, affidabili, che sanno di pubblica amministrazione, che sono disposti ad anteporre il bene comune al tornaconto personale, potremo guardare, per affidare loro l’incarico di rappresentarci, noi cuttadnini, con il nostro voto, in Parlamento?
Questa la domanda che mi sento di porre ai Partiti politici ai quali la Costituzione, nel suo articolo 49, assegna la responsabilità di “….concorrere con metodo democratico a determinare la politca nazionale…” !
Commenti
Amico mio, premessa per non essere frainteso: approvo. Ma mi addentro nelle motivazioni di lecito comportamento. Una è, ci vuole gente di esperienza! L’esperienza gestionale va sfruttata per il bene comune (ammesso che gli armamenti lo siano). Con la mia genrazone di dirigenti così hanno fatto il lavaggio del cervello con la storia che non conta chi ha diretto una fabbrica di pomodori e chi la sanità, conta il metodo.
Ora, penso che aprire una scatola di pomodori sia diverso dalla cura delle emorroidi, ma non si poteva dire.
E spendevano fior di soldi in corsi che con gran rottura dovevamo frequentare per trapanarci a dovere.
Quindi non ci dovevamo stupire della massa di laureati in filosofia addetti alla direzione di cose tecniche. Conclusione recuperare la verticalità.
Poi mi son lasciato tentare dal sindacato medico, più che altro per un spirito goliardico, visto che il gruppo si muoveva in stile Passator Cortese verso le istituzioni. E lì di porte girevoli, cime di salvataggio, passaggi avanti e indietro dalla politica si parlava apertamente, ma e sono uscito presto, e ciò rafforza ai miei occhi la tua vibrata protesta, anzi, delusione, difficoltà di prospettive nella scelta del meno peggio…
Non è un caso che essere deputati o senatori, oltre allo stipendio che al netto è un fracco vergognoso di palanche, che se non fosse per non darla vinta a quei delinquenti che stanno in Parlamento e a certi partiti, ti passa la voglia di aspettarti qualcosa dalla politica nazionale, garantisce che finita l’avventura parlamentare, spesso, collaborano ancora con lobbies economiche, aziende, fanno conferenze a pagamento. Conflitti d’interesse, passaggio da pubblico a privato e viceversa? Tutto va bene. Se ci fosse un minimo di dignità della politica uno come Matteo Renzi, dopo la vicenda sauduta dovrebbe dimettersi e sparire dalla vita politica. E gli imbecilli, uomini e donne del PD che hanno fatto selfie con lui dovrebbero guardarsi allo specchio, o smettere di considerarsi gente di sinistra, con il loro fagotto di ideali, speranze, illusioni, disincanti, e tacere, o dichiararsi di essere come lui, almeno la sincerità sarebbe un passo avanti. Lo apprezzerei di più.
E direi che ci siamo in pieno
In Francia Nicolas Sarkozy è stato condannato per corruzione e traffico d’influenza, con obbligo di braccialetto elettronico. In Italia basterebbero i braccialetti elettronici fino ad ora prodotti?