Art Nouveau alle porte e nella nostra città storica.
Ma dove vivono gli assessori?
Quando passano non vedono oppure girano la testa dall’altra parte perché incapaci di affrontare e risolvere il problema?
Annunci di grandi opere e accettazione passiva di ciò che “di notte” qualcuno installa.
Le società di telefonia hanno mano libera, fanno e disfano a piacimento.
Naturalmente studiare e poi imporre regolamentazioni è faticoso, ci vogliono soluzioni alternative e capacità di trattativa.
Io penso che siano volutamente distratti perché incapaci.
Pensate che la nostra città non ha ancora in dotazione una cartella colori per i fabbricati del centro storico.
Commenti
…. tutto sommato il “centro storico” cittadino ha mantenuto una sua fisionomia discretamente, degnamente tutelata (mura venete a parte, che sono state in parecchi casi fagocitate, inglobate, abbattute colpevolmente) ed il risultato è l’aspetto piacevole che il tessuto urbanistico del centro offre ai cittadini ed ai visitatori.
Credo anch’io che questa dignità storica della città debba essere tutelata con maggiore attenzione, tenendo d’occhio anche quegli interventi che in quanto “tecnici” si avvalgono di una specie di “tacitamente accettato lasciapassare”.
Ora il Regolamento Edilizio comunale, prevede che il “Servizio edilizia privata” si avvalga nello svolgimento della propria attività istituzionale, di due Organismi: la “Commissione per i paesaggio” e l’ “Osservatorio edilizio comunale”.
Proprio tra le attribuzioni della Commissione per il paesaggio, all’art. 29 del Regolamento Edilizio è previsto : “….. Sono altresÏ soggetti al parere della Commissione gli interventi di seguito elencati: ……..
c) Il posizionamento di impianti di telecomunicazione;
d) L’ installazione di cartellonistica pubblicitaria;
e) Gli interventi di arredo urbano e sul verde pubblico; …..”
Mi chiedo ( e chiedo all’ Ass competente): nei casi da te segnalati, Romano, sono stati consultati detti organismi?
Se si, hanno espresso il loro parere ? ( ove consultati il parere deve essere espresso in modo scritto). Ci piacerebbe conoscerlo!
Se no, si tratta di innescare procedure che coinvolgano ….di default gli organismi idonei previsti dal Regolamento!
A volte ci si dota di ottimi strumenti che restano ….sulla carta, mentre , perché siano efficaci, devono solo messi in condizione di operare!
Caro Franco, proprio qui sta il problema: Commissioni e regolamenti hanno preso il posto del buon senso. Chiunque abbia due occhi e una briciola di cervello, non tanto, solo una briciola, non puo’ mettere la colonna dell’iperfibra proprio davanti alle mura! Ma ormai tutti lavorano sappiamo come, altro che intelligenza artificiale. C’e’ anche chi “giunta” i binari con un’asse di legno, che e’ molto peggio.
L’assist di Romano B è troppo invitante… e anche Francesco T ci ha messo del suo. Purtroppo, per tante persone Crema è diventata una sorta di paese di Bengodi di boccaccesca memoria. Crema “la dolce” è diventato il luogo dove ognuno fa quel che gli pare: fa sporcare dal proprio cane le vie (e anche i marciapiedi davanti alle attività!), parcheggia la propria auto fuori dagli stalli (e anche a offuscare parzialmente cancelli e cancelletti di abitazioni private), non paga canoni (privato e commerciale), contravvenzioni e nemmeno la refezione dei propri figli, scrive sui muri e, come segnalato, erige cartelli, pannelli, totem e quant’altro. E tutto scorre liscio come le chete acque (quando presenti) del Serio, intanto le piene sono sempre meno frequenti. Francesco segnala un paio di organismi (ce ne saranno sicuramente altri, in base all’argomento) che, sulla carta, pare siano stati messi lì a vigilare (e vietare/sanzionare), ma nello stesso istante si chiede: “Staranno funzionando?”. Bella domanda, la cui risposta sarà sempre la stessa, statene certi: pochi fondi, poco personale, altre faccende da seguire… in fondo l’Art Nouveau è roba del secolo scorso.
Chiedo un nuovo sacrificio alla memoria storica del disservizio e relative controproposte, Renato Costantini, perché questa preziosa rilevazione sia messa agli atti
Ma…
Non ce la vedo proprio Crema alla “Svizzera”.