Mantenendo l’attenzione del blog puntata sulla pandemia in atto, ritengo di grande interesse poter accedere più facilmente all’ottimo sito segnalatoci in un commento di Mattia Bressanelli del 11 Marzo scorso.
https://statistichecoronavirus.it/coronavirus-italia/
Siamo davvero in una fase topica dell’evolversi di questo contagio che sta sconvolgendo le nostre esistenze, i nostri ritmi di vita, limitando le nostre stesse libertà di movimento (e di “ipermovimento” ?!) alle quali eravamo assuefatti.
La fase è davvero topica, poiché o il “coprifuoco” deciso dal Governo riuscirà a contenere, limitare, progressivamente ridurre il diffondersi esponenziale del contagio, o il nostro sistema sanitario, malgrado l’eroico prodigarsi degli addetti, entrerà in una crisi che non consentirà di garantire le cure necessarie ai cittadini per qualsiasi tipo di malattia!
Il “seguire in diretta” l’evolversi della situazione credo possa consentirci di agire con maggior consapevolezza anche rispetto ai nostro comportamenti individuali.
Commenti
Ottimamente Franco, io consulto ogni giorno dopo la conferenza stampa quel sito. Tuttavia le curve vanno anche capite. Do per scontato che i provvedimenti presi siano effficaci, anche se gli esperti Cinesi in Italia dicono “ancora troppa gente per strada!”. Tuttavia lo scopo è quello di ammalarsi a turni, non debellare il virus. Lo dico perché chi vedrà nella curva nuove impennate non si faccia prendere dallo sconforto. Per vedere il rusultato dobbiamo ovviamente attendere che il tempo del nuovo provvedimento superi quello medio di incubazione, ancora qualche giorno dopo i tre trascorsi: gli ammalati o positivi di oggi sono i contagiati di ieri! Per estinguere il virus si deve verificare una o più di queste condizioni:
1 Il vaccino: penso che ci voglia ancora molto tempo.
2 Una variazione di condizioni ambientali: il caldo normale non sembra disturbarlo molto, ma col caldo si aereggiano gli ambienti, quindi ciò potrebbe darci sollievo
3 L’attenuazione spontanea della virulenza in seguiito a una mutazione: in questo caso è il nuovo ceppo a funzionare come un vaccino, ma questo meccanismo è un mio pallino, emerso da studi seri ma utilìzzato nella mia attività di narratore, certo, dopo un confronto con un virologo, non per studi sul campo. Non ci sono evidenze allo stato, tuttavia è noto che le epidemie si spengono improvvisamente, molto prima che l’immunità di massa possa spiegare la cosa, quindi l’ipotesi iintrinseca all’agente mi sembra fondata.
Si chiama ‘influenza’ perché anticamente si pensava fosse legata a un’influenza degli astri. È anche questa un’ipotesi… Speriamo nelle stelle.
INFLUENZA è uma palavra italiana, que significa “influência”. A doença era atribuída à influência dos astros ou a influências ocultas.
Segnalo questa notizia che i lettori di questo blog sapranno già, probabilmente. Un vaccino per il covid-19 è già stato testato con successo su sei scimmie, da parte dell’Università di Oxford Jenner Insistute – lo scrive il quotidiano tedesco “Die Welt” -; l’istituto è pronto ad effettuare altri test a breve, e se tutti i passaggi saranno positivi, e il vaccino potrebbe essere pronto e prodotto entro settembre di quest’anno. Gli inglesi di Oxford sarebbero i più avanti negli studi di ricerca per il vaccino.
I turisti tedeschi che di solito affollano a migliaia l’Italia d’estate, potrebbero andare in Croazia (meta già da loro frequentata), che si è già offerta per ospitare i turisti tedeschi per la prossima estate. Sarebbe necessario, dicono le autorità croate, un documento sanitario che attesti la negatività al virus, effettuato in Germania, prima di partire per le vacanze in Croazia.
Purtroppo l’astrologia oggi non ha più credito scientifico. Mi preme piuttosto ricordare ciò che Sua Santità Burioni I ha detto ieri: “Dio vuole che preghiamo a casa”. Non dubito che Dio abbia parlato con Sua Santità e poiché Sua Santità Burioni I parla ex cathedra non si può dubitare di quanto dice. Quindi, da oggi, oltre a lavarci le mani, dovremo anche pregare e lavarci la coscienza.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/13/coronavirus-de-luca-arresto-e-quarantena-per-chi-passeggia-per-strada-quartieri-vanno-militarizzati-stoccata-al-governo/5736065/
De Luca mi pare troppo molle, ma non è colpa sua, è che ha le mani legate dalla legge. L’esercito dovrebbe essere autorizzato a fucilare sul posto le persone che passeggiano senza gravi motivi.
Comunque De Luca dà una notizia sconvolgente: in Cina c’è un miliardo e mezzo di cristiani. Ma Papa Francesco lo sa?
Qui rende meglio:
https://www.youtube.com/watch?v=8ImD0-2OmUQ
Èh Deluca dal vivo è…..meglio di Crozza!!!!
Comunque, vorrei capire se un sindaco o un presidente di regione ha facoltà di emanare ordinanze locali in contraddizione con quanto dice il Viminale. Quest’ultimo ha infatti precisato che è possibile passeggiare o andare in bicicletta se si prendono le adeguate precauzioni. Se ognuno può applicare a modo suo queste disposizioni è impossibile per il cittadino sapere come deve comportarsi e in quali sanzioni rischia di incorrere.
Secondo me non può. Anche se la nostra Costituzione prevede che TEMPORANEAMENTE possano essere sospesi le libertà individuali, vorrei ricordare che qui non siamo in Cina. Qui, per il benessere comune, ci sono di mezzo diritti che per noi sono inalienabili. Un tema importante, da non sottovalutare. Non vorrei che a Salvini e Meloni cominciasse a piacere.
È un po’ lungo ma lo consiglio:
https://www.youtube.com/watch?v=G-Rlc8kTl6Q
Disamina ad ampio raggio e molto equilibrata.
Signor Cadè, il video è interessante e aiuta molto la lettura dei dati. Inoltre è interessante dove compara il sistema sanitario italiano con quello tedesco e svizzero. Quando poi dice che i nostri posti in terapia intensiva rispetto alla popolazione sono inferiori a quelli di altri paesi, allora verrebbe tutto da imputare ad un sistema che ad esempio ha sacrificato la sanità pubblica alla speculazione di quella privata, anche quella lombarda, considerata il fiore all’occhiello con una politica “celeste” che invece ci ha portati a questi punti. Sempre se possiamo fidarci del luminare svizzero.
Beh, si è ….”lungamente” interessante( imbarazzante peraltro la tosse, gli occhi lucidi e gli ondeggiamenti del prof.) e, per certi versi anche condivisibile come analisi, anche se, per i miei gusti il prof Andrea D’amico si porta dietro un puzzo di sacrestia/candele che non è proprio il mio genere e, il ……predicozzo finale non mi ha esaltato!
Quanto al “muretto”, che è il focus del problema in questa fase del contagio, pienamente d’accordo con Ivano: il “celeste” ne ha fatto dei danni con i suoi ….”comunicati e liberati”, prima che gli togliessere un pò della sua . di libertà!
Comunque l’aspetto più interessante dell’intervista allo svizzero sono i numeri, senza dubbio, per certi versi tranquillizzante. Indubbiamente se compariamo il numero dei decessi col numero dei contagiati comprovati questo sembra altissimo, anche confrontato con le statistiche cinesi della provincia primo focolaio. Ma se estendessimo il tampone ad un numero molto più alto di persone, trovandole positive, la percentuale dei morti e di chi sviluppa la malattia si abbasserebbe notevolmente. Ma l’impressione generale, tra tante opinioni e chiavi di lettura, non risolleva nessuno dallo stato di paura che pervade quasi tutti. Rimane sempre la constatazione dei tagli alla sanità pubblica a vantaggio di quella privata, chissà per colpa di chi, di cui adesso paghiamo tutti le conseguenze. Che questo serva in futuro. Perchè anche per la mente più vendicativa non serve che il Celeste ed altri siano in galera o agli arresti domiciliari, e il godimento “che giustizia e fatta” non è di nessuna consolazione, perchè alla fine i responsabili pagano sempre molto meno di tutti i comuni cittadini che adesso se la fanno sotto.
No ragazzi, non scherziamo con la salute. Personalmente non ho mai avuto alcuna simpatia per il Celeste, ma vi rendete conto dello stato in cui versa la sanità nelle altre regioni d’Italia? Un vero malato, va a curarsi in Calabria o in Basilicata, oppure viene a farsi assistere in uno degli ospedali lombardi messi in piedi dal Celeste e dalla sua cricca ciellina? Avranno anche fatto delle creste sui finanziamenti pubblici, su questo non ci piove, resta il fatto che nel resto d’Italia hanno fatto dei crestoni ben più consistenti ritrovandosi in mano strutture che definire “mediocri” è un regalone. Certo ci saranno delle eccellenze, medici validi ce ne sono dappertutto, ma il sistema sanitario meridionale è uno sfacelo. L’ospedale di Salerno sembra quello di Beirut, tanto per citarne uno che ho visto recentemente con i miei occhi. Sia chiaro che non sto facendo l’apologia delle tangenti, che andrebbero punite ben più duramente, ma non mi sembra giusto sputare nel piatto dove mangiamo. Sono sicura che andando avanti le cose andranno meglio, in fondo abbiamo fatto tesoro degli errori. E chiedetevi come mai a Roma sono terrorizzati dall’idea che la pandemia possa dilagare al sud. Non possono farcela, mi pare chiaro.
Rita, non ce la facciamo più neanche noi. Basta arricchire la sanità privata. Potenziamola tutta, anche al sud. Impareremo.
Se il problema fosse così semplice, basta questo e avanti quell’altro, scommetto che ce l’avrebbero fatta anche i giallo-fucsia. Ma non è così. C’è una montagna legislativa e burocratica da demolire, prima.
Onestamente, io non so quale sarà alla fine il danno causato da questa epidemia in termini di vite umane e di danni economici e sociali. Stamane ho sentito alcuni medici addetti alla coordinazione dell’emergenza prevedere che un terzo della popolazione si possa infettare e quindi, calcolando una letalità al 3%, si possano avere in Italia 600.000 morti. A me queste lugubri profezie appaiono un atto di irresponsabilità, non solo perché alimentano il panico ma anche perché non fanno distinzione tra infetti e malati e neppure tra malati lievi e malati gravi e prendono come misura di calcolo un 3% che non è aderente alla realtà.
La situazione negli ospedali del Nord è certo drammatica, coi reparti di terapia intensiva e rianimazione congestionati e in grave difficoltà nell’assistere i malati. Capisco la sofferenza fisica e morale sia dei malati sia del personale medico. Ma ritengo che chi ha la responsabilità di pilotare una nave o un aereo debba, anche in condizioni critiche, cercare di rassicurare le persone a lui affidate e non terrorizzarle.
Forse mi sbaglio, forse ha ragione chi dice che sarà una catastrofe. Faccio però notare che, se i calcoli di questi profeti di sciagura fossero realistici, in Cina avremmo dovuto avere 500 milioni di contagi e 15 milioni di morti. I dati reali ci dicono invece che i morti cinesi sono 3.000.
Si dirà che la Cina non è l’Italia e di sicuro nel Sud Italia le strutture ospedaliere sono ancor meno adeguate che al Nord, ma cerchiamo di non aggiungere al corona virus il virus del panico. Insieme possono veramente fare disastri.
Rispondo a Rita: ovvio che il sistema lombardo è riuscito a creare efficienza nonostante la scrematura delle tangenti, e chi più di me ha dovuto far lo slalom per evitare “ordini di certi acquisti perché fa tanto piacere a L…,, che segue la cosa personalmente” ? Ma la situazione del sud oltre al sistema delle “condivisioni” è dovuta all’assenza di un metodo contabile che è durata fino a un decennio fa. Non si parlava di aziendalizzazione per intenderci! Poi è stato ordinato un piano di rientro e devo dire che il sud ha pareggiato i conti rapidamente con uno sforzo enorme e fruttuoso, certo, pagato sulla pelle dei cittadini in buona parte, ma mettendo anche multe salatissime ai medici. Ora si spera che con una ripartenza con un metodo strategico appreso dagli stessi consulenti di economia che hanno insegnato a me, le cose si aggiustino. Come chi ha voluto ha imparato la differenziata ai più alti livelli di efficienza così si spera farà con la partita doppia!
E tornando al virus al sud la gente che mi telefona parla, sia a Roma che a Napoli, di controlli rigorosissimi delle forze dell’ordine, del tipo: “Signora questo cane è la terza volta che urina oggi, quindi lei è pregata…”.
Poi le pecche ci sono, altrimenti avrei continuato lì, chiaro, anche se la mia fuga è stata più tipo arruolamento nella legione straniera, per dissapori familiari, che per scelte puramente professionali.
I giornali della destra falsomoderato in italia continuano ad essere smentiti dalla realtà sul coronavirus, ma nonostante tante sberle ricevute dalla realtà dei fatti, i non pochi pifferi della destra falsomloderata italiana vanno avanti con la loro narrazione. Il caso del “Billionaire” è penoso, e i ricoveri negli ospedali, comunque, sono in aumento, nonostante la carica virale bassa, come spiegano gli esperti. Ma guardiamo a paesi come la Francia e il Regno Unito, o disunito, la Gran Bretagna, detta anche piccola Bretagna.
Oggi, dice France 24, i casi di positivi al coronavirus in Francia sono oltre settemila, e vien da pensare che la Francia (paese che seguo e che mi è sempre piaciuto) nonostante la sua arroganza, il suo credersi grande nazione, sempre smentita dalle guerre mondiali dove è franata come un castello di carta. non sa come raccapezzarsi. Potrebbe chiedere lumi al governo italiano , tanto dannoso come dice Salvini e non solo lui, ma con più risultati che la Francia spocchiosa.
E la Gran Bretagna, che sembra ormai un regno impazzito, oggi segnala 1276 positivi, con tanti tamponi, quindi nonostante tutto, pare sia riuscita a migliorare la sua situazione sanitaria riguardo al covid. In Galles la situazione è ancora migliore, tanto che con un pò di sbaddataggine in alcuni supermercati si entra anche senza mascherina obbligatoria.
E’ il caso che qualche virologo italiano vada in Francia ad aiutare la situazione, perchè i francesi vanno in confusione peggio degli italiani, nonostante si sentano ancora mezzo paternalisto-colonialisti di tanta Africa e ritengono di essere una grande nazione.
Entriamo ora nel discorso tecnico: la critica sulla carenza di posti letto in Terapia intensiva, il discorso del muretto, è corretta, da sempre non son bastati questi “letti”. Ricordo che bisognava “prenotare il posto letto in rianimazione” per gli interventi ad alto rischio vita, come se l’emergenza fosse programmabile. Il problema in realtà è sempre di personale, non di invesimenti tecnologici, e mi spiego: una struttura che “immobilizza” personale in rapporto di uno a uno quasi fra degente e assistenza, è antieconomica. Allora a mio tempo molto si puntava sulle subintensive di reparto, come metodo, strutture che portessero chiudere ma sempre pronte a riaprirsi, e il reparto col modello dipartimentale può aumentare il proprio personale quasi all’istante, essendoci una comunicazione funzionale con altri reparti. Che fine abbia fatto il progetto non lo so, ma se fosse andato avanti Crema avrebbe avuto almeno un polmone di altri otto letti pronti per cure ad alto impegno, mentre è sicuro comunque che dispone delle terapie intensive cardiologica e respiratoria, facilmente attivabili al nuovo scopo, fatto salvo il problema della contiguità e quindi isolamento efficace.
Nello scontro tra Donald Trump e l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), non ho molti dubbi che Trump cerchi di nascondere le sue difficoltà, i suoi errori, le sue sottovalutazioni del coronavirus buttando la palla dall’altra parte del campo, ma questa volta, le sue critiche all’OMS hanno un fondo di verità. Non m’importa che lo dice un presidente, quello americano, che considero un pericolo pubblico planetario, eletto grazie alla Costituzione americana che i repubblicani non si sogneranno mai di modificare, perchè garantisce loro che alcuni Stati, come la Florida abbiano un peso rilevante nelle elezioni presidenziali. Ed è scandaloso, ben poco democratico che Trump sia stato eletto con ben oltre due milioni di voti in meno di Hillary Clinton, e governi a nome di una minoranza di americani. Questa non è democrazia compiuta; e da tempo i democratici chiedono una modifica costituzionale a cui i repubblicani non rispondono neppure, per evidenti ragioni. La democrazia può essere anche una farsa, sfregiata, debole o una furbata, e c’è chi non ne ha rispetto. Si sa.
Detto questo, Trump dice cose giuste sull’OMS, le stesse cose che pensano anche altri capi di governo che invece si mostrano supini nei confronti della Cina e tacciono pubblicamente. La Cina di colpe sulla gestione della pandemia ne ha e non poche. Per far piacere alla Cina, l’OMS ha posticipato la discussione in calendario da tempo sull’ammissione di Taiwan, 23milioni di abitanti, che la Cina considera una “sua provincia” e non uno Stato indipendente. E questo è uno schiaffo in faccia a Taiwan, agli USA, Canada, Australia che da tempo caldeggiano l’entrata di Taiwan nell’OMS come paese a pieno diritto, e una vittoria secca di Pechino. E la Cina ha vinto anche sulla questione delle critiche relative a come ha gestito la fase iniziale della pandemia. Cinque stati, invitati ad esprimersi, perchè era il loro turno quali rappresentanti delle intere Nazioni Unite, durante l’assemblea (Svizzera, Francia, Corea del Sud, Germania, Sud Africa) non hanno emesso alcuna critica nei confronti di Pechino. Dove sta il coraggio di dire le cose come stanno? Che succede? L’impressione è che tira un’aria di sudditanza di molti stati nei confronti della Cina, ormai potenza mondiale, per accaparrarsi i suoi favori, nel futuro. E Pechino ha tutte le intenzioni di porsi, nell’OMS, come potenza-guida, sostituendo gli Stati Uniti, anche finanziariamente. Una brutta storia.
Il sistema corruzione in Italia ha costi altissimi, non solo nella Sanità. Non lo dico io, ci sono studi ben precisi. Il Celeste l’hanno beccato, molti altri no.
Pensa che qualcuno ha fatto l’offeso con me perché in mezzo alla gente ho rifutatoo il suo 10%! Era, forseè, i”privilegio delre” a pieni titoli
Silvestro, che da matematico statistico ha lavorato anche in medicina ci manda elementi sullo stato delle ricerche. Stralcio, virgolettato, integrando solo con qualche spiegazione.
Un virus entra nelle cellule agganciandosi alla parete con delle proteine dette spicole, immaginate gli arpioni dei fanti di marina, che reagiscono a uno specifico componente della membrana. Il Corona interagisce con la furina.
“Li Hua, biologo strutturale dell’Università di Scienze e Tecnologie di Huazhong a Wuhan, … Il sito di attivazione della furina “configura il virus in modo molto diverso dalla SARS in termini di ingresso nelle cellule, e probabilmente influisce sulla stabilità del virus e quindi sulla sua trasmissione … Il gruppo di Li sta anche esaminando molecole in grado di bloccare la furina che potrebbero essere studiate come possibili terapie. Ma i loro progressi sono lenti a causa dell’epidemia.”
In pratica poter rompere l’arpione con un farmaco mirato vuol dire paralizzare il virus come una barca d’assalto n mezzo al mare.
Il gruppo di McLellan in Texas ha identificato un’altra caratteristica che potrebbe spiegare perché il nuovo coronavirus infetta le cellule umane con tanto successo. I loro esperimenti hanno dimostrato che la spicola si lega a un recettore sulle cellule umane, noto come enzima di conversione dell’angiotensina 2 (ACE2), almeno dieci volte più strettamente della spicola del virus della SARS.”
Per ora questi studi ci spiegano perché il virus possa colpire anche cuore, fegato, intestino tenue, quindi se avete mal di pancia e non tosse…
Esempio di contro-pensiero radicale. Agli scienziati il compito di replicare.
https://www.youtube.com/watch?v=AjR2rWgQC1Y
https://www.youtube.com/watch?v=xOMsGVtCuNA
Boris lo pagherebbe bene! Intendiamoci, almeno Boris è sincero: ci dice abituatevi al lutto. Ho ascoltato l’intervista, e parte da cose che possiamo condividere, per dirne poi altre false: chi di noi, e più giovane di noi, è mai andato a fare sport e si è ritrovato dopo qualche giorno con un tubo in gola? Ci sono rischi che in tempo di guerra sono accettati e in tempo di pace no. Basta afermare decisamente: siamo in guerra. Ma questo, secondo la mia mentalità gerarchica, lo devono fare i capi di stato, come Boris Johnson. Cosa poi spinga certa gente a pensare, in buona fede, contro corrente lo lasci ad altri specialisti, e ribadisco, in buona fede!
Già agli onori della cronaca su Cremascolta da molto tempo, è un noto antivaccinista. Questa piccola ricerca dopo aver visto il video. I detrattori di Montanari e signora dicono questo: “Lo studio” – si tratta di vaccini – “è stato pubblicato sull’International Journal of Vaccines and Vaccination una rivista scientifica che non ha nessun Impact factor e che con ogni probabilità è una di quelle riviste dove basta pagare una piccola somma per poter essere pubblicati.” Già questo, tornando al Coronaviurs, lo rende non so fino a che punto credibile.
Ripeto perchè già scritto infinite volte: da quando è stato inventato il vaccino antipoliomielite io di storpi in giro non ne vedo. Se alla fine della fiera i morti saranno pochissimi rispetto alla popolazione nazionali e mondiale vorrà dire che avrà avuto ragione lui. Mi verrebbe da pensare che forse anche Brusaferro è un antivaccinista.
Alzano Lombardo BG. In 20 giorni 50 morti, l’anno scorso nello stesso periodo 8. Che combinazione!
Vorrei mettere in inevidenza,sulla diffusione del virus, due ipotesi.
Esiste una relazione statistica, verificata con test inferenziali ad un livello di fiducia del 95%, tra densita’ demografica per km^2 e diffusione di un eventuale virus o infezione batterica.
Adesso riporto alcuni dati sulla densita’ demografica in varie aree geografiche.
Dati ricavati dalla societa’ internazionale di demografia geografica.
Llivello densita’ abitativa .:
N. abitanti per km^2 = 50 — 100 , alta densita’;
Elevata densita’ > 100 abitanti / km^2;
Globo terrestre = 53 abitanti / km^2;
Italia = 200 abitanti /km^2;
Val padana = 355 abitanti /km^2;
Regione Lombardia = 422 abitanti /km^2.
Questi sono i numeri , lascio a voi tutti i possibili commenti, a me pare ovvio , pero’ potrei anche sbagliare giudizio.
Ho l’ impressione di vivere come i polli in batteria.
Cordiali saluti ed auguri a tutti voi.
Milano=2.063 Kmq
Caro Ezio, i dati da lei citati sono interessanti, importanti e credo dicono una cosa: in Lombardia siamo ammassati. Soprattutto nelle province di Bergamo e Brescia, basta guardare una mappa, viaggiare dai capoluoghi alle valli per capire che i paesi sono tutti incollati, che c’è una popolazione che si pesta i piedi; anche nel lodigiano, che conosco, fra attività lavorativa, centri di servizi e comuni c’è un ammasso di gente. Meglio va nella Bassa da Cremona a Mantova dove il “deserto” verde dell’agricoltura ancora ha il suo spazio, e i paesi hanno un’aria sonnolenta, il paesaggio, se non fosse per il via vai del camion, qualche centro commerciale, vive un tempo sospeso. Non so se questo influisce sulla diffusione del virus, ma è un fatto che c’è una parte della Lombardia che è intasata, con una densità alta. Anche in Campania, intorno a Napoli sono superammassati, guardando la mappa; quindi, le ipotesi sono tante, è meglio andarci cauti con le conclusioni. Il suo intervento, che porta delle cifre, lo considero molto utile e ci fa riflettere.
Ezio Zenari è uno scienziato, tienine conto Marino. Le sue competenze sono di alto livello, un vanto di CremAscolta!
Non conosco il sig. Zenari, e se è uno scienziato, finalmente qualcuno di utile; molto meglio di chi scrive, cioè la differenza che passa tra la Juventus e l’Atalantina o l’Aurora Ombriano in parole spese calciandole, e la cui utilità, la mia, è dubbia, molto dubbia; quindi, quello che vorrei sapere dal signor Zenari se secondo lui incide il fattore demografico sulla diffusione di un’epidemia, come questa.
(ANSA) – MILANO, 16 MAR – A Milano città i contagiati “sono 813, ieri erano 711, gli ospedali registrano un afflusso in leggerissima crescita ma costante e assolutamente gestibile”.
Due dati, credo corretti:
Codogno 765,6 ab./km²,
Milano, densità abitativa 2.063 ab. /Kmq.
Signor Zenardi, mi aiuti a capire: significa che a Milano, data l’alta densità abitativa, non è ancora arrivata e il numero di contagiati e malati potrebbe crescere moltissimo nei prossimi giorni? Anche se le misure restrittive potrebbero contenere i numeri.
Secondo Galli, il primario del Sacco, è così. Stanno “proteggendo” Milano, finché sarà possibile, per scongiurare scenari anche peggiori. Va in questa direzione anche la costruzione del nuovo centro rianimazione nella Fiera di Milano, speriamo che davvero ce la facciano in 10gg.
Sempre dalla televisione. Pare che i bambini malati oncologici , immunodepressi, non siano esposti più di altri all’infezione, quando ci avevan detto…ma sento sempre di più di giovani sani ricoverati. L’impressione é che anche gli esperti ne capiscano un gran poco. Navighiamo a vista.
La sepoltura, uno dei riti più antichi che l’uomo ha inventato. Si parla giustamente del sacrificio del personale sanitario, ma stamattina ho letto l’intervista ad un necroforo piena di dettagli e piena d’amore per chi sopravvive, che in qualche modo, pieno di sensi di colpa per non poter accompagnare i propri cari, sopperisce dando indicazioni commoventi ai necrofori. Eroici anche loro. Da leggere. Chi poi considera tutto questo retorico non ne tenga conto.
Vorrei rispondere alla domanda del Sig. Maccalli.
Per poter correlare la densita’ abitativa con la diffusione della infezione non si possono prendere dei dati puntuali poiche’ la diffusione e’a macchia di leopardo e solo comprendendo territori abbastanza vasti ,vedi il caso delle regioni in Italia, che si riesce a smussare i picchi e le valli che sono carattestici di singoli territori ristretti con le loro particolarita’ .
Ora i dati regionali riferiti al territorio italiano sono piu’ rappresentativi poiche’ mediano la densita’ e rende il campione omogeneo e confrontabile..
Confrontare i singoli comuni bisognerebbe ripesare i dati in
funzione di variabili locali che sono molto diverse per ogni singola realta’.
Spero di essere stato abbastanza esaustivo, pero’ come intutte le statistiche c’e’ sempre un margine di errore che normalmente viene quantizzato attorno al 5%.
Grazie signor Zenari, é stato chiaro. E mi scuso per aver sbagliato il suo cognome. Ivano Macalli, con una c. 😊
Alle osservazioni palesemente vere di Ezio (che finalmente ci parla senza leccarsi le vibrisse e farmi fare le vignette) sul fattore densità aggiungo come verosimili la frequenza di spostamenti e pendolarismo (pensiamo ai nostri Crema-Milano e ai muratori Bregamaschi in giro per città e cittadine) e i fattori pneumopatie croniche presistenti, leggasi inquinamento, e la frittata è fatta! Ma che ci volete fare, le locomotive d’Italia si spostano e fumano! Comunque su questi fattori va fattto il lavoro di prevenzione, e ripeto, facciamo qualcosa perché ritorna, lui o suo fratello!
Approfitto per avvertire che da giro di messaggi fra medici la storia del Brufen come facilitatore del virus pare abbia un fondamento. La passo come mi arriva
Signor Marino, la densita’ demografica, nel caso di una epidemia diventa una variabile esogena molto significativa, e’ come il cacio sui maccheroni.
D’altronde la pressione demografica risulta molto forte nei modelli di previsione sul clambiamento climatico globale. In tutti i modelli , che ho potuto vedere un po’ di anni fa, essa spiegava circa il 70 – 80% della variabilita’ totale
Puoi notare dalla precedente tabellina che la densita’ globale si posiziona nella fascia di densita’ alta quindi significa che 7,5 miliardi di persone sono troppe, serebbe auspicabile 4 miliardi ed in Italia non piu’ di 45 milioni.
Sono stime con un margine d’errore un po’ pronunciato.
Difatti, quando insegnavo sia a Padova che a Bergamo e a Brescia ho sempre detto ai miei studenti:
“FATE BENE ALL’ AMORE MA NON MOLTIPLICATEVI”.
Saro’ stato un cattivo maestro?; I posteri giudicheranno se ci saranno ancora.
Ti auguro una buona nottata e crepi il COVID-19 .
Quando son nato i numeri erano quelli, forse per questo il mondo mi piaceva tanto!
Leggo con molto interesse ciò che lei ha scritto. Siamo tanti, troppi, in Italia, con la colonna vertebrale degli Appennini e la corona delle Alpi, il mare, resta poco spazio, eppure in tante aree ci pestiamo i piedi. Bisognerebbe magari popolare le aree da Cremona a Mantova, che un’estate in bicicletta quasi mi perdo nel vuoto della campagna, della Bassa, con un sole che spaccava, l’asfalto luccicante che pareva che piovesse; invece era tutto secco di brutto, e non trovavo neanche un cane a darmi una segnalazione.
Le segnalo, sempre che serva rafforzare ciò che lei scrive, le parole di una studiosa di storia italiana Catherine Brice che su “La Lettura” parla, senza però entrare nel merito, di “inquietante demografia italiana, che è un problema gravissimo”
Dopo aver detto tutto il male possibile di Donald Trump, penso che se Trump dice a gran voce che il coronavirus è un “virus cinese” ha ragione; sarà pure strumentale la sua frase, avrà motivi politici, elettorali, ma perchè non dire le cose come stanno? Perchè gli altri, i non populisti come Trump, pensano la stessa cosa e non lo dicono a chiare lettere?
Rick Scott è un senatore repubblicano della Florida, e ha scritto una lettera a un giornale americano, accusando il governo cinese di avere nascosto per oltre un mese il diffondersi del virus ai cittadini cinesi, oltre ad aver represso e minacciato chi aveva per tempo lanciato l’allarme. La Cina non ha dato per oltre un mese informazioni sul virus all’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ha censurato articoli di giornale e messaggi in Rete di familiari che avevano i loro cari infettati e cercavano aiuto. Perchè? La risposta è: perchè è una dittatura, che ha cercato di minimizzare la faccenda, e i governi autoritari non tollerano proteste, deviazioni dalla linea. Il governo cinese ha anche cacciato dalla Cina tre giornalisti americani che stavano indagando, all’inizio dell’epidemia.
Adesso, che i medici cinesi sono arrivati in Italia, siamo tutti molto contenti, più di questo, ma non si può dimenticare le gravi colpe di Pechino, del governo cinese. Da “democratico”, che spera nella vittoria di Joe Biden nelle elezioni americane, sono totalmente d’accordo con il senatore repubblicano che ha scritto quella lettera.
Come si fa a giudicare le azioni di una cultura ibrida quale la cinese? Un pastrocchio incredibile, fra caccia di profitto e autoritarismo di stampo imperiale, di cui il comunismo è stata solo una deriva. Certo i fido comunque di più che di chi mette l’utile al primo posto nei valori della vita! Ora l’utile so dove… Avere valori antichi, come noi li abbiamo, non è uno scherzo, non si improvvisa. Intanto Bill Gates avverte: “Lo stop alle attività nei Paesi colpiti può durare dieci settimane”. Chi resiste? Chi non penserà, morir di fame o di polmonite, meglio la polmonite? Chi avrà la forza di tenere la gente a casa? I Cinesi sì, l’occidente no.
Adriano il presidente della repubblica popolare cinese Xi Jinping, che si presenta al popolo in veste di “junzi”, confucianamente parlando un uomo colto e retto che vive nel rispetto del principio della misura, ha definito a più riprese il Covid-19 come ‘demone’ (“guailo” in mandarino, “gweilo” in cantonese), volendo significare con questa puntualizzazione la sua natura straniera. Per costume e cultura la classe dirigente cinese non comunica attraverso i social e non partecipa ai talk show, giuste o sbagliate che possano apparire le sue parole non sono mai vaniloquio. Se dunque il presidente della repubblica parla di ‘demone’ intende chiaramente riferirsi a qualcosa di estraneo alla Cina stessa.
In Cina, ci sono leggi severe per contrastare la caccia e la vendita di animali selvatici protetti. Risultano circa 1700 specie protette in Cina. Catturare rospi, o un gecko è vietato. Ma certe tradizioni arcaiche resistono, e il governo non riesce a controllarle, e con la corruzione, tollera certi commerci. Fra il gennaio e l’aprile 2019 sono state sequestrate tre navi cinesi dirette a Hong Kong, Malaysia, Singapore che trafficavano migliaia di pangolini, un mammifero protetto, dal muso prominente, la pelle a squame. I cinesi, e altre popolazioni orientali ne vanno ghiotti, li fanno stufati, con ginger e citronella. Eppure, scrive un giornalista cinese Wufei Yu sul “New York Times (8.3.2020), già nel 652, un alchimista, Sun Simiao scriveva che mangiare pangiolini provoca dolori di stomaco, ed è un cibo tossico per il corpo. Anche un’altro testo di un medico cinese vissuto nel 1500 scrive che mangiare pangolini può portare grossi disturbi, diarrea e febbre. Eppure sui social cinesi fioccano i consigli per come cucinare molte varietà di animali selvatici. Nell’opinione della gente comune, che pasticcia con le tradizioni, c’è la convinzione che mangiare pangolini, per esempio, curi diverse malattie, come i reumatismi, e le malattie della pelle. E’ la distorsione delle tradizioni arcaiche, nell’ignoranza, mescolata al globalismo contemporaneo, una miscela esplosiva, pericolosa. Poi, ci sono le colpe del governo cinese che ha taciuto e addirittura incarcerato o censurato chi segnalava il dramma in arrivo. Sono interrogativi, pareri, a cui, più avanti, gli esperti risponderanno, aiutandoci a capire perchè. E cosa si potrà fare in futuro per prevenire un’altro dramma come questo.
https://www.youtube.com/watch?v=pxuaB9f-vW4
https://www.youtube.com/watch?v=cjU8_D5-9jQ&t=5s
Livio, laconicamente intervieni stavolta con due link, e davvero me ne dispiaccio, perchè tu sei di quelli che ….scrivono bene e sui due temi oggetto dei due video avrei davvero gradito di sentire cosa ne pensavi tu!
Ora il primo video ( 45 minuti, tra una balla e l’altra!) dal titolo eclatante “VOGLIONO CHIUDERE LA RETE?” ha come focus una comunicazione dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni che raccomanda di “….adottare ogni misura volta a contrastare la diffusione in rete, e in particolare sui social media, di informazioni relative al Corona virus non corrette o comunque diffuse da fonti non scientificamente accreditate….”. Scandaloso? Non mi pare proprio, soprattutto di questi tempi! O preferiamo diffonere gli ….alti ragli a quali ci hanno abituato i social?!?
Il secondo “LA DITTATURA CHE INCOMBE” (sic!) ha come oggetto i (certamente gravissimi ed eccezionali) provvedimenti del Governo che dopo aver raccomandato, riraccomandato vivamente, reiterato la necessità di limitare all’indispensabile i contatti tra persone, stante la diffusione esponenziale del contagio, constatato il comportamente irresponsabile di troppi (imbecilli, ci aggiungo io!) ha preso provvedimenti davvero gravemente limitanti le libertà individuali.
Abbiamo riconosciuto che si sta “combattendo una guerra” e, in tempo di guerra si sostituiscono le Leggi del “tempo di pace” con altre, nelle quali (per esemplificare in modo eclatante, in primis) è lecito ( anzi doveroso!) ….. uccidere e non avrebbe senso alcuno pretendere comportamenti diversi: è tempo di guerra!
Fuor di metafora: fermiamoci, per tutto il tempo necessario!
L'”eccezione” è di questi nostri tragici giorni, della “regola”, delle regole sarà davvero doveroso (non dimentichiamocelo) che ci occupiamo se e quando questi tragici giorni saranno finiti!
https://www.youtube.com/watch?v=oqX4xgW6–0
Sento parlare alla TV di diminuzione dei contagi: si tratta di diminuzione della crescita dei contagi!
La notizia è comunque buona, ma per ora è solo un diverso andamento della curva di crescita, che non è più esponenziale ma lineare. In parole povere è meno …..impennata!
Calma e gesso….
Abbiamo l’esempio della Cina.
Quindi per essere chiari, rispetto alle notizie spesso passate dai media in modo approssimativo e quindi fuorviante, il dato è che, per la prima volta dal 20/2 (vedi i dati del grafico da noi linkato ) l’incremento giornaliero dei contagiati in Italia il 21/3 era di +6557 unità, , il 22/3 era di + 5560 e il 23/3 di +4789, l’incremento giornaliero per tre giorni consecutivi è in calo, e questo calo dell’incremento (NB: calo dell’incremento!!! e non calo di contagiati) consente di nutrire qualche speranza che cominci a innescarsi un trend di rallentamento della diffusione del contagio!
In Lombardia, la Regione più tartassata dal Corona, l’incremento giornaliero passa dai +3251 del 21/3 al +1691 del 22/3 e al +1555 di ieri 23/3.
Tenendo in conto che a ieri le quattro province più colpite erano Bergamo, Brescia, Milano, Cremona, rispettivamente con 6471, 5905, 5326, 2995 contagiati.
…..it’s a long way !!!!!
Ma ci rendiamo conto che, questo sputo di mosca sulla carta geografica mondiale, la val Padana, ha affrontato un problema immenso, superiore a quello cinese per concentrazione di eventi, e anche per difficoltà di gestione della popolazione! Ora c’è l’incognita delle due navi da crociera. Come sospettavo sono un pabulum per germi ideale, per il loro sistema di aereazione unitario, che in quella al molo a Genova è stato immediatamente modificato per adibire alcune camere a Ospedale, dando a ogni camera la propria presa d’aria separata. Io non le farei più circolare se non fossero tutte e totalmete adeguate in tal senso. Ricordatevene quando programmerete le vostre vacanze, e fate passar parola, perché passi il sapere prima del primo caffé del mattino che il signor Rossi della 612 non soffre di stipsi “a naso” ma anche i suoi virus no!
https://www.youtube.com/watch?v=6csSZMRwZ_0
Altrettanto laconico rispetto al tuo link, Livio: i morti in Regione Lombardia, dato aggiornato sono 4.474 !
Non abbiate paura. Conte, Burioni, ministri, presidenti di regione, sindaci, sono tutti uniti, eroici e implacabili, in questa guerra per combattere il morbo e gli untori. A difenderci c’è un esercito di probivirus.
Mi pare costruttivo riportare di seguito della “BUONA INFORMAZIONE”:
Dal prof. Guido Silvestri
professore ordinario e capo dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta, direttore della Divisione di Microbiologia ed Immunologia allo Yerkes National Primate Research Center, e membro dell’Emory Vaccine Center.
L’OTTIMISMO CHE VIENE DALLA CONOSCENZA
Scrivo questo post alla fine di una giornata di 14 ore tra ospedale e laboratorio (e domani sarà ancora peggio).
Sono stanchissimo, ho mal di testa, ma lo faccio volentieri perché credo fermamente che fare BUONA INFORMAZIONE sia utilissimo in un momento difficile come questo.
1. ORIGINE DEL VIRUS. E’ uscito due giorni fa uno studio sistematico delle sequenze genetiche di SARS-CoV-2 (Andersen KG et al. Nature Medicine 2020) che dimostra senza ombra di dubbio che il virus ha una origine naturale e zoonotica (da animali, ed in particolare pipistrelli e pangolini). Per cui la storia del virus “creato” in laboratorio si conferma una bufala colossale.
2. COVID-19 NEI BAMBINI. Lo studio comprensivo della infezione COVID-19 nei bambini cinesi dimostra che su 2145 casi totali oltre il 90% erano asintomatici, lievi o moderati, con un solo decesso riscontrato, per una letalità dell’infezione – definita come numero di morti diviso per il totale dei casi – che è, per gli infettati sotto i 18 anni, pari a <0.05% (Dong Y et al. Pediatrics 2020).
3. LETALITA’ DI COVID-19. Mentre i morti aumentano drammaticamente sia in Italia che in altri paesi, è importante ricordare che sulla base dei dati complessivi a disposizione la letalità è stimata inferiore al 2%, il che significa che il 98% delle persone infettate guariscono (Fauci AS, comunicazione personale). Il numero alto di morti che osserviamo in questi giorni è pertanto da relazionare al numero alto di persone infettate, spesso con sintomi lievi o addirittura senza sintomi. Ricordo anche che tutti i dati disponibili confermano che la stragrande maggioranza dei decessi ha più di 60 anni e presenta co-morbidità importanti (diabete, ipertensione, COPD, cardiopatia ischemica, etc).
4. VIRUS SULLE SUPERFICI. Uno studio recente indica che SARS-CoV-2 vive fino a tre giorni in certe superfici come plastica ed acciaio, e solo per poche ore in superfici come cartone e rame. Il virus sembra sopravvivere per tempi brevi, alcune ore al massimo, come aerosol (Van Doremalen et al., N Engl J Med 2020). Evitiamo paranoie del tipo “il virus sopravvive nell’asfalto per mesi”, che sono basate sul nulla.
5. IMMUNITA’ NATURALE. I dati sull’immunità naturale verso SARS-CoV-2 che è acquisita da persone infettate e guarite non sono al momento tali da permettere affermazioni perentorie, ma per quanto sappiamo sugli altri coronavirus una immunità naturale almeno temporanea dovrebbe svilupparsi per un periodo di almeno 6-12 mesi (Ralph Baric, intervista sul “The Week in Virology podcast” – ricordo che Baric sta ai coronavirus come Maradona sta al calcio).
6. TERAPIE. Al momento la cosa più importante nei casi severi o critici di COVID-19 – che sono una minoranza – é il supporto respiratorio, mentre non ci sono “farmaci magici” che fanno guarire dalla malattia, né in Russia né altrove. Però ragionevoli speranze vengono da antivirali come il Remdesivir, e immunomodulatori come Tocilizumab, Baraticinib, ed altri. Ricordo che queste ultime sono terapie da riservare a casi severi o critici, mentre quelli lievi e moderati guariscono da soli o con terapia sintomatica.
7. VACCINO. Si sta lavorando alacremente soprattutto qui negli USA su diverse piattaforme vaccinali, in particolare vaccini a RNA e vaccini a base della proteina spike (S) ricombinante. Questi vaccini potrebbero essere pronti per gli studi clinici iniziali (safety + immunogenicity) entro il prossimo autunno, anche se per studi di efficacia clinica vera e propria ci vorranno probabilmente 12-18 mesi.
8. EFFETTO TEMPERATURA. Continuano ad esserci indizi – non prove, ma certamente indizi – che i danni della pandemia di COVID-19 possano almeno in parte attenuarsi con l’arrivo della primavera. In questo senso sarà importante seguire l’andamento dell’epidemia in Africa, America Latina e Sud-Est Asiatico, in particolare Malaysia, Indonesia, Philippines, India e Bangladesh (e forse anche nell’Italia del Sud).
9. EFFETTO CIARLATANI. Per favore smettiamo una volta per tutte di ascoltarli. Mi riferisco sia ai ciarlatani in malafede — che sono solo degli sciacalli, cialtroni ed accattoni — che a quelli, ahimé, in buonafede, cioè persone credulone ed impaurite che spargono disinformazione perché, molto semplicemente, non sanno di cosa stanno parlando. La disinformazione non serve mai a nulla, in generale e tanto meno in una situazione come questa.
10. OTTIMISMO, SEMPRE E COMUNQUE. Io rimango nonostante tutto fermamente ottimista, e sono convinto che tra qualche mese torneremo a vivere come prima – anzi, che vivremo meglio di prima, se da questa grande paura avremo imparato le giuste lezioni, come scienziati, come cittadini (sia in Italia che in USA) e come umanità in generale. Perché questa è la vera, grande sfida che dobbiamo vincere tutti insieme – anche per onorare nel modo migliore possible le vittime di questa malattia.
Quindi me sembra sensato concludere che se l’alto numero di morti non è da mettere in relazione al virus in quanto tale, ma all’atissimo numero di infettati, i provvedimenti drastici posti in essere dal Governo sono allo stato l’unica azione possibile per limitare il contagio e, conseguentemente i decessi.
Grazie a tutti coloro che ci dicono la verità, agli ‘esperti’ che ci liberano da ogni dubbio! Il nostro lobo frontale diventerà un organo obsoleto.
Magistrale l’affermazione ” vaccino: si sta lavorando alacremente SOPRATTUTTO qui negli USA su diverse piattaforme vaccinali”. Ora sappiamo per certo che Big Pharma ha già aperto le porte dei depositi per far entrare vagonate di danaro fresco. Non avevamo dubbi.
Basta con la cattiva informazione! Non basta proibire i movimenti delle persone. Bisogna proibire i movimenti dei pensieri. C’è ancora gente che ragiona per conto suo. Il nostro vero nemico in questo momento è proprio la libertà di pensiero. Dobbiamo essere uniti e pensare tutti allo stesso modo, cioè secondo le indicazioni dei probivirus. “Credere, obbedire, combattere”. Nient’altro.
A maggior ragione in Italia, dove senza neanche accorgercene ci siamo trovati “l’uomo solo al comando”. Che a quelli che paventavano tale pericolo fino a l’altro ieri va benissimo poiché sta dalla loro parte politica. A parole, s’intende, il bello (si fa per dire) deve ancora arrivare.
https://www.youtube.com/watch?v=qjbHh75tPms
Tipico esempio di informazione criminogena. Per fortuna Burioni l’ha denunciato. La galera ci vuole!
Che superficialità. L’uomo solo al comando, che non è un mio mito, come tutti non sa dove sbattere la testa. Si affida agli esperti, come tutti, perchè pare, ripeto, pare che non si trovino altre vie, se non affidarsi al colpo di culo che fa ammalare e morire gli altri e non noi. Fino ad ora. Altro uomo solo al comando saprebbe fare di meglio?
Molto critico verso ordinanze troppo restrittive e la privazione di alcune libertà mi attengo alle ordinanze. Pur cominciando ad intravedere falle nella gestione dell’epidemia. Prime tra tutte l’incoscienza di tanti sindaci della bergamasca che hanno anteposto le attività produttive alla salute dei loro concittadini. Ieri sera a Presa diretta ho sentito, come tanti, le dichiarazioni di un medico che denunciava come tanti operatori della sanità, positivi ma asintomatici, siano stati invitati al loro lavoro in corsia, diventando loro stessi veicoli di contagio. In tutti i casi, ritornando allo specifico, vorrei sfidare chi dice di attenersi al contrario e alla propria libertà di pensiero. Ma per piacere! Ci stiamo cagando sotto tutti perchè sappiamo bene, indipendentemente dalla nostra appartenenze politica, o semplice orientamento, che non abbiamo santi a cui votarci. E nessuno, anche i più scettici, o ancor peggio cinici, esce di casa senza un minimo di precauzione.
Montanari dice: ma sì, dove sta il problema? Questa influenza, a differenze di quelle che prendono l’intestino, prende i polmoni, tutto qui. Domanda: si preferirebbe morire sul cesso o soffocati?
https://www.youtube.com/watch?feature=youtu.be&v=DavWFA0ymgQ&app=desktop&fbclid=IwAR1YhDhw2EL2HO0I4608cp4ym3YTplzPbDDed9C-1bB3eSJCSnxItrnsZn4
Molto, molto carica di considerazioni, informazioni, spieghe scientifiche di grande interesse questa intervista al dott. Francesco Oliviero, che mi sembra tutto tranne che un cialtrone!
Solo che a questo punto mi assale un sospetto: ma c’è qualcuno che si nasconde dietro allo “pseudonimo” Livio Cadè?
Si, perchè ascoltando questa veramente interessante intevista (da Livio,” questo Livio” laconicamente linkata, senza parole), nella sua parte che si avvia alla conclusione, al minuto 20 circa il dottor Francesco esprime considerazioni sul portato del Virus (“….questo virus ci sta ricordando, ed è importante che sia arrivato proprio in questo momento storico, che dobbiamo riprendere in mano la nostra vita, i nostri valori, della socialità dell’aggregazione….” e quanto segue , che consiglio a tutti di ascoltare con attenzione e fare proprie!) che sono quelle stesse cose che “l’altro Livio Cadè”, a commento dell’altro mio post “Caro amico tiscrivo” ha liquidato con un “Che stronzata, qualcuno potrebbe dire” seguito da un “Ci manca solo il virus che fa la predica” e poi “I sermoni non hanno mai cambiato nessuno”!
Credo proprio necessaria una disambiguazione anche perchè con questo Livio del 26 marzo 19.02 ( se anche lui, o chi per esso, ha ascoltato con attenzione fino in fondo la bella intervista a Oliviero) sono in sintonia, con quell’altro, o chi per esso, che ha malamente commentato il post “caro amico ….” non lo sono affatto!
Si, però, che mi risponda il …..”Livio giusto”!!!
L’amico Silvio Bettinelli mi ha segnalato, stamane, un’articolo apparso su “Avvenire” (25.3). Tagli alla Sanità. 26 miliardi alla Difesa. Gli F35 in produzione; e la loro produzione non si fermerà neanche di questi tempi, pare, nello stabilimento di Carneri, Novara. Ogni cacciabombardiere costa 150 milioni di euro. Le armi sono considerate una produzione essenziale, più delle mascherine, dei ventilatori. La notizia sembra essere sfuggita, sconosciuta a molti, e ringrazio Silvio per avermela segnalata.
C’è chi adesso paventa l’ingresso degli scienziati, medicina, ambiente naturale, in politica. Un articolo di “Le Monde” (11.3), intervista vari scienziati, chiedendo loro, vista la drammatica situazione, il riscaldamento climatico, e altre faccende, di impegnarsi più attivamente uscendo dai loro laboratori, dalla ricerca, e occuparsi se non della guida politica della società, almeno cercando il più possibile d’influenzarla. Di frenare la corsa folla alla distruzione dell’ambiente, di dotare la ricerca e gli ospedali di ciò di cui hanno bisogno, aumentando i finanziamenti. Costringendo i governi a spendere di più, per esempio, per la Sanità, piuttosto che per la Difesa. C’è chi è pronto a farlo, e invece, la maggioranza degli scienziati è prudente, scettica, se non contraria. Robert Vautard, per esempio, direttore d’un istituto di ricerca scientifica, dice “c’è il rischio che si perda la nostra credibilità come scienziati, e che alla fine, investendoci in politica, quelli dell’altra sponda, non credano più a noi nemmeno quando si parla strettamente di scienza”.
A proposito di diritti si comincia a discutere anche di quelli dei bambini ad avere un’ora d’aria, non solo dei cani. Speriamo che subito dopo prendano in considerazione anche il diritto di Ivano Macalli di fare una passeggiata lungo il fiume. Naturalmente solo.
Se c’è da firmare pro Ordinanza “Ivano free on the Serio side”, io firmo Ivano!
Grazie Francesco. Ma parlandone seriamente: quale veicolo di contagio si potrebbe essere durante una pedalata su strade di campagna, anche fuori Comune, se con le giuste precauzioni? Se poi si incontra un imbecille che ti starnutisce in faccia allora è altra questione, ma se più accorti possiamo sempre invitarlo ad una distanza cautelare. Ma forse queste minime misure ormai le abbiamo adottate tutti. Insomma, a me questa storia dei duecento metri proprio non va giù.
Sono perfettamente d’accordo col signor Macalli. Tuttavia, leggendo l’ordinanza, osservo che 200 metri sono il raggio entro cui portare il cane a fare i suoi bisogni. A proposito di attività motoria si dice invece che deve essere svolta singolarmente e nei pressi dell’abitazione. Cioè? mi pare che la regione Piemonte abbia definito il limite nel raggio di un Km. Qui in Lombardia si sa quant’è “nei pressi”? Perché potrebbero nascere spiacevoli discussioni con le forze dell’ordine.
Rettifico, vedo ora l’aggiornamento:
Ai sensi del punto 17 dell’Ordinanza Regionale n. 514 del 21 marzo, sono vietate le attività motorie svolte all’aperto anche singolarmente se non nei pressi delle proprie abitazioni, ossia nel proprio cortile, in terrazzo, o comunque nel raggio di 200 metri dalla propria dimora.
Si sente un galoppo lontano
(è là . . . ?),
che viene, che corre nel piano
con tremula rapidità.
Un piano deserto, infinito;
tutto ampio, tutt’arido, eguale:
qualche ombra d’uccello smarrito,
che scivola simile a strale:
non altro. Essi fuggono via
da qualche remoto sfacelo;
ma quale, ma dove egli sia,
non sa né la terra né il cielo.
Si sente un galoppo lontano
più forte,
che viene, che corre nel piano:
la Morte! la Morte! la Morte! Pascoli Che consapevolezza ci é piombata addosso.
Che sia davvero consapevolezza difficile a dirsi, però ci è davvero piombata addosso, e a ….tutti i livelli, anche a questo: https://www.youtube.com/watch?v=_iJEtbQemm4 a ognuno poi, interpretare e ….”consapevolizzarsi”!
Francesco grazie. Mi vien da piangere.
Grazie, Francesco. La “fenomenologia di Salvini” è sempre di estremo interesse. Qui si presta a diverse letture: ludica, religiosa, politica, giuridica. Mi limito per ora alla lettura ludica, senz’altro quella che merita di più. In termini ludici, questo è un pezzo di bravura notevole, un esempio di varietà godibilissimo. Un’accoppiata comica, quella D’Urso-Salvini, davvero azzeccatissima. Uno sketch spassoso, lei nella solita luce ad effetto empireo, lui con la solita contrizione emotiva messianica. Prima la fase graduale preparatoria dell’effettaccio, poi un primo colpo di maestria comica, come nel miglior cabaret: lui che con occhio liquido inizia il dialogo con i beneamati di lassù, con bofonchio da piissimo prevosto, lei che intanto bambineggia, nonostante la stagionatura, e accenna infantilmente, nonostante la frollatura, a un piccolo applauso pargolesco, subito frenato in posa catecumenale a mani giunte. In un crescendo degno del miglior avanspettacolo, lui elenca i numerosi gradi di parentela insalutati dai diecimila defunti e assicura la loro intercessione per scampare al contagio, fino a quando lei esce con la battuta cardine, con la gag principale: facendo outing con espressione mistica, mormora che tutte le sere dice il rosario (l’effetto esilarante è aumentato dalla sua nomea di sfondatissima) e che dunque si potrebbe recitare la preghiera dell’eterno riposo. Subito lui ricalza, con trasporto da Actor’s Studio: “siamo in due, Barbara”, e lei, sempre a mani giunte, inizia a farfugliare improbabili giaculatorie rivolta ai controsoffitti della sala di registrazione. La botta di comicità finale è assicurata dal recitativo funebre conclusivo di lui, mentre entrambi gli spassosissimi protagonisti della comparsata terminano lo show con sguardi languidi e pupille devozionali rivolte ai precitati controsoffitti. Anche Nuzzi guarda in alto ma si vede che è imbarazzato perché non vede un’acca. La D’Ausanio rinuncia, smarrita. Un capolavoro. Ottima la regia e, soprattutto, bravissimi i protagonisti. Da non perdere.
Scusa Pietro se oso chiosare il tuo pezzo di bravura, la tua splendida sceneggiatura di una interpretazione dei due, degna del miglior teatro di Eduardo: le parole della bambolona ben frollita,sono “faccio il rosario! “
Fortuna, nel dizionario leghista, è non aver a che fare con gli incompetenti che portano al disastro collettivo; e il fatto che durante la crisi pandemica (tutt’altro che finita) non ci sia stato un governo Salvini, dobbiamo accendere tutti, anche i non credenti, un cero alla Madonna, e recitare (sul serio) il rosario: quello laico: per fortuna che il governo Salvini non c’è; per fortuna che il governo Salvini per ora non c’è; per fortuna che possiamo tirare il fiato, distanziati e con attenzione, e nonostante tutto dirlo: ci fosse stata l’armata Brancaleone Salvini-Meloni-La Russa-Giorgetti-Fontana-Berlusconi chissà in che guaio ci saremmo cacciati…..
Ma i negazionisti del virus nonostante hanno preso sberle in faccia dalla realtà, non mollano con le loro false storielle. Negazionismo, nel loro dizionario, è non credere mai a ciò che vien detto da chi negazionisti non è. Anche di fronte alla realtà che sarebbe manipolabile, quindi falsa. Anche i nazisti e gli stalinisti comunisti la pensavano uguale.
Il coronavirus era meno dannoso della “flu”, dell’influenza stagionale, dicevano i negazionisti. Poi, visto la situazione, il dramma, i morti, i malati gravi, i guariti con conseguenze ancora da verificare hanno chiesto scusa? Macchè. E il bello è che questi negazionisti vogliono far lezione di libertà gli altri, i pro-governativi che sarebbero limitatori delle libertà. In politica si vota sempre il meno peggio, e il partito dei negazionisti è il peggiore. Con loro, come direbbe una di famiglia, la mia, non farei cambio neanche delle unghie dei piedi.
L’edizione di “France 24” stasera ha aperto con la diffusione preoccupante del ritorno del contagio in diversi paesi europei, la Germania, la Francia, la Spagna, il Belgio, i paesi balcanici, e altri ancora.
In Italia, dice l’esperto di microbiologia dell’Università di Padova, di cui non ricordo il nome, le ragioni della situazione meno grave, ora, rispetto ad altri paesi potrebbe essere per due ragioni:
Le misure adottate dal nostro governo in concerto con gli esperti sanitari, oppure vengono fatti male e non diffusamente i tamponi, e il coronavirus è più esteso di quanto dichiarono le statistiche oggi in Italia.
Pietro 19:24: che descrizione perfetta. Bravissmo.
I dati relativi all’aumento giornaliero dei contagi stanno ripetendo, anche in Lombardia una diminuzione, cioè i
nuovi contagi, quelli che si verificano di giorno in giorno, risultano essere minori di quelli del giorno prima.
Il dato dei contagiati è comunque ancora giornalmente in aumento, nell’ordine di 1000/2000 al giorno!
Ergo: proseguire a limitare al max i contatti tra le persone. Non uscire di casa!
Si calcola che un livello di sicurezza si raggiungerebbe già se il 50% della popolazione avesse gli anticorpi, mentre se fosse il 20% con la riapertura si rischierebbe una seconda ondata. In mancanza di dati certi non restano che le stime. Quelle elaborate dal gruppo di Ricci Tersenghi indicano che gli asintomatici potrebbero essere da 5 a 10 volte più numerosi dei casi diagnosticati e questi ultimi sarebbero quindi fra il 10% e il 20% dei casi reali.
Covid predilige il freddo
Il coronovirus predilige il freddo secco, mentre si diffonde meno velocemente nei climi molto caldi e umidi. Lo hanno scoperto due ricercatori italiani, Francesco Ficetola e Diego Rubolini dell’Università Statale di Milano, studiando su scala globale le relazioni tra casi di Covid-19 e condizioni climatiche. I risultati, condivisi sul sito medRxix, alzano il livello d’allerta per vaste regioni dell’emisfero sud del mondo (tra cui America meridionale, Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda), dove la pandemia potrebbe colpire più duramente nei prossimi mesi. La guardia deve restare molto alta, perché il virus SarsCoV2 è un nemico particolarmente insidioso: è infatti capace di replicarsi nelle alte vie respiratorie in modo da essere diffuso anche da coloro che soffrono soltanto di sintomi lievi, come dimostrato da uno studio dell’Università Charité di Berlino pubblicato su Nature. Più conosciamo il nuovo coronavirus, però, più diventa possibile capire cosa può frenare la sua corsa nel mondo.
Le condizioni climatiche, ad esempio, con le variabili di temperatura e umidità. I ricercatori della Statale di Milano sono giunti a questa conclusione dopo aver calcolato il tasso di crescita dei casi di Covid-19 in oltre 100 tra nazioni e macroregioni del mondo. Il dato è stato calcolato sui primi giorni dell’epidemia, in modo da misurare la reale velocità di diffusione del virus prima dell’entrata in vigore delle misure di contenimento. Dall’incrocio con i valori medi di temperatura e umidità tipici dei mesi dell’epidemia, è emerso che il contagio si diffonde più rapidamente a temperature medie di circa 5°C e umidità medio-bassa. Viceversa, in climi molto caldi e umidi caratteristici di alcune zone tropicali, l’epidemia sembra correre molto più lentamente, anche se nessuna area popolata del mondo sembra essere del tutto inadatta alla diffusione. Paradossalmente, se il clima può ostacolare la diffusione del virus, il virus a sua volta può mettere a rischio la qualità delle previsioni meteo, compromettendo anche i sistemi di allerta per gli eventi estremi e lo studio dei cambiamenti climatici. A dirlo sono gli esperti dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm), che denunciano come la riduzione del traffico aereo abbia già provocato un forte calo della raccolta dati sulle condizioni atmosferiche: a questo potrebbe aggiungersi nelle prossime settimane la carenza di personale e dei pezzi di ricambio per la manutenzione degli strumenti.
Io aggiungo un “effetto protettivo costa”: ci si ammala di meno lungo i litorali, caldi e a bassa densità abitativa.
Grazie Adriano, aiutaci ad interpretare la gran quantità di dati che ci arrivano dai media.
Dati che, mi pare, si reggono sui ….piedi di argilla dell’incertezza del dato di partenza: quanti sono i contagiati?!?
Ora, se è vero, come mi parrebbe ipotizzare, che non sarà possibile assoggettare “a tampone” sessantamilionemmezzo di italianuzzi, e se è vero che sto satanello di Covd-19 si insinua/si è insinuato in modo insinuante (ops!) dentro di noi con effetti sintomatici/asintomatici diversissimi tra loro, francamente (ariops!) non vedo alternativa alla ….”navigazione a vista”, mettendo però in coffa vedette che “ci vedono bene”, accorte, sveglie e che sappiano a chi riferire!
Dopodiche ….i morti sono morti, e stanno arrivando tutti assieme, “con o per”, con numeri tragicamente imbarazzanti (sono stato colpito dalla tanto malcelata quanto autentica commozione del nostro bravissimo Presidente Conte, ieri sera su La9 a Accordi&Disaccordi!) e quello è un dato che possiamo solo registrare, in tutto il suo tremendo portato.
Un solo incontrovertibile imperativo che, personalmente mi impegno a tenere in evidenza “in agenda” per il resto dei miei giorni: ricostruire in modo sostanziale la SANITA’ PUBBLICA, sia in “quantità” (leggasi “letti” e distribuzione sul territorio) che in “qualità” (leggasi “fuori i partiti” e “onore” anche conomico, al merito professionale).
O.K., stralcio dal bollettino di oggi, 3.4, di doctor net:
E’ ancora plateau. I numeri dell’epidemia di Covid-19 in Italia ci descrivono un trend che si sta infatti sostanzialmente stabilizzando di giorno in giorno, con la conferma di un rallentamento dei nuovi casi. Ma perchè la curva epidemica segni l’attesa inversione di tendenza, ovvero inizi ad evidenziare una sostanziale diminuzione di contagi, secondo gli epidemiologi bisognerà attendere almeno 1-2 settimane ancora. Solo dopo Pasqua, se non a maggio, si potrà dunque pensare all’avvio della ‘fase 2’ di riapertura del Paese, ma sempre, è il monito degli esperti, con estrema cautela e un criterio di gradualità. Da qualche giorno, ha sottolineato il commissario Angelo Borrelli alla conferenza stampa della Protezione civile, “cioè almeno dal 27 marzo, stiamo assistendo ad una serie di valori che si stanno stabilizzando”.
I numeri di ieri indicano 83.049 contagiati, con un aumento di 2.477 casi in 24 ore contro i 2.937 di mercoledì. Rispetto a martedì, sono 1.431 in più le persone guarite, mentre resta alto il numero dei decessi: 760 nelle ultime 24 ore, 33 più di ieri. Il dato positivo, ha sottolineato Borrelli, è che “stiamo assistendo ad una riduzione degli incrementi dei ricoverati e dei pazienti in terapia intensiva”. Fondamentale, ha ribadito, è però “mantenere alta l’attenzione, perchè si potrebbero innescare meccanismi repentini di riavvio del contagio”. Il trend stabile nel rallentamento dei nuovi casi è un primo passo per l’epidemiologo dell’Università di Pisa Pierluigi Lopalco, ma “per una diminuzione sostanziale dei casi bisognerà aspettare almeno due settimane”. Va però considerato un aspetto, spiega: “Il trend è trascinato da ciò che succede in Lombardia, quindi nei prossimi giorni la curva potrebbe avere ancora una coda allungata proprio per effetto di nuovi casi in altre aree e Regioni”. Per il momento, sottolinea, “al Centro-Sud c’è una crescita costante e non esponenziale dei contagi, ma ci sono tanti focolai che si accendono e che vanno spenti subito”. Un parametro cruciale da considerare sarà ora l’indice di contagio R con zero: “Dobbiamo portarlo almeno al valore 1, quando un soggetto positivo contagia in media un solo altro individuo, il che rende la trasmissione lenta e controllabile”. Sotto il valore 1, invece, la trasmissione si interrompe: “Questo è un traguardo certamente non immediato, anche se rappresenta l’obiettivo finale”.
Su “El Pais”, il maggior quotidiano spagnolo, di Madrid, c’è oggi un editoriale di Javier Sampedro dal titolo: “Contro l’ottimismo”.
“Le tre grandi pandemie del XX secolo non hanno cambiato il mondo nè la dottrina economica. Pure la pandemia attuale non lo farà. Coloro che sono fiduciosi che il coronavirus trasformerà la società, un mondo più luminoso e giusto di quello pre-pandemico, che cambierà le priorità della politica e le dottrine economiche. Si stanno equivocando. La gente si dimenticherà del coronavirus. Il danno economico riguarderà la classe media e bassa….Quando i parametri macroeconomici recupereranno, la vita tornerà, per alcuni, come prima, e per altri sarà la miseria. Non eravamo solidali prima, non lo diventeremo ora. Le tre grandi pandemie mondiali del XX secolo che hanno accoppato moltitudini non hanno cambiato il mondo. Così sarà anche per il coronavirus”.
La penso come lui.
Oggi in Spagna ci sono stati 932 decessi, e i decessi ufficiali totali sono arrivati a 10.935. I casi positivi sono 117.710. Rispetto ai tamponi effettuati, c’è stata una leggera diminuzione in percentuale rispetto a ieri, dei contagiati. Il governo spagnolo pare voler obbligare per decreto, che chi esce di casa e cammina per strada, o va a fare la spesa, deve obbligatoriamente indossare la mascherina. E pare voler prolungare fino al 26 aprile le misure di restrizione sociale, anche se la data non è ancora ufficiale, scrive “La Vanguardia”, di Barcellona.
Vediamo, è una scommessa! E ci credo nelle scommesse, perché ad esempio sento parlare di aumento di produttività, non di mascherine, intellettuale, per chi avora da casa, e questa gente sarà tanta, e dirtà le stesse cose tornando al lavoro. E poi, il punto di partenza èben diverso dal passato. Vediamo… ma soprattutto facciamo!
Visto il gradimento stralcio anche oggi dal quotidiano medico online Doctor news due temi (ridotti)
Le prospettive epidemiologiche
[La curva] “E’ decisamente piatta, e potrebbe forse esserlo troppo a lungo, la curva dell’epidemia di Covid-19 in Italia, tanto da rendere difficile pensare adesso alla riapertura. Il rallentamento è tangibile nei dati, con i 2.339 registrati nelle ultime 24 ore contro i 2.477 del giorno precedente, ma è altrettanto chiaro che si tratta di una decrescita dei nuovi casi che procede in modo molto lento. Eloquente anche il numero dei decessi: 766 in più in 24 ore contro l’aumento di 760 registrato giovedì: dati che sono costanti da giorni. “La curva è molto piatta, siamo su una sorta di altopiano”, ha detto all’ANSA il fisico Enzo Marinari, dell’Università Sapienza di Roma. Il problema, ha rilevato, è che questa situazione si sta protraendo troppo a lungo, per pensare a una riapertura in tempi brevi”.
Ma aggiungo, il tempo gioca a favore, perché la percentuale dei variamente immunizzati naturalmente sale rispetto all’attuale 5-19% stimato.
Il coronavirus è nell’aria
“…le particelle di coronavirus possono viaggiare nell’aria anche sulle gocce molto più piccole e leggere che si emettono respirando…
… tutte le persone dovrebbero indossare le mascherine in pubblico per ridurre la trasmissione del virus. Non sono pochi gli studi che indicano questa più ampia capacità di trasmettersi del SarsCoV2. …il virus può sopravvivere fino a tre ore nell’aria e nelle goccioline di saliva….
Dati analoghi emergono da studi condotti a Hong Kong nei primi anni 2000 dopo l’epidemia di Sars e sempre l’Università di Hong Kong ha riscontrato, più recentemente, la presenza di coronavirus, virus dell’influenza e rhinovirus nel respiro di bambini e adulti.
E io dico, e perché dovrebbe essere diversamente?
Ti segnalo, Adriano, cosa ha detto il premier Bolsonaro, in Brasile, all’inizio di questa epidemia. “E’ una influenzina, e i brasiliani sono resistenti, se s’immergono nelle fogne non prendono malattie”.
(da “El Pais”, quotidiano madrileno, oggi).
L”idiozia non ha confini geografici, ma ideologici sì. Tu che sei un lettore seriale, scova un po’ di fantascienza a tema. Io quando ho pubblicato “La baia” prospettavo una via d’uscita, e spero che nn venga così lunga e con una tale beffa, anche se… ma chi sa altri Autori…
Passeggio davanti a casa. Vedo un mio vicino di casa, col cane, fermo con una pattuglia della polizia. Si conoscono, chiacchierano un poco e poi si salutano. Mi passa accanto la pattuglia che gentilmente mi saluta e se ne va. Io e il mio vicino da una parte all’altra della via, deserta, continuiamo a chiacchierare. Entrambi con mascherine e a distanza di qualche metro. Passa ancora la stessa volante che si ferma e ci dice che siamo stati segnalati, che qualcuno dei vicini ci ha definiti assembramento. Diciamo che stiamo per rientrare. Nessun problema da parte dei poliziotti, avevamo spontaneamente dichiarato al primo incontro di essere davanti a casa. Atteggiamento di buon senso da parte delle forze dell’ordine. Da parte dei segnalanti, senso civico o follia? 20 minuti fa.
Spie di merda.
Da DottNet di oggi il parere ufficiale medico:
La curva scende e in Italia l’orizzonte della graduale ripresa delle attività non è mai stato così vicino. Cala sensibilmente il numero dei ricoveri, degli accessi in terapia intensiva e dei decessi per Covid-19. Cifre che spingono l’Istituto Superiore di Sanità, per la prima volta dall’inizio dell’emergenza, a parlare di “fase 2, se questi dati si confermano”. Ipotesi che oramai sembra essere messa a rischio solo da chi continua a violare le norme anti-contagio, dopo il nuovo boom di ‘furbetti’ denunciati: oltre 9mila nelle ultime 24 ore. Sono 91.246 i malati di coronavirus in Italia, 2.972 in più (+3,37%) rispetto a sabato, ma rallenta l’incremento del numero di vittime, in tutto 15.887. A far sperare, nonostante il pesante bilancio, è l’ultimo dato sui 525 decessi in un giorno (+3,42%).
E per una volta impressioni e dati approvati coincidono, ma gli amici morti se ne fregano che siamo in fase calante, e il loro viso, la loro voce, li abbiamo avanti agli occhi, ci risuonano in mente.
Peccato che i salmoni non siano commentabili, ma ho appena letto il testo di Gallo. Magari mi ripeto, capita spesso, ma il testo mi ricorda il film La zona, di qualche anno fa, che immagina una evoluzione socio- economica, e ahimè politica, trasferibile alla situazione contemporanea. Speriamo non succeda. Mai come ora serve la collaborazione di tutti, soprattutto di quelli che credono di essere ininfluenti. Perché tanti ininfluenti insieme, consapevoli dei rischi che tutti corriamo, possono benissimo diventare influenti.
Ivano certo che Franco Gallo, cervello con la corona, pone l’indice sul solipsismo, che possiamo far traghettare da Socrate, a Diogene fino ad oggi, che grazie all’informatica mette il turbo! Possibile. In altere parole alla conta dei viventi dopo epidemia è posssibile che molti manchino, non perché morti, ma perché stan bene a vivere così come hanno sperimentato sotto la spinta evolutiva dei divieti! Non servono tante parole, è così e basta.
Ed è così che stiamo commentando i nati incommentabili (srenza offesa, vero? Poi Franco, mio amico!)
Ivano e Adriano, solo tecnicamente i “salmoni” non sono commentabili, ma proprio per il loro contenuto di tipo saggistico, è piu che lecito, anzi auspicabile che da quei temi possa nascere uno scambio di idee che, altrettanto “tecnicamente”, sarebbe bene partisse da un nuovo post.
Appiccicato a un post di tutt’altro tema e tenore, nn ha molto senso no?
Ma certo, è un’idea, e nemmeno è giusto che una considerazione iindotta da una radice di pensiero come quella di Franco Gallo, non atemporale ma strettamente connessa ai fatti, debba cadere nel vuoto. Bravo Franco, stavamo pecorando.
I “salmoni” sono letture “da meditazione” proprio per invogliare i blogger a fare post che sviluppino dibattiti. Se così non fosse, regnerebbe il piattume delle idee e ci si perderebbe nei botta e risposta, cose da evitare accuratamente.
Anzi, questo spazio resta tecnnico, gli altri polifunzinali.
Avete notato sul bel programma di Mattia i dati Svedesi? Confermati 7206 – morti 477 – ricoverati 205 , con abitanti 10,33 milioni Se riportiamo ai 60 milioni di Italiani arriviamo a una percentuale meno che della metà senza alcun provvedimento protettivo! Fattore ambientale? No, contro quello che sto ipotizzando. Fattore educazione. Avete provato ad avvicinare a contatto di pelle un cittadino/a svedese se non per finalità erotiche? Sanno tenersi alla larga naturalmente e sono in pochi per il territorio.
No, Adriano, gli svedesi stanno tirando i remi in barca.
Non sono dei fenomeni neanche loro.
Tutti quelli che hanno iniziato con il “non facciamo niente” alla fine hanno “fatto tutto”.
Sugli Svedesi ho sentito un medico Italiano a Stoccolma, intervistato in diretta da RAI 1, che diceva essserci stato un contro-contrordine per far tornare tutto a zero provvedimenti. Son convinto ceh si allineeranno, mentrwe le nazioni unite indicano il metodo Italia come Benchmark per tutti. Comunque per il momento se la cavano bene senza far niente. Come mai? Ribadisco le mie risposte: il senso della distanza di sicurezza ce l’hanno innato: avete mai girato per Stoccolma? Inoltre l’orografia aiuta, e questo è uno dei criteri che sto selezinando per spiegare la diversa vulnerabiliità dei varti territori. Si torna ai tempi delle grandi campagne militari di invasione, quando un fiume o una montagna erano confini.
Sì, sì: anche gli svedesi, come gli inglesi e gli americani, seguiranno le stesse misure di isolamento.
Vi è un’unica alternativa che poi non è così alternativa: l’isolamento di chi le nuove tecnologie digitali segnalano come sospetti (sospetti da tamponare e da isolare).
E ora il mio consueto stralcio dal quotidiano online DottNet:
“La curva scende e in Italia l’orizzonte della graduale ripresa delle attività non è mai stato così vicino…. a parlare di “fase 2, se questi dati si confermano”. Ipotesi che oramai sembra essere messa a rischio solo da chi continua a violare le norme anti-contagio, dopo il nuovo boom di ‘furbetti’ denunciati: oltre 9mila nelle ultime 24 ore. Sono 91.246 i malati di coronavirus in Italia, 2.972 in più (+3,37%) rispetto a sabato, ma rallenta l’incremento del numero di vittime, in tutto 15.887. A far sperare, nonostante il pesante bilancio, è l’ultimo dato sui 525 decessi in un giorno (+3,42%).
“E’ il numero più basso di deceduti dal 19 marzo ad oggi”, Parole che volgono timidamente uno sguardo al segnale di lento alleggerimento delle misure,
Le persone denunciate sabato dalle forze di polizia per i divieti sugli spostamenti sono state 9.284 mentre venerdì, il giorno precedente, erano state 8.187.
è molto probabile che a partire dal martedì subito dopo Pasquetta, … E’ probabile inoltre che si procederà ad individuare altri due criteri per decidere dove consentire qualche riapertura: quello delle aree geografiche, privilegiando quelle a minor diffusione, e quello dell’età, ovviamente proteggendo e tenendo a casa gli anziani e le persone più fragili. Scontato, inoltre, l’utilizzo di mascherine nei luoghi – a partire da quelli di lavoro – dove non sarà possibile mantenere il distanziamento sociale.”
“In accoglimento delle OSSERVAZIONI con DIFFIDA e successivo SOLLECITO, la Regione Lombardia ha ANNULLATO, in autotutela, l’autorizzazione all’uso indiscriminato di SIERO di latte nei biogas. Il decreto dirigenziale era ILLEGITTIMO perché oltre ad essere emesso da chi non aveva i poteri per farlo, non rispettava le norme nazionali e comunitarie A TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA. Il rischio microbiologico di un utilizzo non controllato del siero di latte, come matrice nei biodigestori, potrebbe essere enorme.” E passi, anche se il procedimento è basato sui batteri, che messi in competizione si elimnano a vicenda, ma che nella travagliata storia che ha vistyo lancia in resta il movimento 5* si tiri in ballo il particolato e l’incremento di rischio infettivologico che ne deriva mi sembtìra ridicolo: perché dovrrevbbe fare più particolato il gas di siero di quello di mais? Qua mi sembra che, dopo il cavallo, qualcuno si sia messo in testa di metter le briglie anche al corona, per fargli fare quel che gli pare!
A proposito d’idioti che fanno spallucce di fronte a questa epidemia, il Ministro della Salute neozelandese David Clarke ha ammesso pubblicamente: “sono stato un idiota”, perchè alla fine di marzo, nonostante fossero già in vigore restrinzioni in Nuova Zelanda, visto la bella giornata ha caricato la famiglia in auto ed è andato a circa 15 km da casa, e tutta la sua famiglia hanno fatto il bagno, come un bella giornata qualsiasi, nonostante l’epidemia. Ha chiesto scusa e offerto le sue dimissioni. Il premier inglese Boris Johnson che all’inizio dell’epidemia la prendeva ben leggera, è ricoverato, come tutti sanno, in Ospedale, e speriamo che anche lui se la cava, nonostante un atteggiamento poco responsabile all’inizio dell’epidemia. Fare i gradassi, in certe situazioni, lo si può fare finchè il problema non ti arriva addosso, e a quel punto si diventa come Calimero, pulcini tremanti, piccoli, e neri di paura.
Stralcio come ogni mattina da DttNet di oggi:
Il giorno dopo Pasquetta, se i dati si confermeranno, ci potrebbe dunque già essere una qualche minima riapertura delle attività produttive mentre per riprendere a spostarsi e ad uscire di casa, pur tra mille precauzioni “perché il virus non è sconfitto”, bisognerà attendere almeno l’inizio di maggio. …Tra queste potrebbero esserci quelle connesse alle filiere alimentare, farmaceutica e sanitaria ma anche l’agricoltura, le aziende meccaniche, magari introducendo una sorta di ‘indice di rischio’ per i lavoratori…
L’ultima novità è rappresentata dal farmaco ruxolitinib, per il quale l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato un protocollo per l’uso compassionevole. Ed entro la fine di aprile sarà anche pronto un primo test sierologico, in valutazione insieme ad altri test dello stesso tipo da parte dell’Istituto superiore di sanità e del Comitato tecnico scientifico.
l’azienda DiaSorin ha completato presso il Policlinico San Matteo di Pavia gli studi necessari al lancio di un nuovo test sierologico ad alto volume di processamento per rilevare la presenza di anticorpi nei pazienti infettati dal SarsCov2. La Società sta ora lavorando per ottenere il marchio CE e l’autorizzazione all’uso di emergenza della Food and Drug Administration (Fda) entro la fine di aprile.
E intanto dalla stampa leggo del mea culpa di Gallera, che pensava che per fare bisognasse attendere l’arrivo della prossima Befana…
Ma attendo anche dati interpretativi nuovi, per meglio prendere le misure dell’errore per ben ripartire.
O provarci!
E la curva nera dei “Casi attivi” lascia presagire finalmente un puno a tangente orizzontale con concavità rivolta verso il basso!
Vuol dire che poi (flesso permettendo!) si comincia a discendere.
Si può concretamente cominciare a sperare che la luce in fondo al tunnel non sia la lanterna di uno che, nel tunnel, ci si è perso!
Sperem…..
DottNet di oggi: L’epidemia corre a velocità diverse in Italia, con regioni nelle quali la curva ha iniziato la sua discesa, altre in cui la curva ha raggiunto un plateau dal quale non accenna a scendere e altre ancora in cui il picco non è stato raggiunto. Per questo è presto per pensare a un allentamento delle misure in tempi rapidi e la fase 2, quando arriverà, sarà probabilmente lunga. Ci aspetta un lungo periodo di cautela, almeno 6-8 mesi di rispetto scrupoloso delle regole per poter convivere con il virus evitando che l’epidemia riprenda e la curva risalga.
Almeno altri 6-8 mesi di clausura? Adriano, sei impazzito? Ma qui sui è perso il senso della realtà. Non si può imporre una simile angheria a un Paese, neanche se ci fosse la peste bubbonica che ci stermina. La gente andrà in giro ad ammazzare tutte le persone anziane a bastonate per accelerare il ritorno alla normalità.
Non c’erano dubbi che nella bassezza dei ragionamenti figli di una cattiva televisione del pensiero berlusconiano, che ora occupano la Rete e impregnano l’aria – un’altro virus, non meno dannoso -, si arrivasse a scaricare sugli altri le proprie scelte sbagliate, le responsabilità. Ho addirittura letto che lo smantellamento della Sanità lombarda, favorendo quella privata, è a causa di errori della sinistra politica. Passo una bella fetta del mio tempo sprecato ad arrabbiarmi con la sinistra italiana, ma raccontare una balzana così, come commentarla? Chi ha governato la Regione Lombardia in questi anni? Chi aveva mani, piedi, gomiti, potere, seggiole, scranni, poltrone nella Sanità lombarda? Gli altri. Formigoni, Maroni, Comunione e Liberazione, la Lega tutta, Forza Italia? No. Gli altri.
Almeno un tempo certe bassezze le sentivo soprattutto al bar, da ragazzo, da quelli che tornavano dalla partita di calcio, mentre la moglie, la sorella, la madre preparavano la cena. Improperi, insulti all’arbitro, al centravanti, al guardalinee, per poi arrivare ai terroni, al governo, ai politici tutti, le tasse. Facce che ben ricordo. Mi domando, oggi, se tutto il loro astio con il mondo, i discorsi confusi non fossero originati da motivi anche privati, personali, rancori, risentimenti, motivazioni banali: una madre poco affettuosa; un compagno di banco a scuola che aveva fortuna con le ragazze; una morosa (o un moroso) che li ha piantati in asso; una consorte stanca di loro. A volte basta poco, per inveire contro il cielo, i governanti, veleno tirato anche da gente “colta”, ben scolarizzata, e che riesce, con il loro rancore personale ad avvelenare un’intera comunità. Certi ragionamenti e comportamenti nella comunità sono originati, anche da turbe, disturbi, rancori privati, motivi oscuri che influenzano l’atteggiamento verso gli altri.
Più di un osservatore politico ha scritto che la discesa in campo politica di Berlusconi ha molti punti oscuri, misteriosi, addirittura sarebbe stato un disperato tentativo di sfuggire a difficoltà finanziarie. Vero? Falso? Chissà. Più di uno storico ha scritto che l’entusiasmo di Gabriele D’Annunzio, che finì per coinvolgere una moltitudine di persone, il suo buttarsi infervorato nella guerra, fosse in realtà originato da un motivo ben futile, privato. Aveva accumulato parecchi debiti e per sfuggire a questi, alla sua vita tutt’altro che monacale e parsimoniosa, doveva inventarsi qualcosa. Serviva sangue (altrui), e D’Annunzio – scrive il triestino Paolo Rumiz – si caricò d’ebbrezza (propria), avvicinandosi (prudentemente) alla prima linea come se fosse uno sport estremo.
A questi rancorosi contemporanei interessa il caos: sperano che la casa (anche l’Europa) bruci, pure la democrazia con le sue regole, la difficoltà di mettere d’accordo le persone, il difficile percorso di trovare punti d’equilibrio; tutto questo, a loro, ai rancorosi non importa niente: sono stati mollati dalla morosa, quindi il mondo dovrà pagare per questo.
Per Marino (specifico, perchè il sistema, dispettoso mescola a suo piacimento e….),”….quelli che quando perde l’inter o il milan dicono che infodo è una partita di calcio, e poi vanno a casa e picchiano il figli, ooooo yeah…..” (da E. Jannacci, “QUELLI CHE” min 5:05).
Grandissimo Enzo, che, tra l’altro mi ha dato con i suoi testi un grandissimo alibi culturale (ormai nel blog si sa che la mia cultura affonda le sue radici melle “canzonette”, come le chiamava lui, l’Enzo chirurgo cantautore come nessuno al mondo mai!!!!).
Io mi limito a riportare cosa dice gente che ne ha titolo. Per me il modello che testimonia Natalina del Belgio è il più equilibrato. Si può fare di più, con un meccanismo “pneumatico: concedere e negare a seconda di come vanno i ricoveri. Questo presuppone obbedienza asssoluta e assenza di gente che dica: un giorno dicono una cosa, quello dopo il contrario. Qui non siamo mica un popolo rozzo come gli statunitensi, e il predsidente che si ritrovano!
Adriano, siamo a un bivio, e non si può rimandare: o i morti o i soldi. Ancora un mese e l’economia potrebbe collassare, e con quella la democrazia, preannunciando scenari sudamericani.
Marino, l’ho sempre pensato anch’io: squilibrati nel pubblico perchè lo sono nel privato. Bravo.
Tranquillo, tra un po’ l’Impero del Grande Fratello aggiungerà agli screening obbligatori anche il controllo annuale della salute mentale e psichica per quanti, uomini e donne, rifiutano di allinearsi al pensiero unico globale. O, forse, si troverà il modo di innestare loro un microchip sottocutaneo per indirizzare azioni e parole nella direzione giusta. La direzione del Bene. Così che tutti giulivi si possa andare mano nella mano per il mondo a cantar: “siamo tutti burattini? e chi se ne frega!”
Più seriamente: è qualunquismo puro fermarsi sulla soglia del colore politico che governa le singole regioni. Potrebbe esserci anche Mago Zurlì, ma se lo Stato centrale non stanzia i fondi (dirottati altrove) la bacchetta magica non basta a fare i miracoli. A questo proposito invito chi davvero fosse intenzionato ad approfondire la questione “soldi-sanità”, anziché accontentarsi dei soliti discorsi da bar, ad andarsi a leggere le analisi puntuali della Fondazione Gimbe (in rete pullulano), dalle quali emerge con chiarezza il progressivo de-finanziamento alla Sanità pubblica da parte dello Stato, soprattutto nel periodo 2010 – 2019. Inequivocabilmente l’analisi dei Def 2017, 2018 e 2019 dimostra che il rapporto spesa sanitaria/Pil nel medio termine è sempre stato rivisto al ribasso, documentando sia la tendenza a spostare in avanti le previsioni di crescita economica sia la precisa intenzione di NON rilanciare il finanziamento della sanità pubblica. Merito dell’austerity imposta da mamma-Ue e dell’incompetenza di chi fino ad oggi ci ha governato.
Rita, sarà pure qualunquismo fermarsi al “colore politico” di chi governa/ha governato le Regioni, ma in Regione Lombardia c’è stata o no una “era celestiale” che ha pesato come un macigno (e la galera è li a dimostrarlo!) in ciò che è accaduto nel comparto sanità pubblica/privata?!?
Prima 400 posti, poi 205. Prima una settimana per l’apertura dei primi moduli, poi 10 giorni, poi 14. Alla fine, l’opera di conversione dello spazio di Fiera Milano City a Portello in un «hub per la rianimazione», voluta dal presidente della giunta Lombarda Attilio Fontana, ha impiegato più tempo del previsto. E a dieci giorni dalla conferenza stampa in cui si annunciava l’ingresso a stretto giro dei primi 24 pazienti in terapia intensiva affetti da Coronavirus, la struttura apre le porte a soli 3 pazienti.
La premiata ditta Fontana&Gallera cosa annuncia ?!?
Vale anche per la scuola, e non solo in Lombardia.
Visto che finalmente si parla di virus e annessa politica economica nella sede di pertinenza ri-preciso: il bollettino medico arriva a me e non ad altri, quindi ho pensato che sia cosa utile condividerne uno stralcio (tutto sono varie pagine). In linea di massimo approvo quel che dice gente informata, abche se nonl’ho detto io.
Circa il quadro che mi descrive Ivano, direi che per una volta sarà meglio che non siamo noi a fare da apripista, c’è chi anche economicamente sta pegggio di noi, il collasso sarà mondiale, quindi conto che qualcuno si muova entro due settimane. Ripeto, conto che i test sierologici ci aiutino.
Dal bollettino dottNet uniche notiziee lo sblocco degli aumenti congelati ai medici (600 lordi) e quanto riporto in stralcio: “L’Italia rimarrà in lockdown almeno fino al 3 maggio. Dopo giorni di riflessione, il governo sceglie la linea di massima cautela e si appresta a rinnovare con un nuovo provvedimento tutte le misure di contenimento e le limitazioni agli spostamenti per altri 20 giorni concedendo solo aperture ‘mirate’ per qualche attività produttiva.”
Mi scuso per la collocazione del commento ma non sapevo dove metterlo.
Il 2 marzo Achille Mainetti ha cortesemente segnalato su questo blog “Spillover” di David Quammen, uscito sei anni fa. Di solito i libri che segnala valgono l’acquisto. Ci sono un po’ di difficoltà a far arrivare in tempi regolari i libri. Per cui l’ho ricevuto solo a fine mese. L’ho finito l’altro ieri. Copio dal risvolto: “Ogni lettore reagirà in modo diverso alle scene che David Quammen racconta seguendo da vicino i cacciatori di virus cui questo libro è dedicato, quindi entrerà con uno spirito diverso nelle grotte della Malesia sulle cui pareti vivono migliaia di pipistrelli, o nel folto della foresta pluviale del Congo, alla ricerca di rarissimi, e apparentemente inoffensivi, gorilla. Ma quando scoprirà che ciascuno di quegli animali, come i maiali, le zanzare o gli scimpanzé che si incontrano in altre pagine, può essere il vettore della prossima pandemia – di Nipah, Ebola, SARS, o di virus dormienti e ancora solo in parte conosciuti, che un piccolo spillover può trasmettere all’uomo –, ogni lettore risponderà allo stesso modo: non riuscirà più a dormire, o almeno non prima di avere letto il racconto di Quammen fino all’ultima riga. E a quel punto, forse, deciderà di ricominciarlo daccapo, sperando di capire se a provocare il prossimo Big One – la prossima grande epidemia – sarà davvero Ebola, o un’altra entità ancora innominata”. Molto interessante. Un vero vaticinio. Grazie, signor Mainetti.
“Spillover” è un libro uscito nel 2012 negli USA, e l’Adelphi, editore con cui ho avuto l’onore di collaborare per due anni, l’ha tradotto e pubblicato in Italia nel 2014. Un libro passato inosservato, fino ad oggi, con il coronavirus che l’ha riproposto alla ribalta. Naturalmente ne hanno parlato, ora, in vari luoghi culturali, come “La Lettura” del 22 marzo. Un editore come l’Adelphi è unico, nel panorama mondiale, una costola dell’Einaudi che ha un catalogo notevole, di qualità e una redazione con persone di alta competenza culturale. E’ gente a cui non importa chi sei, da dove viene e di chi sei figlio, se sei ricco o povero. A loro importa solo se vali qualcosa, e devi dimostrarlo. Mi sottoposero un testo che ottenne il premio “Calvino”, ex-equo anni fa. Dovevo giudicarlo, scrivere una scheda lunga circa mezza pagina A4. Lo stroncai pesantemente, dicendo le mie ragioni. Fui assunto come lettore di narrativa, caricato di “dattiloscritti” di scrittori, scrittorucoli e speranzosi vari. Non mi chiesero chi ero, da dove venivo. E c’era sempre un sorriso sincero ogni volta che andavo in redazione a portare il mio pesante plico.
Il tao della fisica, Fritjof Capra
Storia e geografia dei geni umano, Luca Luigi Cavalli-Sforza (questo non è divulgativo)
Fedeli a oltranza, V.S. Naipaul
Formiche, Bert Holdobbler
L’origine delle lingue, Merritt Ruhlen
Guerre politiche, Goffredo Parise
Siddharta, Herman Hesse
Doppio sogno, Arthur Schnitzler
Le voci di Marrakech, Elias Canetti
e tanti altri che non ricordo……….. . . . . . . . . . . . . .
Mio padre si tortura con George Simenon. Io non saprei se consigliarlo.
Grande casa editrice.
Buone letture.
Gentile Mainetti, conosco “Fedeli a oltranza” di Naipaul, scrittore nato a Trinidad, e arrivato a Londra con l’attenzione del pellegrino che si trova davanti, se non un luogo santo, magico, un tesoro culturale europeo, la “culla” della democrazia, abbeverandosi a quel nuovo mondo, così diverso dalle sue origini, come se fosse acqua fresca di fontana. Tanto tempo è passato da allora. Molte cose sono cambiate. E’ un grande scrittore, Naipaul, pure una figura arrogante, leggendo alcuni profili a lui dedicati, sulla stampa anglosassone.
Non sono un cultore di Herman Hesse, anche se ho letto qualche suo libro. Ricordo quanto era seguito negli anni della moda giovanile per le filosofie orientali, che attraversò “i figli dei fiori”, anche nella piccola Crema. Di lui, come di tutti, m’importano i dettagli, come la sua vita a Montagnola, piccolo borgo che guarda il Lago di Lugano, sulla Collina d’Oro, che ho perlustrato, con treno da Milano-Garibaldi via Chiasso-Lugano, e poi con un autopostale, e infine a piedi. C’è un sentiero dedicato a Hesse, una casa-museo e i suoi quadri, perchè si dilettava ad essere un pittore della domenica, oltre che un mistico del Nord Europa. Ci sono delle durezze nella sua vita quasi monastica, anche caratteriali, che per un cultore della sua opera, ma non lo sono, andrebbero scandagliate.
Arthur Schnitzler, il cui “Doppio sogno” può ormai pubblicarlo chiunque (il mio è un Bur Rizzoli del 2002), leggerlo è come bere due vodka ghiacchiate a colazione. Ma è un gran libro; Kubrick, nel 1999, ne succhiò la linfa per il suo splendido e misterioso “Eyes Wide Shut”. Di Schnitzler apprezzo ancora di più due testi che ho visto a teatro: “La Signorina Else”, e “Professor Bernhardi”, quest’ultimo una pietra miliare, scritta nel 1912, un’annunciazione dell’antisemitismo che stava dilagando. Si considerava un uomo spregevole, e forse in parte doveva essere davvero insopportabile (come lo sono molti intellettuali, privatamente), ma è un autore fondamentale, ha ragione a dirlo uno che se intende (Claudio Magris) per conoscere la Mitteleuropa.
Ho letto tutto Goffredo Parise, scrittore che amo dai “Sillabari”, all’ultimo libro, pubblicato postumo e durissimo “L’odore del sangue”. Scrittore a lungo sottovalutato, negli anni dell’ubriacatura per la politica, il sinistrismo esasperato e parolaio, fu un talento narrativo puro, oltre che un occhio attento e indipendente sulla vita, la realtà sociale. Eppure di lui, mi cruccia altro, il suo rapporto con i luoghi d’origine, il Veneto, e quello con la sua compagna di vita, la pittrice Giusetta Fioroni. C’è qualcosa di enigmatico in lui, e credo che in queste due chiavi di lettura sta molto della sua personalità di scrittore.
Di Georges Simenon potrei parlare fino a stasera, facendovi stramazzare tutti dalla noia, ed arrabbiare Ena Marchi, redattrice “Adelphi”, grande conoscitrice di Simenon. Simenon ha scritto più di cento romanzi “duri”, oltre i racconti, i Maigret, altri libri sotto pseudonimi, gli articoli di giornale quando era cronista di un quotidiano belga. Da giovane – era un eccellente scriba dei giornali, e il suo direttore si disperò quando il giovane Simenon si stancò di fare il giornalista, perchè voleva dedicarsi a tempo pieno alla narrativa – scrisse “pezzi” anche antisemiti. Politicamente era un conservatore; amava il lusso, ma proveniva dalla piccola, molto piccola borghesia; conosceva e ha saputo descrivere il popolo basso, pure il popolo tutto come nessun’altro scrittore, narratore, o sociologo abbia saputo o sappia fare. L’Adelphi ha pubblicato fino ad ora, circa la metà della sua opera. Di lui ho letto una quarantina dei suoi romanzi “duri”; prima li leggevo in italiano, ma ora preferisco leggerlo in francese. Scrive semplice, Simenon, in un modo incantevolmente semplice. Ama i puntini di sospensione, detesta il punto e virgola; le sue frasi sono corte, schizzate ad acquarello; i luoghi dei suoi personaggi debbono avere un colore, degli odori. Spesso acquistava i giornali della sera, saltava la politica e andava alla cronaca nera; ritagliava le brevi notizie di omicidi, violenze, sparizioni, furti con scasso, poi depositava un elenco telefonico sul tavolo e cercava dei nomi e cognomi per i suoi personaggi. Figure che aveva già macinato nella testa dopo la sua quotidiana passeggiata mordendo una delle sue pipe. Di Simenon consiglio soprattutto la bella biografia di Pierre Assouline, sono oltre 900 pagine, ma meritano la lettura; e un vecchio fondamentale libro, che si può trovare usato, di Thomas Narcejac “Le cas Simenon” (1957). Narcejac è un ottimo narratorre di suo, coautore con Boileau de “La donna che visse due volte”.
Scusatemi. L’ho fatta lunga.
Tutto ciò merita una sezione dedicata! Bravi.
Colpa mia, mi scuso, Presidente.
Velocissimo, per Marino: occhio a dire che leggi e scrivi così tanto, perché potrebbero bollarti come intellettuale radical-chic e dopo le prossime elezioni potrebbero aspettarti sul pianerottolo, come nel libro di Papi.
(Non dico “velocissimo” con Mainetti perché l’imitazione di Crozza farebbe ancora saltare fuori il Bilderberg e la penna bianca et alia). Ergo, per Achille Mainetti: grazie delle indicazioni, una metà li ho, ottimo Cavalli Sforza (chi dice che siamo meticci da secoli mente, occhio a Barbujani, buono Piovani), grazie anche per il Russo della minuta ingegnosità, consigliato il 21 gennaio, molto buono, però Siddharta basta là, di Oriente ne ho pieni gli zebedei, viva la Grande Europa Unita dei popoli e delle costituzioni sovrane, un solo esercito, una sola diplomazia, cento nazioni federate, fuori dai piedi americani, russi e cinesi).
Ancora scusa, Presidente. Se del caso, post dedicato. Grazie.
Siamo a Pasqua e purtroppo c’è una ripresa consistente del numero dei contagiati e, soprattutto dei morti!
100.269 casi totali di positività al Coronavirus (+1.996 in 24 ore) e 19.468 decessi (+619)!
Positiva viceversa la riduzione dei ricoverati e soprattutto di quelli in terapia intensiva!
Troppi incoscienti irresponsabili, credono di fare “i furbi” nel non rispettare le misure restrittive imposte dal governo!
Per Pasqua e Pasquetta bisogna stare in casa, siate responsabili !!!!!
Francesco, magari i numeri non sono ancora sufficienti, ma io non riesco a capire, ne sono contento, sia chiaro, come mai appunto i nuovi contagiati presentino sintomi più lievi così da non aver bisogno di terapia intensiva. Se non pensando che il virus, come dice la scienza, possa naturalmente indebolirsi o a concause che non conosciamo. Forse le temperature più alte, l’inquinamento atmosferico diminuito? Perchè è stato così feroce il Lombardia e non nelle regioni del sud? Ieri ho visto immagini girate al mercato di Ballarò di Palermo, distanziamento sociale minimo e poche mascherine. E naturalmente nessun controllo da parte delle forze dell’ordine. Eppure Ballarò non è un luogo segreto.
Oggi i contenuti di DottNet non mi sembrano significativi, quindi mi limito agli auguri di Pasqua in solitudine.
Per la comprensione della malattia ci sono tuttavia grosse novità, e vengono da gruppi di studio del Cotugno di Napoli. Si è sbagliato forse tutto: tutti guardavano alla polmonite interstiziale, eclatante radiograficamente, ma questa sarebbe la conseguenza di un passaggio antecedente, la coagulazione intravascolare diffusa (DIC). Che il virus sia capace di indurla ci credo: pensate a un virus con tutti gli anticorpi del paziente aggregati sulla superficie, allora succede come l’umidità che fa le gocce sui granelli, quindi tanti piccoli coaguli che poii crescono, e a quel punto si squlibrano le pressioni e compare la polmonite per ristagno. Chiaro? Pare, sentito per telefono da un amico, che il proovvedimento razionale conseguente con antiaggreganti stia facendo migliorare i quadri.
Buon giorno. Aggiorno il post tecnico sull’epidemia innazitutto. Da DottNet: fino a quando non avremo un vaccino il distanziamento sociale è l’unica arma che abbiamo”, ha affermato Speranza. Anche nella “fase 2” quindi le attenzioni dovranno essere alte fino a quando da qualche laboratorio del mondo non arrivera’ l’annuncio del risultato raggiunto, con la fine dei test e successivamente il via libera alla produzione.
La curva scende infatti lentamente e si teme l’effetto Pasqua, battezzato da Pierluigi Lopalco, epidemiologo dell’Universita’ di Pisa e coordinatore scientifico della task force pugliese per l’emergenza coronavirus, un pericoloso “pasticcio” che l’Italia potrebbe pagare caro con una nuova ricrescita dei casi fra 15 giorni.
Ho visto l’andamento dei grafici, confrontato quello italiano con quello statunitense, e non ci siamo ancora. Mi attendo l’apice della pandemia quando il numero di contagi d’oltreoceano sarà quadruplo di quelli italiani. Stiamo a vedere.
Anche se nn so chi ne abbia brevettata la formula: bienvenida Eparina!!!!👏😘
Va bene che noi provinciali rurali, rispetto ai cittadini metropolitani, siamo di buoni garretti e di bocca cucita, però mi stupisce il silenzio su un fatto eclatante (almeno, silenzio su quei pochi media che conosco, magari se guardassi di più la TV e leggessi di più i giornali, oltre al Torrazzo di mia moglie, mi asterrei da questa osservazione, però non lo so).
Parlo della situazione del contagio in provincia di Cremona, dei morti e di tutto il resto. Premesso che sappiamo tutti quanto si tratti di dati abbondantemente inesatti per difetto. E quanto nelle strutture per anziani, anche a Crema, i numeri siano molto superiori, anche per il numero di decessi. E quanto insomma le cose stiano ben peggio di come si possano rilevare e comunicare. Tutto ciò premesso, il fatto rilevante è che in provincia abbiamo circa un 1,4% di contagiati che è circa del 50% superiore alla provincia di Bergamo, che ha avuto i guai che sappiamo e che, dopo Piacenza (intorno all’1%), è al top della strage da virus, avendo ancora oltretutto tutte le drammatiche situazioni che sappiamo nelle terapie intensive. Tutti gli altri sono ben più bassi. Non solo. Ma le specifiche città di Cremona e di Crema hanno dati particolarmente gravi, visto che il casalasco è molto meno colpito. A Castelleone, poi, il disastro è sotto gli occhi di tutti (un po’ meno anche a Soresina). Paragonare i valori assoluti, comparando popolazioni ben diverse tra le province di Milano, Brescia, Bergamo, ad esempio, con la nostra provincia, offre solo un dato molto parziale).
Eppure, di Cremona, Crema e provincia, nessuno parla. Eppure continuiamo a essere al centro della situazione a sua volta più centrale, in termini di lesività e dannosità, di questo gravissimo contagio. Sento sindaci, politici e vari intervistati, qua e là, che denunciano la gravità delle situazioni delle loro comunità. Si vede proprio che invece noialtri siamo gente dura, sobria, riservata. Soprattutto qui da noi, tipici cremaschi. Andiamo giù come le mosche, però senza fare troppo rumore o sollevare troppa polvere. Speriamo davvero che si possa intravedere presto una via d’uscita.
Un link utile. Le proiezioni dell’Institute for Health Metrics and Evaluation danno il 3 maggio come data in cui saranno 0 morti al giorno per COVID in Italia:
https://covid19.healthdata.org/italy
Grazie, molto interessante. Solo due osservazioni.
Prima osservazione. La basic assumption (sappiamo che, in ogni azienda in cui si debba dare un forecast al CEO, le basic assumption servono anche come disclaimer) indica che queste sono “projections assuming full social distancing through May 2020”. Visto quanto accaduto nei tre giorni del week-end pasquale, dubito che a maggio le cose vadano meglio, quanto a future sgambate fuori porta e prossimi assembramenti.
Seconda osservazione. Purtroppo, la curva è già parecchio diversa da quella qui prevista come fortemente discendente, visto che, ad esempio per quanto riguarda i morti, ieri non ci sono stati i previsti 261 decessi ma invece 566, ben più del doppio, e visto che oggi non sono 192 ma 602, ben più del triplo, e posto che domani non saranno certo 160 (speriamo non il quadruplo). Stessa riflessione sugli altri dati previsionali, dagli ICU beds agli invasive ventilators (qui però il delta tra forecast e actual è inferiore).
Resta comunque il grave problema della provincia di Cremona, della città di Cremona, del territorio cremasco, delle cosiddette “terre di mezzo” (non sapevo le chiamassero così) e, soprattutto, almeno per un cremasco come me, della città di Crema. Si tratta di una situazione gravissima, che tocca drammaticamente il nostro territorio e la nostra città, di cui non si parla o di cui si parla molto poco.
Ottimo Matt. Intanto vi passo un estratto sa DttNet:”L’azienda italiana Advent-Irbm di Pomezia e lo Jenner Institute della Oxford University hanno infatti annunciato che inizieranno a fine aprile in Inghilterra i test accelerati sull’uomo – su 550 volontari sani – del prototipo di vaccino messo a punto in partnership dall’azienda e l’università britannica. Il vaccino potrà essere disponibile in uso compassionevole per alcune categorie già da settembre, ma sarà necessario molto più tempo perchè possa invece essere disponibile su larga scala per la popolazione…”. “siamo partiti da due expertice, ovvero da due piattaforme note: la nostra esperienza riguarda l’utilizzo dell’adenovirus, che è un virus del raffreddore, utilizzato depotenziato per trasportare il gene Spike sintetizzato del SarsCov2 nell’organismo umano. Come se fosse un ‘cavallo di Troia’, quando l’adenovirus ‘trasportatore’ entra nell’organismo, quest’ultimo reagisce e crea anticorpi”. L’expertice dello Jenner Institute, prosegue, “deriva invece dal fatto di aver già testato e utilizzato sull’uomo in Arabia Saudita un vaccino anti-Mers”…
“L’obiettivo … è per ora quello di arrivare a settembre con le dosi sufficienti per poter iniziare la vaccinazione di categorie a rischio come il personale sanitario. … Quello italo-britannico non è comunque l’unico prototipo di vaccino in corsa. Sono infatti cominciati, ed hanno dato primi risultati positivi, i test preclinici di cinque candidati vaccini italiani contro il coronaviru condotti dall’azienda Takis. Complessivamente, sono oltre 50 i progetti allo studio nel mondo per arrivare ad un’immunizzazione efficace contro il SarsCov2.
Fase 1
Ognuno ha la propria percezione della pericolosità di questo virus. E la psicologia di tutti è messa a dura prova. Tutte le nostre azioni, o solo mie ? , pervase da un’inquietudine che ci accompagna in ogni momento della giornata, anche nel rifugio delle nostre case, con questo pensiero assillante reso confuso, con stati d’animo alterni, da un’informazione che mai come in questi tempi è multiforme. Tutto il mondo sta procedendo in ordine sparso, ogni paese europeo o mondo, ogni regione italiana, ogni città italiana, sia per ragioni politiche nazionaliste o orticello, così da non raccapezzarsi più. E ci si domanda se ordinanze, decreti siano imposte più dal pericolo reale o dalla percezione che ne hanno i vari governanti. Se non dappertutto le misure di distanziamento sono uguali, se Macron e altri già pensano di riaprire le scuole già a maggio, quali sono i dati che garantiscono il meno peggio? Di fatto in Italia abbiamo avuto moltissimi morti, come ce ne sono stati di più in Spagna che però pianifica di aprire prima di noi. Noi, con un’economia, messa peggio di altri, procrastiniamo senza nessuna certezza, nonostante centinaia di esperti addetti e il nuovo manager, le possibili aperture di cui si intravedono vaghe possibilità, dopo che han fatto da cavie operatori della sanità e grande distribuzione perchè inevitabili. Ora le librerie, non in Lombardia, una prova di normalità, con tutti i libri che si hanno in casa e non letti. Così se voglio rivedere il centro mi invento un titolo e la passeggiata è fatta. Che poi a contare le uscite, prima il giornale, poi il pane, poi le sigarette, poi il supermercato, poi la farmacia, io ieri in casa non ci sono stato mai. Ma nessuna di queste scappatelle è un divertimento. Avrò rappresentato un pericolo per me stesso e per gli altri? Credo di no. Tanto dovremo abituarci, e lo potremo fare, se è vero che fino al 2022 il contenimento dovrà continuare.
Ottimo Ivano, l’opinionismo regna perla gioia di chi ci vive, e la mia allergia per giornalisti aummenta fino a all’orticaria. Ieri, in piena conferenza stampa delle 18, ho sentito una giornalista affermare che l’Italia, se si assumessero un numero pari di contagiati, avrebbe doppi decessi dei paesi circostanti, esplicitando un dubbio di malasantà. Peggio ancora il consulente tecnico di turno, Guerra, e Borrelli, sono rimasti così frastornati da non ricacciarle queste falsità in bocca. Anche io mi son dovuto andare a vedere i dati per capire che lo starto corrisponde a quello di mediana della terza età rispetto al paese più vicino a noi. E allora, stiamo sereni, che le cose son fatte bene, e passiamo il messsaggio che il turista sarà protetto dalla migliore sanitàdel mondo. E lo si può affermare con conoscenza di causa, perché chi ci stava avanti nei paesi del nord ha fallito clamorosa mente, così dal decimo posto nella fattispecie siamo ampiamente risaliti, mentre gli US, che già facevano schifo, cadono ancor più in basso, e quel buffone da operetta spera di far dimenticare il suo errore di valutazione sfiduciando l’OMS
Fase 1/2
Questa mattina, soliti rituali, sveglia presto, cellulare acceso, il pc pure, qualche collegamento, da settimane prima di Cremascolta Cremanews necrologi, e poi gli altri giornali locali in linea, numeri, facce, ma questo lo conosco, l’uscita per il giornale, distrattamente mi presento con la mascherina abbassata, l’edicolante mi guarda un po’ sorpreso, mi sovvengo dopo, senza aver modo di scusarmi, prima di entrare in panetteria. Mi scuserò domani.. Guanti, gel igienizzante in macchina, usata invece della bicicletta, tanto poi tocca a me fare la spesa. Ritorno a casa, cercando di non toccare i filtri tra il dentro e il fuori. Entro in casa, ma neanche qui mi sento al sicuro, tra le operazioni previste che basta una distrazione. Mi levo i guanti rovesciandoli e poi mi tolgo la mascherina, ma anche quella potrebbe essere infetta. Primo lavaggio delle mani. Ma intanto ho appoggiato all’ingresso il giornale, anche quello potrebbe essere contaminato. Lo appoggio sul tavolo della cucina, lo sfoglio senza umettarmi le dita, e subito dopo la lettura, via a disinfettare il tavolo, a rilavarsi le mani, magari anche la faccia perchè inavvertitamente mi sono toccato il naso, la bocca. Intanto lascio decontaminare la borsa del pane, pare che dopo qualche ora il virus pare perda potenza, ma il problema si pone anche più tardi. Al supermercato con tutti gli accorgimenti, quando si torna che si fa? Si aspetta che tutto si decontamini prima di stipare tanto acquisto in frigorifero perchè dovrebbe bastare per giorni, ma col fresco, coi surgelati, come si fa?
Nel frattempo la lettura del giornale, fase 1, fase 2, centinaia di esperti al lavoro e il grande manager ad ipotizzare gli sviluppi. Europa sì Europa no perchè inadempiente, non coordinata, interessi nazionali e sovranazionali, politica italiana, ma neppure qui coordinamento e cooperazione nonostante le buone intenzioni dichiarate, spinte nazionaliste e tutte le ricette possibili e immaginabili. Recessione ormai in atto, attività produttive che non produrranno più niente, scuole da riorganizzare, turni del mattino e del pomeriggio, ci vorrebbero tre miliardi, sanità pubblica e privata da incubo, turismo azzerato o sopravvivenza tra pareti di plexiglas anche in spiaggia e posti al ristorante contingentati che così, con la clientela dimezzata molti non riapriranno, più spese che guadagni. E nessuna via d’uscita se non a tappe, ma nel frattempo economia al collasso, rivolte nella peggiore delle ipotesi, sacrifici per tutti nella migliore. E un’aria cimiteriale che avvolge tutto. Lasciati il sole, la bellezza, gli alberi di Giuda in fiore, il glicine profumato, i paesaggi, la convivialità, i musei, le belle città, i città, i parchi,i giardini, le antiche pietre dei siti archeologici abitate solo dai gatti. Le cose non fatte, non dette, il tempo sospeso.
E io oggi sento tutto il peso della drammaticità del momento che stiamo vivendo. Quando quelli della mia generazione speravano forse e di averla scampata, no povertà, no guerre, no dittature. Poi, improvvisamente il vento cambia, e anche noi protagonisti di una storia di cui parleranno i libri. Ne avremmo volentieri fatto a meno, avremmo voluto vivere un tempo senza troppo da raccontare.
Piero, non ricordo dove, si dice traumatizzato dalla presenza del Coronavirus tra di noi.
E lo siamo tutti, però credo che senza mettere in conto un po’ di fatalismo, la convivenza sia anche più difficile. Possiamo mettere in campo tutte le precauzioni possibili e immaginabili che certamente non ci garantiscono dal contagio. E questo vale non solo per gli ignari colpiti per primi, ma vale anche per la casualità e ineluttabilità del destino. La morte aspetta tutti a Samarra, non dimentichiamolo. Non per dire che tutti gli accorgimenti siano inutili, ma un pò di fatalismo ci vuole. Altrimenti si diventa matti. E siccome vedo che non tutti finiscono in manicomio vuol dire che questa lezioncina l’abbiamo imparata tutti.
Sì, Ivano, anch’io sento il peso della drammaticità di questo momento. E parlo del problema vero: del fatto oggettivo che si muoia, che si muoia così in tanti rispetto alla normalità, che si muoia così male, che persino da morti non si sappia quando e dove ti mettano. Anche per questo, anche da noi, basta guardarsi in giro: ogni giorno vieni a sapere di qualcuno a Crema o qui vicino che conoscevi (e a volte qualcosa di più) che è finito in un sacco senza aver rivisto casa e famiglia. E sono d’accordo con te anche sul fatto di metterci un poco di fatalismo, di quello giusto, anche se a volte il rischio è di confonderlo con una cosa che, presto o tardi, salta fuori in ogni bestia e in ogni pianta: il fatto che, di testa e di cuore, “ci si abitui”. D’altra parte, se si pensa alle condizioni ben peggiori in cui le persone sono riuscite a sopravvivere, tra guerre e schiavitù e disastri vari, lamentarsi troppo sarebbe da gnauloni o biliosi (e ce ne sono già troppi). Sui manicomi, a volte mi sembra che la loro chiusura ci continui a regalare moltissima letteratura, politica e non solo.
Infatti! Tuttavia questa è diversa: la prima che morde piano ma inocula un veleno che resta a lungo
Ho avuto ora il bollettino medico relativo ad amici, coetanei e senza patologie pregresse, ancora ricoverati o in convalescenza. Ospedale da campo che non sono salotti, freddi di temperatura, medici cubani bravissimi, reparti di pneumologia dove assistono benissimo, ma terapie pesantissime, infezioni che si aggiungono, cateteri, ginnastica respiratoria, sfinimento che dura settimane, E poi a casa se ci sono le condizioni di isolamento per la quarantena, altrimenti chissà dove, solitudine. Se non è una botta di culo se non ci capita non saprei altrimenti. Non è una semplice influenza o polmonite. E questo è tutto vero. Dei manicomi invece non saprei. Si può anche essere avvocati impegnati civilmente, attenti a tutti i diritti umani, ma si può anche finire con una confusione mentale dovuta alla propria sensibilità o pressione mediatica. Di esaltati è pieno il mondo, che magari in certi momenti l’equilibrio lo perdono. Mi riferisco al link del signor Cadè che parla proprio di manicomi, come più elegantemente e velatamente hai fatto tu. Un conto è dire che la donna è stata portata in manicomio, altro è dire che è stata trattenuta perchè in stato confusionale. Mi sembrerebbe più credibile. E siamo solo all’inizio di tutta la narrazione che ne scaturirà.
Ci sono dovuto andare anch’io, Ivano, per un paio di persone.
Capisci subito che cosa conta e che cosa no. Il resto è birignao. Pensa che qualche scemo diceva “speriamo che siano cubane”. I soliti, ce li abbiamo anche qui.
Entrarci dentro in piedi oppure entrarci steso coi piedi in avanti (e spesso, purtroppo, pure così uscirci) dipende molto dalla botta in quel posto che dici tu. Basta un niente.
Ha ragione Adriano sul veleno. Ma mi colpisce che un simile veleno generi così tanti altri veleni.
Sui manicomi rispondevo al tuo commento, non so che cosa sia successo in altri casi con gli stati confusionali.
Scusa Pietro, credevo ti riferissi al link incollato dal signor Cadè, h.12:06 di oggi, in quota ai Ciompi.
Caro Ivano, tempo fa hai passato una battuta splendida, che ha dato respiro agli azzuffamenti che su questo blog non mancano, su l’Eurasia, la fine del mondo, l’Europa comunitaria sì, l’UE che vada in malora che si festeggia, e altre bazzecole da rompersi il cervello, mentre tu ti sei preoccupato per i testimoni di Geova che, mannaggia, con tutti a casa, non possono citofonare, “La Torre di Guardia” che spunta dal borsello, la cravatta da commessi viaggiatori. Le faccende serie nessuno le commenta. Un peccato. Ci prova Franco con le canzonette, ma nessuno gli dà corda. Un bel problema, comunque per i fedeli di Geova, tanto da scompaginare le abitudini di uno di loro, che esce di casa ogni giorno con il borsello, ma in pigiama e scarpe di cuoio. Fa solo pochi metri, per dare un’accelerata potente a una vecchia Fiat Duna, che fa scappare tutti gli uccelli della via e poi tornare al reclusorio. La Casa del Regno di Ombriano è chiusa, niente preghiere collettive in attesa del Regno di Geova. Tanto il posto l’hanno prenotato, ma l’auto mica parte se sta troppo ferma. Gli tocca poi fare l’autostop, per il futuro Regno dei cieli. E’ scompaginata anche la vita di due signori, pensionati, che da più di un anno vedevo ogni volta alla Coop Gran Rondò. Qualche volta, la mia camminata veloce la dirigevo verso i Sabbioni, per un’entrata/uscita rapida alla Coop e verificare se i due signori fossero presenti nel supermercato, non si sa mai, una malattia, un brutto raffreddore, la pleurite: nel pomeriggio, li beccavo sempre, e così stavo più tranquillo per la serata. Nei tempi recenti, con l’ammodernamento del supermercato “comunista”, e le panchine semigirevoli, i due buontemponi li trovavo lì. Uno con il cappello in testa e lo sguardo placido, sull’andirivieni, i tanti colori del mondo, preso forse a contare gli ingressi, in aumento o in diminuzione, non saprei dirlo; l’altro, sulla settantina, capelli biondissimi, forse incollati sulla testa, le braccia ad abbracciare le ginocchia. Quando si stancavano di star seduti girovagano all’interno, forse a verificare l’aumento dei prezzi, e li vedevo tra gli scaffali, con le mani intrecciate dietro, come fanno certi vecchi quando passeggiano in attesa dell’ora di cena e straparlano delle tasse, del prezzo delle patate. Mi sono preoccupato, perchè il coronavirus deve aver sconvolto anche le abitudini di questi personaggi: certo una pagliuzza nel mare collettivo, il dramma che stiamo vivendo; così mi sono sincerato con una cassiera, volevo sapere che fine avevano fatto i due pensionati, in questi drammatici tempi. Mi è bastato un’abbozzo di descrizione che la cassiera ha interrotto la mia domanda: i due pensionati che c’erano sempre tutti i santi giorni? Certo che ci sono ancora. Tutti i giorni, comperano due cose, ogni volta. Mi sono rassicurato: la vita va avanti. Nonostante le difficoltà.
C’è un’altro signore, sulla settantina anche lui, che girava da anni con una graziella e si appostava fisso all’uscita della stazione ferroviaria o a quella delle corriere delle medie Galmozzi. Attaccava bottone con le forestiere africane, o peruviane, lui molto bassino, evitava le stangone. Cercava compagnia, credo. Ora che ne sarà di lui?
Caro Marino, adesso ti chiamano al cellulare e ti chiedono: possiamo leggerLe un passo della Bibbia? No grazie, leggo già i sermoni di Cadè .
In realtà i Testimoni di Geova, che in Lombardia sono quattro gatti (troppi campanili) mentre in Liguria (che io sappia, ma probabilmente anche altrove) crescono come i funghi sotto gli alberi, sono iper-tecnologici. Poiché la setta americanocentrica “è ricca” assai, tutti i suoi componenti sono stati dotati di un programma che consente loro di seguire le adunanze in streaming due volte la settimana e di continuare a “studiare la bibbia” da casa con il proprio maestro. I cattolici se la sognano un’organizzazione efficiente come questa, glielo riconoscono anche i non-credenti come la sottoscritta.
Da DottNet di oggi: Due piattaforme di analisi per il processamento dei test sierologici, ‘Clio’ e/o ‘Elisa’, ed almeno un laboratorio in ogni Regione che ne sia dotato. La cornice organizzativa si completa di altri tasselli mentre si avvicina l’avvio della campagna nazionale di test sierologici per rilevare la presenza degli anticorpi al SarsCov2 nella popolazione. Inizialmente il campione, suddiviso per genere e 6 fasce di età, comprenderà 150mila italiani, ma successivamente il numero di soggetti testati potrà essere ampliato ulteriormente.
La signora Rita R. dice che i Testimoni di Geova sono quattro gatti in Lombardia, mentre in Liguria crescono come funghi. In Liguria, i Testimoni di Geova dichiarano di essere, all’ultimo loro personale censimento visionabile online, 6.540 su una popolazione regionale di circa 5.300.000 persone, cioè l’1,5% circa. In Lombardia ci sarebbero, secondo fonti dell’associazione sopracitata 31.726 i fedeli di Geova su una popolazione di poco più di 10.000.000 di residenti, cioè oltre il 3%. I quattro gatti in Lombardia sono il doppio, in percentuale che in Liguria. Non scrivo questo per la signora Rita R. che è una causa persa, ma per altri che seguono questo blog, che potrebbero pensare sul serio che in Lombardia i Testimoni di Geova sarebbero quattro gatti, e invece è una stupidata.
In Lombardia la percentuale dei Testimoni di Geova sarebbe lo 0,30% della popolazione (non il 3%), mentre in Liguria circa lo 0,12% (non l’1,5%), quindi ben più del doppio. I pochi gatti fedeli di Geova, magari sono in Liguria, non in Lombardia.
Facebook minaccia quelli che metteranno on-line informazioni ‘non corrette’ sul coronavirus o quelli che vi metteranno un ‘mi piace’. Per cominciare potrebbero ‘bannare’ Montagnier:
https://www.youtube.com/watch?v=4JEKus-wsnY&feature=youtu.be&fbclid=IwAR1nznb7mRqiktWKt4gPHY8lrrkchc5JhhtybkJYkM4zDmKt4SuetTc6X_w
Me la manda un amico da FB. Non so se si riesce a vedere:
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/93702706_1521274724702003_1502572236668665856_n.jpg?_nc_cat=111&_nc_sid=8024bb&_nc_oc=AQmYqBxSqqt7mgpKLQeNY8kW9DaONk62ZXg4sK9eACTDRY6B-d3oXUCV5bKIQh9s1Rw&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=c88f8781079644c676c281acea47c5ab&oe=5EBEDE64
In Romania avrebbero scoperto che la foto che ritrae le bare dei morti per Covid a Bergamo è in realtà una foto fatta nel 2013 a Lampedusa e poi ritoccata. Si aspettano eventuali smentite.
Intanto le pompe funebri si fanno le p…. d’oro. Su Crema online si può leggere la denuncia di due sorelle di Soresina col padre morto a Milano con dettagliati i costi del funerale. Non sto ad elencare, ma tra le varie voci c’è il costo del funerale che non c’è stato e il costo del cofano neanche scelto da loro, che destinato alla cremazione magari avrebbe potuto costare meno. Caruccio anche il trasporto da Milano, pensate a quelli dirottati in Germania senza la loro volontà. Forse qui lo Stato avrebbe potuto intervenire, magari con una convenzione per calmierare i costi. Per il signor Cadè. La notizia della foto taroccata del trasporto di bare a Bergamo non è nuova, è emersa da tempo. Ciò non toglie nulla all’alto numero di decessi di quella città.
Io non nego i decessi. Nego la buona fede dei giornali. Ma quella foto è solo un dettaglio in un mare di menzogne. Noi stiamo affogando nelle bugie, ci siamo così abituati che non ci facciamo più caso.
Montagnier dice che il Covid-19 è un virus creato in laboratorio (ricordo che Montagnier è premio Nobel per la medicina, non un emerito nulla come Burioni). Montagnier parla di errore, di incidente. Forse scopriremo anche che non è stato involontario. Tutta questa faccenda della pandemia è stata, fin dall’inizio, una montagna di menzogne avallate da medici, giornalisti, politici. “Ci saranno milioni di morti!”. L’OMS è abituata a lanciare questi allarmi spaventosi, che poi si rivelano dei falsi clamorosi. Qui in Lombardia c’erano primari in prima linea che urlavano: “In Italia ci saranno 600.000 morti! Come nella prima guerra mondiale!”. Non vi è stato un morto in più rispetto agli anni scorsi (dati ISTAT). Solo che, curiosamente, oggi in Italia si muore solo di coronavirus. Tanto terribile è questo morbo che le altre patologie, cause di morte fino a qualche mese fa, sembrano fuggite, sparite. “Bisogna isolare tutti o moriremo tutti!”. “Dagli all’untore!”. “Pene più severe!”.
Quando emergerà la verità, sempre che emerga, questa pandemia mediatica e politica verrà ricordata come un crimine contro l’umanità. Migliaia di persone sottratte alle loro famiglie, morte sole come cani, portate via senza funerale, cremate in fretta. Milioni di persone imprigionate e ridotte alla povertà, e per coerenza anche multate e mazzolate. Polizia che insegue anziani con elicotteri e droni come pericolosi criminali (che farebbe ridere se non fosse tragico). Chiese serrate (ma al Papa va bene così). Strade deserte. Serrande abbassate. Scuole sospese. Gente terrorizzata chiusa in casa. Sospensione delle libertà costituzionali. Decreti illegittimi. Parlamento vacante. Ospedali presi d’assalto e al collasso. Economie devastate. Paesi interi sfasciati. Perché?
E c’è chi auspica “dittature benefiche”, che costringeranno tutti a vaccinarsi (anche se già si sa che il vaccino ani-influenzale non serve), tutti a microchipparsi, tutti a sottoporsi a test e controlli, tutti a rinunciare alla propria libertà per ‘il Bene comune”. E la censura dovrà intervenire, capillare e rigorosa, contro tutti quelli che esprimono dissenso, guidata dai nuovi inquisitori.
E intanto, i Paesi colpiti da questo “flagello”, dalla nuova “peste”, dovranno indebitarsi con le banche.
La parola chiave forse è “corruzione”, corruzione ad ogni livello, in ogni ambito.
Ma c’è un altro elemento fondamentale in questa vicenda: l’informazione (quella prezzolata e manipolata da chi ne è il proprietario), il suo quasi illimitato potere di condizionare i pensieri, le emozioni e i comportamenti di intere popolazioni, creando caos, psicosi, odio, panico ecc. a piacimento. I media hanno in ostaggio i nostri cervelli.
Io ho detto queste cose fin dall’inizio e non ho cambiato idea. Se qualcuno mi dimostrerà che sbaglio sarò pronto a ricredermi.
Il fatto di maggior rilievo, per me, da dottNet di oggi: “Come segnala la rivista Lancet, ci sono più di 300 programmi di sperimentazione in corso in questo momento, ma senza alcun coordinamento. Di queste, più di 180 riguardano farmaci antivirali riconvertiti, immunomodulatori, nonchè terapie cellulari e la vitamina C, mentre altre 150 si stanno preparando a reclutare i pazienti. In questo mare di sperimentazioni c’è il Remdesivir, prodotto dall’azienda Gilead, che avrebbe permesso di dimettere in meno di una settimana la maggior parte dei pazienti trattati, mentre due sarebbero morti.”
Buon giorno: da Dottnet di oggi quel che più mi sembra ci riguardi: “L’operazione per effettuare 150 mila test seriologici rappresenta uno sforzo “gigantesco” per permettere all’Italia di mappare la diffusione del Coronavirus non solo sul piano territoriale, ma anche per fasce d’età, genere e per profili occupazionali. Un’iniziativa che si baserà su un’indagine a campione “monstre” e che candiderà il Paese a “una leadership” conoscitiva del fenomeno a livello internazionale”. Stiamo a vedere, ma se poi anche questa si allinea col finale del mio vecchio romanzo… Intanto i numeri dicono che abbiamo raggiunto l’apice: l’avevo fissato nel mmento in cui i contagi degli US superano il quadruplo di quelli Italiani. Stiamo a vedere, peché se ho azzeccato questa allora è vero anche il finale di “La baia” per chi se lo ricorda. Se nel pezzo che i manda Silvestro c’è qualcosa di importante lo inserisco qui, o faccio un pezzo nuovo. Buona noia! Ma no, fra di noi so che abbiamo sempre da fare!
Buongiorno amici. Notizie di riscossa da DottNet di oggi:Sono più di mille i volontari – di sana e robusta costituzione, ed età inferiore ai 55 anni – che da domani scendono in campo, a disposizione della scienza, per i primi test clinici del vaccino contro il Covid-19 messo in cantiere nella celeberrima università di Oxford: il progetto più avanzato d’Europa in termini di sperimentazione. Dopo i risultati incoraggianti, fatti registrare nella fase pre-clinica sugli animali, il prototipo oxfordiano – chiamato ChAdOx1 nCoV-19 e frutto della partnership con l’azienda italiana Advent-Irbm di Pomezia – passa dunque alla fase dei trails su uomini e donne ‘cavia’, che riceveranno, sotto forma di “rimborso spese”, fino all’equivalente di 700 euro.
Mbe’, direi che trovarsi già vaccinato e settecento euro piovuti in tasca è un affare, altro che volontari!
Adriano, molti esperti dicono che il vaccino anti-influenzale è una chimera. Ma lasciamo perdere questa diatriba. Ho sempre saputo, cioè gli esperti hanno sempre detto che per passare alla sperimentazione di un vaccino occorrono in genere 18 mesi. Come è possibile adesso che dopo un paio di mesi noi siamo già alla fase di sperimentazione umana?
Rispondo al Marino di ieri 28:
la pletora dei “negazionisti” (fatto salvo il “capitano” che è stato a giorni alterni per la chiusura, per l’apertura e poi ancora per la chiusura, anzi apertura, lui è più che altro un …..”negozionista”!) che hanno trovato come “caporale di giornata” Vittorio “liscia i capelli” Sgarbi, è riuscita a reclutare, per una comparsata in Senato (come è noto retto dalla splendida “zarina” Casellati!) il tenore cantante/non vedente (proprio per questo sopravvalutato al di lai dei suoi veri meriti) Bocelli, che aveva affermato di essersi sentito «umiliato e offeso come cittadino quando mi è stato vietato di uscire di casa», manifestando poi «qualche dubbio su questa cosiddetta pandemia».
Parole che, sapientemente amplificate dalla destra e dai giornaloni/giornaletti/social/TV, hanno sollevato un polverone considerato il numero rilevante di contagi e vittime in Italia, che lui, il tenore non vedente, appunto ….”non aveva visto”!.
Il nostro Sindaco Stefania ha preso su fb una posizione di tutto buon senso, che ho condiviso, e non poteva essere altrimenti per chi, come lei, ha vissuto “in diretta”, dall’inizio del contagio il dramma dell’ospedale ….”sold out”, al punto di dover apprestare un ospedale da campo!
Tu affermi, Marino: “…. che durante la crisi pandemica (tutt’altro che finita) non ci sia stato un governo Salvini, dobbiamo accendere tutti, anche i non credenti, un cero alla Madonna, e recitare (sul serio) il rosario: quello laico…..!
Lo faccio, quotidianamente, e l’ho fatto, anche qui sul blog, anche nei tempi nei quali, viste le frequentazioni tanto autorevoli, quanto autoreferenziarie ed autoritarie, si rischiava e otteneva, spesso, il …..”linciaggio verbale”, Marino.
Del resto sono un laico non credente (nella religione cristiana, cattolica, apostolica, romana, quella …..”col timbro”, per chiarire! La RELIGIONE è un’altra cosa!!!!).
“Severgnini risponde a Bocelli: venga con me a parlare con i medici e gli infermieri di Crema” (CremaOggi).
Il quesito, antico come l’uomo, è sempre lo stesso: le junk-news vanno rintuzzate o ignorate?
Bah.
Comunque la si giri quest’ingerenza politica nelle disgrazie umane non è rivoltante? Voi che le cose le sapete, ci sono precedenti storici?
E’ rivoltante l’ingerenza della politica nelle disgrazie umane. E’ rivoltante che ci sono politici che sfruttano le disgrazie umane, come le difficoltà economiche dovute a una pandemia, per farne usufrutto elettorale. E’ rivoltante leggere di conti correnti, e non parlo di quattro soldi, fuori dall’Italia, di personaggi di primo piano legati a un partito che sventola la bandiera italiana (dopo aver sventolato quella della Padania). E’ rivoltante un “convegno di studi” che parla di attentato alle libertà individuali, cioè l’emergenza coronavirus che in Italia, rispetto ad altri paesi europei meglio organizzati del nostro, è stata affrontata, per il momento, con responsabilità e risultati dal governo in carica, fino ad ora, migliori che altrove.
Bocelli ha chiesto scusa. Averci pensato prima…
Dovremmo scusarlo tutti. Non aveva visto bene in faccia quelli con cui si era messo.
In tutta questa vicenda, a mio parere, il personaggio che risplende per ricerca di squallido protagonismo è Sgarbi Vittorio, che mette in secondo piano il suo ….saper d’arte, in favore del bulimico nutrimento del suo smisurato ego al quale non sa sottrarsi, giocando sporco con la pochezza socio/culturale diffusa tra i parlamentari che gli sono vicini nello schieramento politico che frequenta!
E il “tenore” si è fatto prender dentro come un allocco!
Brutta roba!
Scusatemi ma insisto che i dati sul coronavirus in Italia vengono forniti da tutti gli organi di stampa, tv comprese, in modo sbagliato, per la fretta, la pigrizia giornalista, lo scarso rispetto per la geografia, la statistica.
Ieri, hanno detto che il Veneto è la prima regione con più positivi (rispetto, segnalo, al numero di abitanti). Cioè 3.607 contagi su circa 4.900.000 abitanti. Giusto. Al secondo non è vero che ci sta la Lombardia, con 3148 contagi, e che ha oltre 10.000.000 di abitanti (ho confrontato sette regioni, perché questo che scrivo è solo un esempio di come i dati sono comunicati male), ma prima della Lombardia c’è la Puglia, con 1884 contagi su 4.000.000 di abitanti. Poi, ancor prima della Lombardia c’è l’Emilia-Romagna con 1964 contagi, ieri, una regione che ha 4.450.000 abitanti. Al pari della Lombardia, ieri, o di pochissimo sotto, c’è il Lazio 1783 contagi su 5.870.000 abitanti e l’Abruzzo, 376 contagi su appena 1.300.000 abitanti.
Quasi ogni volta dicono che la Lombardia è al primo posto nei contagi da Covid, ma è falso, perché è evidente che sarà assai difficile che lo sia il Molise, se non si comunicano i dati correttamente: contagi e numero di abitanti, per capire meglio le regioni più o meno contagiate.