DAI BOZZETTIAGLI SPOLVERI AGLI AFFRESCHI
Percorsi dāarte del XIX secolo nel Cremasco
Le due mostre rispettivamente aperte in questi giorni nei chiostri del S. Domenico e presso il Museo Civico diĀ Crema possono offrire al visitatore occasionale come aiĀ Cremaschi doc lāoccasione dāavventurarsi in un piacevole excursus tra le opere dei piĆ¹ valenti frescanti, pittori, scenografi e quadraturisti del nostro secondo Ottocento. Il coordinamentoĀ tra responsabili istituzionali (Strada, Solzi, Moruzzi, Facchi) e storici dāarte locali ( Alpini, Canidio, Cappelli, Zucchelli) ha cosƬ contribuito alla riscoperta e alla valorizzazione di un patrimonio artistico ancora poco conosciuto. Queste iniziative concorrono a rivolgere lāinteresse verso una importante pagina della pittura moderna dāambito locale. Infatti lāesposizione ospitata negli spaziĀ della Fondazione delĀ Teatro, con iĀ suoi vivaci bozzetti e i grandi spolveri, ha il pregio di avvicinarci per la prima volta alle diverse collezioni private, altrimenti precluse al grosso pubblico; la mostra dei disegni, nelle sale del Museo, porta alla luce opere poco conosciute, fino ad oggi conservate nei depositi e provenientiĀ dalle passate donazioni (Gussalli Brioschi, Bianchessi Foppa Pedretti). Tra gli artisti esposti primeggiano i nomi di Angelo Bacchetta (1841-1920), partito dalla formazione romantica e approdato al luminismo padano, Ā Eugenio Giuseppe Conti (1842-1909) in bilico tra realismo classico e stimoli protoliberty. Non mancano i nomi di artistiĀ conosciuti e poco conosciuti: Mario Chiodo Grandi, Luigi Manini, Pietro Ferrari, Giacomo Trecourt,Ā Pietro Codebue, Vespasiano Bignami.Ā Il programma delle successive visite guidate āsul campoā, in cittĆ e nel suo circondario, ĆØ un ulteriore suggerimento da non perdere.
Commenti
I tuoi contributi colmano un settore di grande importanza nella vita del blog: quello delle arti figurative. Non ne sono cultore, ma ne riconosco la fondamentale importanza, in quanto fra le prime arti che non ha mai smesso di accompagnare l’uomo nel suo viaggio, dalla preistoria a oggi.
Grazie, Walter: non perdi occasioni per… guidarci nel tempio dell’arte!