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ADRIANO TANGO

Una protesta controcorrente

Mentre mi chiedo quando potrò legalmente raggiungere la mia casa della baia è lei che arriva a me con una notizia. Bella? Brutta? A doppia faccia.
Gli avvistamenti di cetacei di vario tipo in rapido incremento non sono più una novità su quelle spiagge deserte, non frequentate neanche dalle quaranta famiglie residenti nel periodo di isolamento duro, per un eccesso di rispetto delle disposizioni, o per paura dei lanciafiamme di De Luca? Ma è ormai storia vecchia.
Tuttavia quella di domenica è del tutto inaspettata. Aperti i transiti all’interno della regione una massa di aspiranti bagnanti travolge qualsiasi controllo e si riversa sulle spiagge.
Ormai è tardi per un’azione dissuasiva, i pochi agenti territoriali dei carabinieri si disperdono impotenti in questa massa di chiappe chiare del primo bagno, detto alla Petrolini, ma l’ira popolare cresce: dovevano pensarci prima, mantenere i blocchi e concedere il passaggio all’unica via d’accesso a numero limitato!
Fra l’altro l’aggressione di massa non ha risparmiato le spiagge in zona rossa, quei sassi che videro Ulisse e le sirene in concilio, e la gente se ne ricorda. Già, perché è gente che, indipendentemente dai livelli di studio, intramezza la conversazione con citazioni mitologiche e anche con qualche parola di uso popolare ancora in latino. La stessa gente che ha preteso il depotenziamento del ripetitore con immediato peggioramento della ricezione di internet e dei cellulari, ma con la gioia del capodoglio, che ogni anno viene ad acquattarsi fra i fondali (capito Giorgio?).
È proprio gente strana: apprezzano, ovvio, i profitti del turismo, ma conservano un certo rancore di fondo verso l’invasore, soprattutto per l’ostilità a quelli del capoluogo, Napoli, ancor più dura di quella ormai scherzosa dei Cremaschi per i Cremonesi.
Così dopo i mesi invernali e primaverili di godimento di incontaminata bellezza, quest’attacco proprio non va giù alla popolazione, e dopo il rancore verso le forze dell’ordine che lo hanno permesso parte la guerriglia, un’azione dissuasiva estrema, riprovevole : cinquanta auto con le quattro ruote bucate.
Riprovevole ma, se protesta dev’essere, sia per una giusta causa: il diritto al bello e alla solitudine.
Certo che è stato un atto di terrorismo coordinato militarmente, non una bravata, e un messaggio chiaro: meglio il virus che voi, fuori numero programmato non vi vogliamo!
Ora, immaginiamo una domenica ai Navigli… No, non ho detto niente, che se poi succede davvero vengono a prendermi!

ADRIANO TANGO

27 Mag 2020 in Società

22 commenti

Commenti

  • E cosa facciamo Adriano, lasciamo i bei paesaggi e i delfini solo ai fortunati residenti? Numero chiuso, certo, in modo da pregustare e gustare meglio l’obiettivo. Non tutto e subito, il piacere dell’attesa, perchè la bellezza dev’essere di tutti, non selettiva. Pensa a chi abita in postacci. Che forse avrebbero molte più ragioni per bucare gomme.

    • La protesta era per l’accessso incontrollato. Sui posti brutti certo, hai ragione, tutto va condiviso, ma perché samo in tanti da abitare anche nei posti più brutti e malsani? Mettevo solo in evidenza la reazine di gente più interessata al proprio abitat che al gudagno.

  • La rabbia, Adriano, esploderà sempre di più e non sarà per godere della bellezza incontaminata. Già ora protestano coloro che non sono stati coperti dalla cassa integrazione (o non hanno ancora ricevuto i soldi della cassa): immaginiamo dopo quando l’ombrello europeo non ci sarà più!

    • A parte che per il momento non si è aperto nessun ombrello, solo parole, mi fa piacere che qualcuno metta i piedi sulla terra. Gli italiani sono esasperati mentre chi il piatto pieno sulla tavola ce l’ha (noi, ad esempio) filosofeggia. Lo trovo un tantino pericoloso …

    • L’ombrello europeo non è ancora arrivato. Quando arriverà, arriverà chiuso (vedi Cipputi).

    • Io davo solo uno spaccato di una diversa dimensione, gente che ragiona diversamente. In “la baia” descrissi la situazione di quella specifica baia che in tempo di pandemia spontaneamente si isola, adesso che qualcosa di simile è successo posso dire “li conosco bene”, satnnoo bene lì da soli, e al primo accessso di massa, contro cui le forze dell’ordine non li hanno protetti, hanno reagito con una guerriglia, mezzi illegali ovviamente, ma c’è chi mette l’isolamento sopra i guadagni.

    • Era prevedibilissimo un ritorno ai “confini”.
      E’ la cosa più naturale del mondo che l’animale-uomo tuteli il “suo” territorio.

  • Rita questa mi sembra molto profonda, brava! Non scherzo, brava! E mi pare di sentirli: isolati per un inverno, con l’isolamento imposto, senza il pensiero di dover preparare le strutture, e se li vedono arrivare lì, a masse informi, mentre loro se metttevano il naso fuori casa erano multati. Poco c’è mancato per me che non abbiano sparato a pallettoni! Già, perché è gente così, che ora sta lavorando per ricomprarsi le case che prima hanno venduto ai turisti, per mandarli fuori dai piedi, che in autunno sospirando esclamano: “finalmente piove, era ora” sottinteso che si togliessero dalle balle. Son vissuti isolati per secoli, e la gentica non la cambi in una generazione.

    • Sono d’accordo con loro. L’ospite deve essere invitato e accettato.
      So cosa provano, sono ligure.

  • Ma come? Con la bellezza dell’Italia come la mettiamo? E il turismo che fa campare un sacco di gente? E poi un tempo, e anche adesso, l’isolamento non ha creato un sacco di tare? Rita, che tipo di mondo hai in mente?

    • Un mondo discreto dove l’ospite deve rispettare le regole del luogo, come avviene normalmente quando si passa un periodo a casa di qualcuno. Purtroppo sono cronache quotidiane i vandalismi e le devastazioni messi a segno da turisti ubriachi, fatti o semplicemente idioti, che rovinano cose altrui, monumenti, segnaletica stradale, lampioni e quant’altro. Così, tanto per gradire, perché non è casa loro.
      Io stessa quando sono in giro mi muovo con attenzione, desidero essere un’ospite gradita.
      Grazie a dio il Covid sta cancellando dalla faccia della terra l’insulsa categoria dei “cittadini del mondo”. Solo a una società in disfacimento come l’attuale poteva venire in mente una minchiata del genere (sempre per far soldi, ovvio). Ognuno di noi appartiene a un territorio e quella è la sua casa. Può esserci nato o averlo scelto, ma lì ritorna sempre dopo essere stato ospite altrove per un tempo limitato.

  • Come gli animali, una pisciatina e il territorio é mio.

  • Solipsismo allo stato puro.

  • Adriano, finché la rabbia si sfoga facendo il bagno al mare per gli uni e volendo i soldi dei turisti senza farli bagnare per gli altri, direi che possiamo stare tranquilli, esclusi i poveri capodogli.
    Se poi la rivoluzione la faranno i ragazzotti della movida, dormiamo tra due cuscini.
    E tutti gli altri, quelli davvero arrabbiati con buone ragioni?
    Ci penseranno gli amici del “popolo”, che li riempiranno di quattrini emettendo cartelle di prestito pubblico sovrano, sovranissimo, e faranno finalmente giustizia (non legalità, di quella non si può parlare se no sei uno “sleeper”, un “boiled frog”, diciamo proprio Giustizia con la G maiuscola, vedrete, anzi, Giustizia Sociale, una grande redistribuzione di ricchezza ai poveri e ai bisognosi, sicuro come l’oro, che tra l’altro riprenderà a girare sovrano, sovranissimo, come misura di scambio commerciale, e tutti di oro ne avranno, contateci).
    Come ci penseranno? Lo sappiamo tutti. Andando al governo con le prossime elezioni che stravinceranno, anzi stravinceremo (tutti quelli con più di cinquemila euro al mese useranno, ben a ragione, la prima persona plurale).
    Speriamo che gli attuali forcaioli poveri le vincano alla svelta, queste elezioni, a furor di popolo, così i le forche e i capestri diventeranno subito violini. E che violini. Un film già visto. Ordine & disciplina, ciucciamento di rosari e caccia al nero. Ottimo, se non sei nero. E gli alleati ricchi dei forcaioli poveri chissà che “cotoneria” si faranno, tornati al governo. Ciao, Rizzo, ciao zapatisti del ventisette, ciao pasionarie al rimmel. Un film già visto.
    Ma a Conte chi glie lo fa fare di restare in mezzo a tutte queste grane, invece di tornare al suo studio, alla sua cattedra, con tutte le consulenze & conferenze d’oro che l’attendono? Che cosa aspetta a farsi la riga dritta come prima e la pochette a tre punte, che neanche Carosone?
    Elezioni, presto. “Lasciamoli governare”. Sai che complotti che poi gli lasciano fare ai “NoVax, NoEuro, NoGlobal, NoTav, NoVattelapesca”, ai piccoli complottanti camuffati da grandi complottisti (ovviamente, parlo “in generale”).
    Magari si fa la flat tax e qualche altro sconto sulle successioni.
    Formidabili, questi anni.

    • Su “habemus” ho riferito di una dichiarazione articolata di Conte,riportata dalla stampa nazionale, sugli impegni per il prossimo venturo, che ha me è piaciuta!

    • dum romae consulitur saguntum expugnatur

    • Francesco, Conte è all’apice dei sondaggi, forse lo era qualche giorno fa.
      Se chiudesse adesso, magari col discorso giusto e con le modalità che piacciono da sempre agli italiani, lascerebbe nel momento migliore e nel modo migliore. E tornerebbe a occupazioni e soddisfazioni, in tutti i sensi, di gran lunga maggiori. Sappiamo quanto oggi la politica, così squalificata, rischi di squalificare, soprattutto quelli che non fanno politica solo per ripiego professionale.
      Certo, senza “rimpasti” e cose simili, il governo dovrebbe passare nelle mani dell’attuale opposizione, con grandi difficoltà parlamentari qualora non si andasse a elezioni. Per cui, con una amministrazione ordinaria in vista di elezioni da tenere quest’autunno, molto sul presto, la strada delle urne sarebbe obbligata. Quanto al sistema elettorale, il discorso sarebbe lungo.
      Se succedesse questo, sarebbero problemi dell’Italia, e gravi, non di Conte. Problemi per gli italiani, per noialtri insomma, non per lui.
      Lasciamo stare le “4B” degli strampalati complottisti nostrani, visto che la stragrande maggioranza degli italiani non ci crede e anzi è su tutt’altre sintonie, spesso opposte. Siamo solo noi qui a fare l’isola che non c’è. Pensiamo invece alle problematiche reali, sia economiche e finanziarie, sia eventualmente sanitarie qualora la pandemia riprendesse.
      Sai che bicicletta lascerebbe agli altri, sai che pedalate da fargli fare, con l’Italia in tracollo economico. Altro che uscite dall’euro, altro che manciate di sesterzi elargite al “popolo”, a pioggia o a clientele elettorali, altro che fole mediatiche quando occorre quadrare i conti e pagare i debiti essendo al governo. La corsa all’oro, silenziosa e discreta per non alterare le quotazioni, è cominciata. Oltre alla “gold rush”, i meno etici stanno accelerando la “CHF rush”. Le disparità sociali diverranno drammatiche, soprattutto per chi potrà contare solo sulle risorse “ufficiali”. La Storia ce l’insegna. Lo svuotamento dei C/C più pingui potrebbe essere imminente. Da sempre, si sa come fare.
      Ovviamente, non tutta l’opposizione è composta dagli incompetenti e dagli inconcludenti che oggi strillano di più. A Destra ci sono ancora alcune persone valide, per cui in poco tempo si potrebbe sperare che possano emergere, dopo tanti “virtuosi” del palcoscenico, dei “virtuosi” dell’economia politica. Insomma, dopo i Bagnai, Rinaldi e Borghi, quelli che le cose le saprebbero aggiustare per davvero.
      Parola di destro.

    • Complimenti al signor Mainetti (e a Tito Livio), che in cinque parole riesce a dire molto più e molto meglio di altri in cinquecento.

    • Grazie Signor Cadè. Anche da parte di Tito Livio.

  • Rita, ieri 19:04: ma dai, quelli che vengono da fuori tutti brutti,sporchi e cattivi? Non ti sembra un luogo comune? Credi forse che noi all’estero, ma anche in Italia, qualche riga d’onore in cronaca non ce lo conquistiamo? Certo, se sulle spiagge di Lerici pago lettino e ombrellone e non vedo il mare perchè la battigia è occupata da masnade di ragazzotti che giocano a palla, mi infastidisco e non vedo l’ora che arrivino i bagnini ad allontanarli. O altrimenti prendi una camera alla Rotonda, che non è il suo nome, che paghi 300 euro a notte, e quelli dalla spiaggia attrezzata accanto lettino e ombrellone te li piazzano scesi i gradini della camera e stai tranquillo. E qui ne faccio una questione dicenso, senza dubbio. Ma quest’anno grazie al Covid (?) non sarà così. La battigia sarà vietata e la permanenza in spiaggia contingentata e a tempo. Certo, ci voleva il Covid per stare tranquilli? Non sarebbe stato meglio pensarci prima? Forse, ma a prezzi raddoppiati. L’esclusività costa, ma il bene comune, il mare, di chi è?
    E scusa Adriano, non ne faccio una questione di censo, ne faccio una questione di educazione civica, non faccio casino in spiaggia per infastidire gli altri ospiti. Di fatto cifra di questi anni è l’intolleranza, e io sono il primo che si incazza per gli inutili (per me) rumori. Ma noi senza leggi non ci sappiamo stare e quello che è vietato, perchè riservato, esclusivo, discriminante ci dà fastidio. E’ come in questi giorni girando per la città, tutti lì a dire che c’è troppa gente in giro, ma per osservare questo è perchè in giro ci sono anch’io. Io posso e gli altri no? Cosa manca? Manca la buona educazione. Se alla tua baia hanno tagliato pneumatici l’han fatto per la semplice l’invasione o per le molestie o schiamazzi, spazzatura abbandonata o altre insensatezze da maleducazione? Se così fosse anch’io mi sarei unito ai vandali. E scusate la prosaicità degli argomenti, ma di questi tempi ci vogliono i piedi per terra, non la filosofia, l’hai scritto anche tu. Per fare gli intellettuali si deve essere prima di tutto di questo mondo.

    • Forse non hai capito: un amichetto delle elementari di mio figlio aveva l’abitudine di salire sui letti altrui con le scarpe, e quando qualcuno glielo faceva notare, candidamente rispondeva: “non sono mica a casa mia”. I meccanismi mentali dell’animale-uomo funzionano così, salvo eccezioni. Spero di essere stata più chiara.

  • Ho parlato oggi con uno di quegli indignati: un vero scempio, forse duemila persone sulla spiaggia in zona rossa. Ma De Luca col lanciafiamme dov’era? E non mi si dica che fa parte dei diriti umani un’invasine così, perché allora io sto con i diritti della tartaruga marina!

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