Durante la Seconda Guerra mondiale l’Italia fu definita da Churchill il “ventre molle d’Europa”, e siccome poco o nulla è cambiato da allora, oggi l’Italia è stata scelta come il laboratorio destinato alle prove generali del progetto di auto-distruzione programmata degli Stati d’Europa, della sovranità europea, della identità europea e della sopravvivenza europea. L’Europa deve scomparire e l’Italia sarà la prima, per varie ragioni, ma soprattutto per l’assenza di una vera classe dirigente imprenditoriale e politica. La tenaglia avrà da un lato la pressione finanziaria esercitata dalla BCE per spogliare economicamente le famiglie e industrialmente il Paese, dall’altro l’invasione afro-islamica sponsorizzata dal grande capitale internazionale allo scopo di meticciare, sostituendola, la sua popolazione. Onore e merito ai governanti romeni, ungheresi, cechi, polacchi, che non ne vogliono sapere né di lasciar andare le loro monete per sottomettersi ai voleri della BCE né dei clandestini imposti d’ufficio.
Basta farsi un week-end a Bucarest, Budapest, Praga o Varsavia per vedere negozi aperti, economia in crescita e zero bighelloni stranieri per le strade. Ma in Italia non sono i capi di Stato bensì le legioni finanziarie a dettare l’agenda politica, è dunque superfluo che i cittadini vadano a votare. Nel frattempo i politicanti regolarmente retribuiti, in mancanza di cose utili da fare, oltre ad aderire pedissequamente ai dettami delle cricche speculative si trastullano con le spartizioni delle cariche e delle poltrone nell’ambito di un mercato delle vacche mediatico che ormai ha superato i limiti della decenza e dell’umana sopportazione.
Nel Belpaese tutto è in vendita, a cominciare dall’onore, ma non si può dire che nel resto dell’Occidente le cose vadano meglio. Il grande tema del nostro tempo, il fenomeno più corrosivo per i sistemi democratici, riguarda lo straripamento della cultura della transazione che ha progressivamente invaso aree e valori che in passato non erano mai stati considerati negoziabili in una logica di mercato. Oggi tutto, o quasi, è in vendita: dall’affitto di un utero materno all’onore di un onorevole. Ma dare un valore monetario a un bene civico o etico lo corrompe irrimediabilmente, ne svaluta l’immagine, ne altera il significato. In America nelle scuole che multavano i genitori che andavano a prendere i figli in ritardo i ritardi sono aumentati, il valore della puntualità è svanito e la multa è stata percepita come una tariffa: il prezzo di un sistema di recupero all’uscita più flessibile. Allo stesso modo la geniale idea di Bruxelles di multare gli Stati che rifiutano la “quota parte” di clandestini diventerà il prezzo della tranquillità sociale: io pago, tu te li tieni.
Non bisogna essere degli indovini per prevedere la fine di una società priva di onore in cui tutto si può vendere o acquistare. L’onore è un valore fondamentale, la colonna portante di una civiltà. Onore individuale, onore familiare e clanico, onore della nazione. Mantenendosi fedele alla parola data (facendo, cioè, il contrario di ciò che fanno gli onorevoli) la persona assume piena responsabilità delle proprie azioni, che altrimenti diventano irresponsabili.
Nel mondo che abbiamo seppellito nelle transazioni commerciali come negli accordi interpersonali bastava una stretta di mano. In ciò che si faceva c’era l’antico orgoglio anziché l’attuale superbia. L’orgoglio era il fondamento di ogni vita retta, di ogni schiena dritta, e questo sentimento viveva nella coscienza collettiva. Era un Centro, un Asse Spirituale che informava di sé una società, un mondo. Non esigeva norma scritta, era inciso nei cuori. Nessuno tra i nostri padri e nonni pensava che il senso dell’esistere fosse “godersi la vita”, quell’imperativo che domina oggi la scena della nostra decadenza e si traduce nel suo contrario, secondo la legge implacabile dell’eterogenesi dei fini.
Saranno anche considerazioni inattuali in un’epoca che basa la propria prosperità sul debito degli individui, delle famiglie, degli enti locali, degli Stati, denaro che genera denaro in un abracadabra demoniaco, debiti appianati con altri debiti in una vertiginosa spirale di follia. Ma oggi come oggi essere anacronistici significa avere un’idea di futuro. Vuol dire comprendere che per andare avanti non servono gli slogan (pace, amore, musica) ma un’élite capace di guadagnarsi un tale prestigio da infondere i suoi valori all’intero corpo sociale. Occorrono giovani educati agli ideali veri e l’educazione deve scaturire dall’intero tessuto sociale, non solo dalla scuola che screditata com’è potrebbe anche non esserci. Una tale opera gigantesca di costruzione di una nuova spiritualità dopo il passaggio attraverso il nichilismo della distruzione dell’esistente, è qualcosa che va oltre le risorse puramente umane. Bisogna confidare anche nell’azione misteriosa di una legge ciclica della Storia che ci trascende.
Commenti
Come non essere d’accordo Rita con l’ultimo paragrafo del tuo appassionato post?
Certo l’immagine che hai scelto per accompagnarlo (tratta dallo splendido “I vitelloni ” di Fellini 1953: “Alberto” che, sporgendosi dalla macchina all’alba, di ritorno da una festa di carnevale, fa il gesto dell’ombrello ai “lavoratori della mazza”) è la dimostrazione lampante che “gli ideali veri, l’educazione sociale”, non erano certo scaturiti dal tessuto sociale che aveva “educato” “Alberto” (era il ’53 e l’Italia era in uscita del “ventennio” e dalla sconfitta della 2° guerra mondile che l’aveva vista vergognosamente alleata del Reich Hitleriano).
Ideali veri che non possono nemmeno scaturire, io credo, dal ….pratone di Pontida, con “il capitano” che si esibisce alla fine del comizio con bimba in braccio sotto lo striscione # BAMBINI STRAPPATI !
I nostri padri e nonni, in grande maggioranza si erano fatti prendere proprio da quegli slogan, quegli pseudoideali sovranisti propugnati dal “capitano” del tempo (allora si chiamava DUCE), che li aveva “gloriosamente” guidati alle leggi razziali, ai campi di concentramento e sterminio, alla shoa, al disatro della guerra!
Io penso che sarebbe davvero un insulto alla nostra intelligenza proporre di ripercorrere quelle strade, quei metodi, quelle parole d’ordine che tanti terribili, drammatici disastri hanno portato all’Europa ed al mondo intero!
Non ho apprezzato neppure io la scelta del Capitano di mostrarsi con la figlia in braccio sul palco di Pontida, anche perché dopo due settimane di un mercato delle poltrone come non se n’erano mai visti prima, di sicuro non gli mancavano gli argomenti per dire che questo governo è un’assoluta schifezza.
Andrei piano, tuttavia, a sentenziare che “gli ideali veri” in quel popolo non ci sono. In queste riunioni popolari si parla di tradizioni, religione, famiglia, patria, nazione, identità. Tutti temi sensibili e sentitissimi. Senza contare che nell’ultimo mese Salvini è stato un “onorevole” di fatto tra tanti onorevoli nominali: si era messo d’accordo con Zingaretti per tornare alle urne aspettandosi che l’altro onorasse il patto, ma all’improvviso il compare si è rimangiato la parola. Non credere che gli italiani certe cose se le dimentichino.
L’esempio massimo di morte dell’onore è rappresentato comunque da un’anomalia tutta italiana: il Governo è ostaggio in Parlamento non soltanto di piccoli gruppi come +Europa e LeU che contano come il due di briscola ma anche e soprattutto del gruppo renziano, il che significa che il burino di Firenze tiene in pugno il Governo, lo potrà condizionare e ricattare come gli sembrerà più opportuno per i propri interessi.
Il reale obiettivo di Renzi, lo sappiamo tutti, sono le 400 nomine delle società partecipate che nel 2019-20 dovranno essere fatte dall’esecutivo. Gnam, gnam, gnam! E qui, il M5s si è fatto fregare alla grande, svendendo ideali e reputazione per un piatto di lenticchie. Senza contare la ripartenza dell’altro mercato, quello degli schiavi gestito dalla criminalità organizzata e caldamente voluto dalle coop cattoliche e laiche, così che siamo tristemente tornati ai vecchi tempi e ogni giorno a Lampedusa ne arrivano 80, 100, 150. Anche questo si stanno segnando sul quadernetto gli italiani.
Alla fine chi dovremmo votare, i balanzone o i pulcinella? Gente senza onore. In parte si spiega così il successo di Salvini (è solo sul ring!), che dopo la rottura ha ripreso a crescere nel gradimento. Vuol dire che onore e correttezza (mai fregare il socio in affari) hanno ancora un senso per gli italiani?
Lo scopriremo presto. “Giuseppi stai sereno” probabilmente avrà vita breve.
Il massimo esempio della perdita di onore e dignità lo offre in questi giorni Matteo Renzi che dopo aver manifestato l’intenzione di ritirarsi dalla politica è ancora lì a fare danni, che ha detto mai con M5s e ha tramato per unirsi ad esso, che dopo aver voluto a tutti i costi questo schifo di esecutivo lo pianta in asso e se ne va. Dove? Va a fare, testuali parole: “una cosa nuova, bella, allegra, divertente”. Forse pensa di essere il gestore di un luna park, e in effetti non ha tutti i torti.
La decisione di Renzi è stata un colpo mortale per un altro esempio di totale assenza di onore e dignità: il pavone Giuseppe Conte. Un personaggio bifronte, inaffidabile, intrigante, un uomo per tutte le stagioni al quale basta stare incollato alla poltrona, non importa a fare cosa.
Senza onore anche Zingaretti, che dopo avere manifestato l’intenzione di andare al voto anticipato (per sbolognare la rumorosa truppa renziana) si è rimangiato la parola e ha fatto marcia indietro. In buona compagnia con Luigino Di Maio, che ancora non ha capito cosa vorrà fare da grande. Forse, il pizzaiolo.
Ne consegue che oggi la politica è la tomba dell’onore.
In senso generale, s’intende, perché il gregge che nelle ultime settimane è stato radunato nel recinto di Bruxelles non è diverso da quello italiano, spagnolo o francese. La “nuova Europa” dovrebbe ripartire da qui? Siamo a posto.
Be’, almeno un “valore” può vantarlo: l’attaccamento non alla patria o alla comunità bensì a una poltronissima super-pagata. Questi soggetti dovrebbero fare i mobilieri anziché i politici, forse il risultato sarebbe migliore. E in queste condizioni noi cittadini europei dovremmo avere paura dei sovranismi? Sinceramente, io temo infinitamente di più le azioni sconsiderate, o le non-azioni, ancora peggio, dei mobilieri che ci svenderanno nella prossima stagione di saldi all’insegna del “poltrone, si fa’”.
Senza onore anche Salvini che ha fatto la campagna elettorale girando l’Italia con la maglietta “Basta Euro” e distribuendo gli opuscoli di Borghi ma una volta entrato nel governo non ha più voluto sentir parlare né di euro né di unione europea. Senza onore anche la pasionara Meloni che ha votato tutte le leggi vergogna di Berlusconi, ha votato che Rubi era la nipote di Mubarak e ora si atteggia a dura e pura.
Senza onore tutti, nessuno escluso. Elettori compresi.
Distinti saluti
Come vede, infatti, ho scelto come immagine in cima al post un Albertone in veste “prototipo dell’italiano medio”. Se avessi scelto un francese o un tedesco la suonata non sarebbe cambiata, perché sono la società e la cultura occidentale ad avere perduto l’onore e la dignità.
Tuttavia, come lei ben sa, anche in un percorso di degrado ci sono vari step, o gradi di discesa, differenti e mi sembra di poter dire senza timore di smentite che con questo esecutivo abbiamo toccato il fondo del barile. Lei ha mai visto un Presidente del Consiglio che sottoscrive un decreto o una legge e tre mesi se lo rimangia? Ha mai visto un segretario di partito giurare in pubblico che mai voterà una disposizione qualsiasi e nel giro di qualche settimana ci si allea per fare addirittura un governo? Alla luce di atti gravi come questi, ne converrà, indossare una maglietta “no euro” o dire che una signorina di bell’aspetto è la nipote di Mubarak sembrano marachelle da terza media.
Se poi, invece, si vuole dire che la politica nel suo complesso è senza onore e senza dignità, per quanto mi riguarda sfonda una porta aperta. Io lo sto dicendo da anni e da anni sorrido quando sento qualcuno (pochissimi) parlare di “politica alta”. Nel panorama politico italiano, a mio parere, la coppa della coerenza andrebbe data a Marco Rizzo che avendo un partitino da zero virgola può tenere una linea dura e pura senza scendere a compromessi di alcun genere. Ma sappiamo benissimo tutti che non governerà mai.
Buona lettura :
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/l-impero-degli-astuti-imbecilli
Condivido l’analisi della Signora Rame anche se lo scenario descritto fa rabbrividire!
Purtroppo si, ne convengo. Preferirei parlare di cose amene, ma non riesco a ficcare la testa sotto la sabbia come gli struzzi, è un mio limite.
Ricordo di aver letto, molti anni fa, delle difficoltà che gli americani incontravano nello stabilire relazioni commerciali col Giappone. I giapponesi trovavano disonorevole firmare i contratti. Secondo loro bastava la parola data. Nessun giapponese si sarebbe sognato di venir meno agli accordi presi. Gli americani, per i quali da molto tempo l’onore era una parola vuota, pretendevano contratti dettagliati, pieni di clausole, firmati e controfirmati. I giapponesi lo consideravano un affronto. Così, molte trattative saltavano. E io ormai sono abbastanza vecchio da ricordarmi quando, anche da noi, si facevano affari con una stretta di mano. Anche i peggiori malavitosi avevano un codice d’onore.
Hai toccato il punto: l’americanizzazione dei costumi, del pensiero e delle abitudini (ma soprattutto dei consumi) ha distrutto l’Europa. In Giappone ci si uccide ancora oggi per un “disonore”, ed è così anche in molti altri Paesi asiatici. Quelli che noi, dall’alto della nostra ignoranza, sottovalutiamo.
Un samurai non esitava a morire se l’ombra del disonore lo lambiva. Noi dovremmo aspettarci hara-kiri di massa tra PD e 5*. Ma temo non succederà. Innanzi tutto non credo sappiano cosa sia l’onore, e poi direbbero che hanno agito così solo per ‘senso di responsabilità nei confronti dei cittadini’ o ‘per amore del Paese’. La colpa è di Salvini.
Morto l’onore, morta la dignità, è chiaro che nessuno può più fidarsi di nessuno. Ed ecco l’accorato appello di Alessandro Di Battista che attraverso un lungo post su facebook mette in guardia i compagni del M5s che non dovrebbero fidarsi del Pd: “Il governo c’è e ai miei ex-colleghi, ai quali voglio bene anche quando non sono d’accordo con loro dico: NON VI FIDATE! Non vi fidate del Pd derenzizzato, ripeto, Renzi ci ha lasciato dentro decine di ‘pali'”.
Ora io mi chiedo se un “governo del sospetto”, un governo di tutti contro tutti, un cesto di serpenti velenosi che si attaccano l’uno con l’altro è in grado di portare avanti un Paese già gravemente ammalato. La risposta, ovviamente, è NO! Dubito che la Storia sarà tenera con Mattarella, tra qualche decennio, che ha permesso l’esperimento di questo frankenstein che alla fine ci farà fuori tutti.
Continuo ad appuntare le notizie che riguardano la “caduta dell’onore” nella società odierna. Su proposta del M5s, quello che doveva aprire il Sistema come una scatoletta di tonno e invece è entrato nella scatoletta a fare il tonno, il regime procede spedito verso la “tessera unica”. Secondo “Il Sole 24 Ore” si tratterebbe di carta d’identità, tessera sanitaria e bancomat tutto assieme, con la possibilità di fare operazioni presso qualsiasi sportello bancario o postale. Detta così sembrerebbe uno snellimento amministrativo, se non fosse che l’idea viene lanciata proprio mentre avanzano dal governo-Ursula le proposte sulla limitazione all’uso del contante e sulla tassazione ai prelievi bancari, il che la rende alquanto sospetta.
Per quanti conserveranno ancora la cattiva abitudine di usare le banconote è previsto un sistema sanzionatorio efficace e drastico. Esultano le banche e Confindustria, mentre Confesercenti è preoccupata per l’impatto negativo che questa norma avrà sui consumi. E fa bene, perché i tanti dissidenti come la sottoscritta non compreranno più uno spillo nei negozi fuorché il pane e le mele. Non dubito che il mercato nero, che c’è sempre stato ed esiste ovunque nel mondo, continuerà ad esserci.
Non si capisce bene chi conserverà i dati, mentre è sicuro che i dirigenti della Silicon Valley possono continuare a dormire sonni tranquilli: con loro il fisco troverà sempre un accordo. Per favore, se si tratta di un incubo qualcuno mi svegli.
La morte dell’onore e della dignità ha i suoi becchini: i censori, gli epuratori, gli educatori, i moralizzatori senza morale. Il regime liberal-progressista in carica comincia con le epurazioni. Marco Gervasoni, un professore universitario (LUISS) preparato, colto, perfettamente adeguato al suo ruolo, è stato epurato, cacciato, cassato, dall’ateneo in cui insegna per le sue posizioni anticonformiste sull’immigrazione, ovviamente in contrasto con la devastazione del senso nazionale ad opera di ossessionate ed utilitaristiche sovranazionalità. La scusa: in un tweet del luglio scorso ha “osato” sostenere le posizioni di Giorgia Meloni sulla necessità di affondare la nave della Ong Sea Watch (dopo il sequestro, è ovvio). Massima solidarietà alla vittima.
Ong significa infatti Organizzazione Non Giudicabile. Giudicare l’operato di una Ong è reato e ancor più minacciare le sue proprietà. Quindi, corretto il provvedimento verso il professore. Del resto, non è il primo. Comunque, vedo che le maglie della censura si stanno finalmente stringendo. Facebook e Google stanno cercando di scovare ed epurare i canali dissidenti o fuori dal coro. Per questo vi sono spie e delatori che lavorano assiduamente. Il motivo è di bloccare i ‘cattivi’, quelli che ‘incitano all’odio’ o si esprimono in modo non politicamente corretto. I buoni queste cose non le possono tollerare.
Occhio a come parli Livio, perché tra poco spegneranno anche le nostre voci. E’ notizia di qualche giorno fa il progetto presentato dalla Ong (non dubito che verrà accolto con tripudio da questo governo) per entrare nelle scuole a dare lezioni di “diritti umani”. Vogliono entrare nelle menti dei fanciulli con la stessa violenza con cui sono entrate nei nostri porti: speronando, urlando e raccontando balle. Del resto è questo lo scopo per cui sono state create nell’ultima metà del XX secolo (a parte gli scopi dichiarati): mettere in campo azioni di “advocacy” e “lobbying” attraverso le quali influenzare i governi legalmente costituiti per spingerli ad adottare decisioni favorevoli agli obiettivi dei loro finanziatori. Basta andare a vedere chi le sponsorizza e cos’hanno fatto in questi anni per capire molte cose.
Sento che le reti social hanno già bloccato i siti del nascituro partito di Fusaro, Vox Italia. Forse perché parla di ‘sovranismo, populismo e socialismo’. Mi pare evidente che queste parole (soprattutto ‘socialismo’) sono un incitamento all’odio. Quindi giusto prendere provvedimenti censori. Se non li fermassimo, dove ci porterebbero questi cattivoni?
Per rispondere al tuo commento, “entrare nelle menti dei fanciulli” per indottrinarle con le nuove aberranti teorie su cosa è ‘bene’ e cosa è ‘male’ nei vari campi della vita (non si può non pensare alle dottrine ‘gender’ ma l’indottrinamento ha certo un raggio molto più vasto) ha tutta l’aria di una operazione satanica che mira a distruggere gli ultimi residui di umanità.
Da morir dal ridere anche Di Maio (poverino, mi fa pena, si è trovato in un gioco più grande di lui) che ieri ha attaccato (si fa per dire) Viktor Orban accusandolo di “inaccettabili ingerenze” perché ha detto che l’Ungheria difende quella parte di confini europei che spetta all’Ungheria e l’Italia faccia altrettanto (wuah, ah, ah, ah …!!!) per quanto di sua competenza.
Fa benissimo Orban a non prendersi i clandestini che l’Italia fa entrare perché non riesce a fare il lavoro che dovrebbe fare. Non è che uno che ha un fratello scemo deve accollarsi i suoi debiti e pagare i suoi sbagli. Ma l’aspetto comico della questione sta nel tirare fuori la parola “ingerenza” dopo essere andati a leccare i piedi alla UE per farsi ben volere (mossa inutile) e continuare a farsi comandare a bacchetta.
Nel frattempo (che poi questo interessa ai cittadini), a soli pochi giorni dalla conquista degli scranni da parte del governo eletto da nessuno, il neo-ministro dell’istruzione (e chi lo conosce?) propone di tassare le merendine e i biglietti aerei per finanziare la scuola. Poi arriveranno i diesel, altre cosiddette eco-tasse (è più chic) e vai col liscio. Ormai sappiamo che quando arrivano “loro” bisogna mettere mano al portafoglio. Che tristezza.
Quando arrivano gli altri no. Che poi si debba prendere lezione da Orban poi è proprio tipico di una mentalità fascista. In Ungheria non avranno i clandestini, ma neppure la libertà di stampa ahimè, informati da giornali di regime tutti nelle mani di amici miliardari del sovranista che si fa bello dei soldi sganciati dalla UE, senza dare in cambio niente. Ma non sarebbe un sovranista se lo facesse. Proviamo a togliergli i finanziamenti e poi vediamo. Va giusto bene per la principessa di Coattonia.
Fai un elenco con parole tue di quello che è stato tassato in più negli ultimi quattordici mesi, sono curiosa. Erano riusciti a bloccare per la prima volta nella storia persino gli aumenti “automatici” sui pedaggi autostradali, tanto per fare un esempio. Per non parlare del risparmio mostruoso (5mld l’anno) sull’industria dell’accoglienza che adesso riprenderà a pieno ritmo.
Orban è un capo di Stato democraticamente eletto (con il 52% dei voti senza coalizioni) e ha tutto il diritto di dire ciò che pensa mentre Conte, l’usurpatore che nessuno ha votato, se sta zitto fa un favore a tutti. Intanto non ha mai detto niente d’interessante.
Riguardo poi ai finanziamenti UE, tanto di cappello a chi li impiega per il bene del suo Paese. Pensa che il nostro Sud non riesce neppure ad incassarli, si vede che abbiamo dei bravi amministratori. Democratici e bravi.
Sulla libertà di stampa dei giornali di regime, infine, mi astengo.
Non ho intenzione di rovinarmi la mattinata.
L’onore del Paese-Italia, o almeno ciò che ne è rimasto, sta finendo sotto la suola delle scarpe.
Oggi la Ocean Viking ci regalerà la nostra dose di clandestini quotidiana, sbarcando a Messina i 182 schiavi recuperati in tre riprese davanti la Libia. L’invasione è ripartita a gonfie vele, chissà in quanti si stanno fregando le mani. Era ora, caspiterina!
Per camuffare il boccone avvelenato il governo Conte-Ursula, sul fronte economia, ha pensato bene di ribattezzare le eco-tasse con il nome di “Green New Deal”. Fa più scena. E poi, diciamocelo francamente, a cosa serve parlare l’italiano in Italia? Il servo deve acquisire la lingua del padrone, così potrà capire meglio gli ordini.
Fervono nel frattempo i preparativi per la guerra al danaro contante:
https://comedonchisciotte.org/sul-denaro-contante/
Persino il miliardario Roger Waters (Pink Floyd) viene in Italia (pagato) a offendere gli italiani. Qualche giorno fa al Festival di Venezia ha detto sdegnoso: «Immigrati? Non vengono a rubarvi la vostra pizza».
Mainstream genuflesso, zitto e muto, nessuno ha osato replicare.
I pochi che ne hanno parlato si sono soffermati sulla posizione del vate sull’immigrazione, che ovviamente non frega niente a nessuno, senza cogliere il vergognoso utilizzo del termine ”pizza”. Lo stesso randello usato periodicamente da Der Spiegel e frequentemente da altri parenti (serpenti) europei. Ma cosa ci si aspetta da un Paese geneticamente esterofilo? Il primo cretino che parla con un accento straniero ha ragione a prescindere, e se c’insulta vorrà dire che ne avrà motivo, anche se noi non gli abbiamo fatto niente.
Continua la lista degli uomini e delle donne senza dignità né onore. Dopo l’ultima redistribuzione delle poltrone il Gruppo Misto ha 32 deputati alla Camera e 16 senatori in Senato. Chi rappresentano costoro? Nessuno, ovviamente, il “Gruppo Misto” è un’anomalia tutta italiana che comprende persone super-pagate libere di vendersi al miglior offerente ad ogni singola votazione. Non stanno di qua, né di là.
Invece di promuovere una legge sulla riduzione dei parlamentari (demagogia pura), non sarebbe stato più dignitoso abolire definitivamente il Gruppo Misto, che non serve a niente e nessuno?
Alla ricerca della poltrona perduta, anche Laura Boldrini lascia LeU per entrare nel PD.
Non siamo ancora stanchi di pagare queste nullità senza onore e senza pudore? Facciamo qualcosa.
A proposito di onore e di dignità. Che dire dei parlamentari del PD (partito demolitore) che hanno votato all’unanimità la risoluzione dello pseudoparlamento europeo che equipara il comunismo al nazismo?
Leggo dalle pagine dell’house organ di partito del PD (Repubblica) l’intervento del prode Pisapia, il quale ci informa che il documento che ha votato “contiene gravi errori storici e valutazioni non condivisibili”.
Però lo ha votato, unendosi gioiosamente alle destre reazionarie e criptonaziste dei paesi dell’ex blocco sovietico e a quelle ordoliberiste dei paesi occidentali.
A questo punto mi chiedo se sia possibile equiparare Pertini e Berlinguer a due gerarchi nazisti.
Ma, sopratutto, mi sembra lecito chiedersi se un uomo libero, responsabile, nonché dotato di un minimo di dignità, quale dovrebbe essere un parlamentare, possa votare un documento che, a suo giudizio, “contiene gravi errori storici e valutazioni non condivisibili”.
Non so, Achille, se a proposito del Pd si possa parlare di “onore e dignità”. La vedo alquanto dura. Adesso con Conte i pidini sono pappa e ciccia, chi tocca il grande statista venuto dalla Puglia muore fulminato. Ma non sono passati neppure tre mesi da quando lo volevano crocifiggere per quel suo famoso problemino, sai, il conflitto d’interesse. Credono che gli italiani abbiano la memoria corta, si vede che non ci conoscono, altrimenti saprebbero che siamo come gli elefanti :
https://www.youtube.com/watch?v=C5T9jaGUKf4
Per il resto lascerei perdere comunismo e nazismo che sono categorie ormai storicizzate e non più attuali. Nell’odierna società liquida è difficile individuare degli schieramenti definiti, ma se proprio vogliamo tirare una riga nel mezzo si può mettere da una parte il socialismo sovranista e dall’altra parte il liberismo globalista. In una cabina elettorale il primo è indubbiamente il meno peggio, ma nella vita reale tutto è più difficile, perché ogni caso ha la sua storia e va valutato per ciò che è.
Achille ti regalo anche il fuorionda di Matteo Renzi, esilarante:
https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/il-fuorionda-di-matteo-renzi_59895.shtml
Questa è la dignità del liberismo globalista.
E poi c’hanno rotto le scatole per tutta l’estate con il Papeete Club, che al confronto era un’uscita da educanda. Ma ti rendi conto, un senatore della Repubblica spernacchia il presidente del Consiglio e il presidente della Repubblica in tv e rimane al suo posto …. solo in Italia.
Onore e dignità.
Forse non c’entrano nulla Pertini e Berlinguer. Il comunismo equiparato al nazismo certamente non si riferisce al Pci all’acqua di rose di casa nostra. Magari Stalin e Hitler possono aver avuto qualcosa in comune, certamente non i nostri con i gerarchi nazisti e i soviet. In tutti i casi, visto che il signor Mainetti cita Repubblica, io consiglieri un articolo di ieri di Umberto Gentiloni “Nazisti e comunisti spiegati ai ragazzi” che argomenta bene come le ragioni delle due esperienze storiche non possano essere assolutamente comparabili. Anche secondo me la risoluzione non avrebbe dovuto essere votata, ma non per qualche errore storico, anche in M di Scurati ve ne sono, ma perchè le ragioni che sottendono, e che hanno scatenato i due periodi, sono completamente diverse.