Grande serata di presentazione dell’ultima opera di Stefania Diedolo, scrittrice cremasca brava, a volte scomoda: Karmel; anzi, alla prima uscita con “Io amo” – 2013, considerata addirittura scandalistica. Ma lei dice solo la verità! E i personaggi sono abilmente camuffati, ma non la città: Crema. E dopo il libro di Francesco Ghilardi presentato su Cremascolta un paio di mesi fa vediamo procedere questa tendenza a mostrar la polvere accumulata sotto i tappeti rafforzarsi: una forma i outing collettivo di cui la sensibilità dello scrittore si fa interprete?
Ma di che ci parla Karmel? Lasciamo la penna all’Autrice:
“È il 2040: sono gli ultimi giorni e le ultime ore di una vita in cui il buio e il silenzio non potranno più nascondere nulla. Lo sa bene Carmelita quando, dal letto del S.Pio X di Crema, decide di svelare tutti i misteri che, come fantasmi, hanno minato la sua esistenza. I ricordi la riporteranno all’incontro inaspettato con Carlo, l’amore della sua vita, e alle predizioni sconvolgenti di Cloe, la veggente che le rivela i pericoli che sarà costretta ad affrontare. Avvenimenti sempre più inquietanti stravolgeranno le sue abitudini e la porteranno ad osservare la realtà con occhi diversi. Il sospetto e l’incertezza costringeranno Carmelita a mettere in discussione la propria esistenza. Perché anche la felicità ha le sue ombre. Svelarle potrebbe far crollare il suo mondo pezzo dopo pezzo. Anche un cielo senza nuvole può scatenare in un attimo una terribile tempesta.”
Lo stile è piano, privo di fronzoli, arriva diretto, e Stefania è brava perché non improvvisa, ha studiato scrittura creativa e scrittura contemporanea e leviga l’opera: non a caso oltre tre anni per la stesura!
L’evento si è svolto al ristorante Albero di Sergnano, con sala gremita di pubblico della città, ma con gruppi venuti anche da altre regioni: Marche, Lazio, Campania…
Tutto ben coordinato, ineccepibili i tempi e i ruoli: quello della voce narrante, l’attrice Lucia Giroletti, del titolare della casa editrice New Book di Rovigo, Alessandro Benedetti, nuova risorsa di Stefania, del giornalista dialogante, il nostro ben noto Stefano Mauri.
Una bella festa, un altro punto a segno per la cultura cremasca contemporanea. Ne sentiremo parlare a livelli più ampi.
Commenti
Una testimonianza in più, Adriano, che Crema non è solo ricca di iniziative culturali, ma anche di… vena artistica: ciò che ci manca spesso è di saper “vendere” i nostri talenti o, come minimo, di farli “conoscere”, a cominciare dal nostro territorio (penso al circuito delle biblioteche civiche del Cremasco).
Ora ci lavoriamo Piero, con piena sintonia con Rita e tutte le segreterie. c’è una bella squadrettta di scrittori! Inoltre l’associazione Medici Scittori si riunirà nel 2020 a Crema (una tre giorni) e vengono da tutta Italia. chiaramente la proposta è mia, e ha subito incontrato favori.
Sono ai primi capitoli ma già la storia si intriga, e le cose apparentemente romanzate sono più che verosimili!
Vi faccio una domanda provocatoria: sicuro che conoscete la vostra città?
Sicuro che conoscete la vostra famiglia?
Chi sa peché i segrti devono per forza avere un depositaio, e se ce ne fosse uno che li conosce tutti si irebbe: “Ma fin’ora, dove son vissuto, e con chi?”