Per chi non è ancora totalmente galvanizzato delle smanie dâacquisto natalizie e sedotto dalle gite domenicali agli ipermercati, in questo periodo, Crema sa ancora offrire oasi artistiche di notevole interesse. Una di queste è visitabile presso la sala Agello del CCSA . âLâinkâ (inchiosto) è il logo trasgressivo scelto da Peppo Bianchessi che fa da guida allâevento.
Un bambino incuriosito sfoglia le pagine di un enorme volume sovrastante. Ä sorprendente lâimpatto e la curiositĂ che i libri redatti e illustrati da questo artista, anche autore, sanno provocare sullâutenza infantile. Sono veri scrigni di prodigiosa fantasia. Ho visto per la prima volta mio nipotino (prima elementare) interessarsi alla lettura. Stupito e affascinato ha letto e riletto il testo, aiutato dalle stimolanti figure che lo corredano.
Ma questo è solo uno dei tanti incipit preliminari al percorso di una mostra dove la parola scritta, quella â dei grandiâ, fa da collegamento a cose, pensieri, parole, lingue e canzoni. Il pennino e il pennello di Peppo diventano allora la bacchetta magica di un mago da cui sbocciano metafore che diventano idee. Queste prendono forma, si animano nella scrittura, consentono una comunicazione altrimenti impossibile. Nasce cosĂŹ una straordinaria trasmutazione alchemica: il vil metallo si trasforma in oro. Dalle copertine dei vecchi volumi sporgono maniglie; i libri assumono valenza di porte aperte alla conoscenza. Dalle pagine ingiallite affiorano denti, nasi, braccia che servono a odorare, assaporare, toccare, empatizzare con il contenuto dei testi. Tutto è accompagnato da un ricco corollario zoomorfo fatto di coccodrilli, lupi, gru, insetti, polpi e una fitta vegetazione di cavoli occhiuti e di luminose stelle cadenti che accompagnano il meravigliato lettore.
Grafica tradizionale ed esperienza digitale si esprimono compiutamente. Peppo Bianchessi assomma le doti dellâartista multimediale a quelle del calligrafo emanuense. La creativitĂ esplode in vari modi. In lui convivono lâartigiano tradizionale e lâesperto della progettazione grafica, il docente amorevole e il ribelle disincantato. Anche i cimenti in ambito internazionale lâhanno visto riscuotere consensi nei diversi campi: illustrativo, pubblicitario, pittura, regia, cinema e scrittura creativa.
In mostra tra le sezioni espositive la serie dei â Manifestiâ apre allâuso e allâabuso giornalistico. Gli âInstadrammiâ rappresentano i drammi filtrati dalle tecnologie, limiti e paradossi della rete. âInchiostrackreareâ vuol dire destabilizzare le certezze promosse dal conformismo pubblicitario utilizzando gli stessi loghi, brand delle grandi compagnie commerciali. Umorismo e provocazione gareggiano negli esercizi di âhacheraggioâ sui supporti costituiti dai grandi quadri, divenuti icona della societĂ . Sono tutti moniti, incitamenti al risveglio, a prendere le distanze dai luoghi comuni, a non cadere nelle lusinghe dellâartisticamente e del commercialmente corretto.
Commenti
Grazie, Walter: questa volta hai superato te stesso tanto bella e intrigante la tua recensione.
Conosco Peppo Bianchessi solo di fama e ora mi dai l’occasione di andarlo a scoprire: non mancherò di farmi incantare (anche se non piĂš gli occhi di un bambino).
Grazie Walter per l’ottima recensione!
Si, la Mostra di Peppo è davvero “SUPER”.
Da vedere e rivedere tanto è ricca di proposte, di stimoli, di invenzioni dove sempre la fantasia rincorre l’intelligenza e ti costringere a mettere in moto anche i neuroni piĂš rincantucciati.
E le opere “operano” nel visitatore a stimolare la sua uscita dall’abitudine, dal routinario, dal peconfezionato, per entrare nel suo mondo fantastico ….. sacralmente dissacrante!
Ma quanta roba c’ha dentro Peppo Bianchessi !!!!