Queste le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
âIn questo momento drammatico per il nostro Paese e per il mondo intero le donne sono state particolarmente colpite. La pandemia ha accresciuto il rischio di violenza che spesso ha luogo proprio tra le mura domestiche: si è purtroppo assistito, durante il periodo di lockdown, ad un drammatico aumento della violenza contro le donne che vede tragicamente, a volte, coinvolti anche minoriâ.
âPurtroppo non smette di essere unâemergenza pubblica. Le notizie di violenze contro le donne occupano ancora troppo spesso le nostre cronache, offrendo lâimmagine di una societĂ dove il rispetto per la donna non fa parte dellâagire quotidiano delle persone, del linguaggio privato e pubblico, dei rapporti interpersonaliâ.
âLa violenza di genere non si esprime solo con lâaggressione fisica, ma include le vessazioni psicologiche, i ricatti economici, le minacce, le varie forme di violenza sessuale, le persecuzioni e può sfociare finanche nel femminicidio. Alla base di tutte queste forme di violenza vi è lâidea dissennata e inaccettabile che il rapporto tra uomini e donne non debba essere basato su un reciproco riconoscimento di paritĂ â
Personalmente condivido totalmente le parole del Presidente Mattarella e nella mia vita di ogni giorno, opero perchè i concetti su esposti si trasferiscano nel mio agire quotidiano.
Che l’aver dedicato una giornata a questo vergognosa emergenza non si esurisca in un âbel gestoâ, magari come âatto dovutoâ, ma sia davvero per tutti noi un faro che illumini sempre e dovunque i nostri comportamenti pubblici e privati!
Commenti
Bravoâ¤ď¸
Ricordiamolo a quelli che hanno figli maschi in tenera etĂ ora: è da lĂŹ che si inizia! E poi, anche senza pretendere di riformattare la testa a qualcuno quando è giĂ tardi, basterebbe far seriamente un po’ di paura a quelli cui serve, e paura non vuol dire solo quella delle reazioni fisiche. L’orco si avvale dell’impunitĂ , del “fra moglie e marito…”, del “se l’era cercata” e cosĂŹ via. Mi viene in mente la storia di cronaca recente del secondo funerale, questa volta in chiesa, della ragazza siciliana rientrata a casa dopo la laurea a Roma e immediatamente sottoposta a violenza fino alla morte. Bene, la chiesa le era stata preclusa (parlo di anni cinquanta) e la sepoltura solo a margine del cimitero. Sarebbe stata comunque impura! Certo, ora sono arrivate le scuse della comunitĂ religiosa, ma il “se l’era andata a cercare…” che ancora può serpegggiare, non vi dice niente?
Adriano, mi dice che in buona sostanza non siamo ancora riusciti (ma “ci” abbiamo mai provato per davvero?) a toglierci di dosso la convinzione che a offrire la mela della vergogna ad Adamo sia stata Eva, e che lo sfrigolio della carne bruciata delle streghe, sul rogo, fosse cosa buona e giusta!