LEGGE SALVA-MARE
Dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, estraggo dal comunicato stampa n° 53 del 4 Aprile scorso, il testo relativo al titolo:
< Promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l’economia circolare (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa, ha approvato un disegno di legge che introduce disposizioni per la promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l’economia circolare.
Il testo ha l’obiettivo di contribuire al risanamento dell’ecosistema marino e alla promozione dell’economia circolare, favorire il recupero dei rifiuti accidentalmente pescati, incentivare campagne volontarie di pulizia del mare e sensibilizzare la collettività per la diffusione di modelli comportamentali virtuosi rivolti alla prevenzione del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti negli ecosistemi marini e alla corretta gestione degli stessi.
Il disegno di legge disciplina quindi la gestione e il riciclo dei rifiuti accidentalmente raccolti in mare, a mezzo delle reti durante le operazioni di pesca ovvero con qualunque altro mezzo, e dei rifiuti volontariamente raccolti. Al fine di evitare che i costi della gestione di tali rifiuti gravino esclusivamente sui pescatori e sugli utenti dei porti è previsto che questi siano coperti con una specifica componente della tassa sui rifiuti.
Inoltre, al fine di diffondere modelli comportamentali virtuosi rivolti alla prevenzione del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nell’ecosistema marino e alla loro corretta gestione, si prevede l’attribuzione di una certificazione ambientale agli imprenditori ittici che si impegnino a utilizzare materiali a ridotto impatto ambientale, partecipino a campagne di pulizia del mare o conferiscano rifiuti accidentalmente pescati.
Il testo verrà trasmesso alla Conferenza unificata per l’acquisizione del parere di competenza.>
I lettori del Blog, ricorderanno che il tema “plastica” è stato oggetto di post specifici, oltre che di campagna che abbiamo promosso (la raccolta plastica dei pescatori) vicina a 200.000 firme su Change su cui siamo confluiti .
Tutto ciò si è concretizzato con il DdL, riportato in apertura di post.
Si tratta di un primo traguardo per combattere la “marine litter”, ma ci auguriamo che seguiranno altre azioni e normative per liberare il nostro mare dai rifiuti.
Ora bisognerà seguire con attenzione l’iter legislativo e sperare che la legge sia approvata al più presto, magari con alcuni “aggiustamenti”
Secondo Greenpeace, infatti, è preoccupante e rischioso pensare di certificare come sostenibile un’attività solo perché legata al recupero del marine litter. “Ad esempio, la pesca a strascico – spesso una delle principali minacce all’integrità dei fondali marini – ha come conseguenza anche la produzione di una quantità copiosa di rifiuti” – spiega l’associazione in una nota stampa – È certamente un bene che questi non vengano rigettati in mare, ma da qui a definire sostenibile questo tipo di pesca ce ne vuole: sarebbe una beffa nei confronti dei pescatori che veramente pescano in modo responsabile, e anche per i consumatori che rischiano di essere confusi da certificazioni poco chiare e affidabili”.
Bene quindi che CremAscolta ed ognuno di noi continui a seguire con attenzione la fase attuativa del DdL anche partecipando attivamente alla raccolta firme che abbiamo verificato essere elemento di stimolo e sensibilizzazione di grande efficacia.
Commenti
Ottimo!
E gli altri pescatori e le altre pescatrici del Pianeta utilizzano la stessa procedura?
Nel caso di risposta negativa verrebbe da dire: “Una goccia nell’oceano!”
Sempre in tema di rifiuti, anche se di diversa tipologia, vale a dire mozziconi di sigaretta, mi piacerebbe conoscere il numero delle contravvenzioni erogate ( e riscosse ), da quando è entrata in vigore la legge relativa.
Ho il ragionevole dubbio che tale numero, ovviamente mi riferisco alla nostra Repubblica, e non a Singapore, sia prossimo allo 0 ( in lettere: zero ).
Sono purtroppo (in senso ecologista) d’accordo con lei. Credo che solo la cura delle cose piccole possa fare bella la grande e perciò, prima di parlare di oceani, pensiamo a ripulire i corsi d’acqua che passano sotto casa nostra. Avete visto, in questo periodo di acque basse, lo schifo che c’è nel Serio? E i canaletti nei campi? E i sacchetti di plastica impigliati nei rami? Dove sono i “gretini”? Perché il venerdì non vanno a fare un po’ di pulizia attorno ai corsi d’acqua? Non dimentichiamo che il maleducato di 13anni sarà l’adulto che butta i mozziconi per terra e compra al supermercato in confezioni di plastica.
Piccoli azioni sono più utili di un milione di firme. Ci vuol poco a firmare ma non c’è legge che tenga se poi, invece di rimboccarsi le maniche, i giovani restano lì a farsi ipnotizzare dai loro smartphone. Le parole del saggio valgono anche per gli oceani: se ognuno spazzasse davanti alla propria casa, tutta la città sarebbe pulita.
L’esperimento Toscana si è basato su sette pescherecci. Tutto è andato bene, duie tonnellate dal fondo marino, ed estendendo il metodo alle reti di superfice ce ne sarebbe ancora di più.
Per i pescatori, a parte il fastidio dell’allocazione in apposito cassonetto, non c’è esun aggracvio, perché la plastica prima comunque la “pescavano”, per poi ributtarla in mare in assenza di un sistema di raccolta. Almeno le nostre coste vicine saranno pulite dopo anni, e con effetto domino si spera l’intero nostro bacino chiuso. I pescatori non lo faranno per il minimo compenso agguntivo, ma con la mira di un m,are pulito chenon li costringa al lavoro di separazione del pescato. Peer sbaglio feci partire mesi fa una nostra raccolta firme, e un centinaio ce n’erano già, quando poi mi sono accorto che Cremascolta viaggiava in parallelo con Change, e allora ho fatto confluire le due stipiti.
Caro Edgardo, ho letto nei giorni scorsi che a Crema vengono gettate annualmente per terra decine di milioni di mozziconi di sigaretta.
Forse la cifra è esagerata, ma di sicuro sono tantissimi: vedremo se i contenitori ad hoc previsti dall’iniziativa della Consulta dei giovani funzioneranno.
Per quanto riguarda le convenzioni, anch’io temo che non se ne siano mai fatte.
Lungo il Serio, ogni due settimane, la domenica mattina, un gruppo di volontari ripulisce le rive. Non mi pare di avere mai visto nessuno di Cremascolta. Saranno i soliti “gretini”.
….cosa è, una “spiritosata”?
Bravi i volontari quindicinali, ma fra di loro quanti sono i “gretini”? Due, tre, nessuno? Invece di farsi i selfie alle manifestazioni del venerdì per poi postarli su Fb, guanti di gomma e palette. Andale, cari ragazzi che salverete il mondo a slogan preconfezionati dagli adulti che vi guidano. Da parte nostra, siamo abbastanza grandi da sapere che il nemico numero uno della biosfera e dell’ambiente sono i sette miliardi e mezzo di sovrappopolazione, coi loro consumi e le loro emissioni, finché non “si risolverà” questo problemino, l’ambiente continuerà a peggiorare. Possiamo stare qui a raccontarcela fino alla fine dei nostri giorni, e probabilmente lo faremo.
Mi pare, Scusate.
Good news: stamattina venendo in Crema, al solito a 60 all’ora sulla via del Marzale, incrocio un gruppetto di persone che la percorrono in senso contrario, con gilet variopinti, armate di palette, sacchie altri arnesi. Abbasso i finestrino e, applaudendo “…ma chi siete?” sono anziani (più o meno come me!), pensionati, volontari di Madignano che ripuliscono i bordi strada da quanto beceri/stupidi/incivili gettano dall’auto.
“Siamo volontari, a stipendio zero!”
Bella giornata, arrivo a Crema più contento !
….così, anche perchè sono convinto che la salvezza del pianeta sia una cosa davvero molto, molto seria, proprorrei di togliere di mezzo il termine “gretini” : l’assonanza con il termine dispregiativo “cretini” mi pare fin troppo evidente e ….. subdolamente significativa!
E’ solo una proposta, neh!
Ci aderisce chi ci aderisce…..
Epperò, i volontari sono tutti …. canuti (anziani ormai sono gli over75).
Vai a un concerto, a una mostra, a una conferenza …. e si vedono solo capelli bianchi.
E’ “fattuale”, come dice Feltri-Crozza.
Il termine “gretini”, come “grillini”, è entrato ormai nel linguaggio comune. Magari l’anno prossimo lo includeranno nel vocabolario Treccani come quest’anno hanno fatto con “ferragnez”. Anche questo è un segno dei tempi degenerati in cui ci troviamo.